La villa che Franz Prey all’inizio degli anni 70’ ha costruito per la famiglia Wierer non esiste piu', e' stata da poco demolita. Pur decretandone la fine, i nuovi proprietari hanno voluto documentarne lo stato di abbandono coinvolgendo il fotografo Wett.
Le rovine di una villa moderna
In occasione della pubblicazione dell’ultimo numero della rivista, turrisbabel con la fondazione della camera degli architetti di Bolzano in collaborazione con la galleria fotoforum, presentano una mostra di Gunter Wett dedicata ad un’architettura di Franz Prey.
La villa che Franz Prey all’inizio degli anni 70’ ha costruito per la famiglia Wierer non esiste piu', e' stata da poco demolita. Pur decretandone la fine, i nuovi proprietari hanno voluto, con rara lungimiranza, documentarne pero' lo stato di magnifico e quasi precipitoso abbandono. Hanno chiesto a Gunther Wett di percorrere per un’ultima volta i saloni della villa, di entrare nella serra, di scendere in piscina, di muoversi tra le cucine ed i bagni, fino a violare le stanze piu' private della casa.
Cio' che Wett riesce a trattenere non e' il fascino conciliante della rovina ma le tracce di uno spreco, quello di una gioiosa opulenza che si e' infranta troppo presto per le alterne fortune dei proprietari, ed al contempo quello di una fine prematura ed ingiustificata per un’architettura pregevole che qui ci appare ancora intatta.
Il destino di quest’opera di Prey e' purtroppo comune ad altre opere dell’architettura sudtirolese piu' recente. In particolare le grandi ville degli anni 60’ e 70’, prive di qualsiasi tutela ufficiale, se non la cura dei proprietari di allora, spesso non sono sopravissute alla prima generazione. Troppo grandi i lotti di terreno e troppo grande la tentazione di moltiplicarne la rendita.
Cosi' le fotografie di Gunther Wett sono anche il documento di una stagione della storia sudtirolese, ci mostrano l’intraprendenza dei suoi imprenditori di allora, il loro gusto provocatoriamente moderno e la capacita' dei loro architetti di costruire una scena fissa adeguata al loro stile di vita. Franz Prey e' abilissimo a muoversi senza soluzione di continuita' tra ingegneria, architettura ed arredamento, combina gli elementi piu' razionali, come il rigoroso scheletro strutturale esterno, con l’abbandono alla sinuosita' di forme e colori sontuosi del paesaggio interno. Ogni parete, ogni oggetto o superficie divengono arredo, decorazione, muri in pietra si accostano a muri-tappeto, facendoci dubitare della loro solidita'.
Alcune di queste immagini sono gia' state pubblicate in bianco e nero nell’ultimo numero di turrisbabel dedicato alle grandi case unifamiliare; grazie alla collaborazione della galleria fotoforum e della Fondazione dell’ordine degli architetti esse potranno essere viste in grande formato e, soprattutto, a colori, per consentire a chiunque di calpestare le morbide moquette della villa o di sdraiarsi a guardare, per un’ultima volta, il bianco cielo arruffato della stanza da letto.
Galleria Foto-Forum
Weggenstein-Strasse, 2 Bolzano
Ingresso libero