Evasioni. La mostra intende identificare nei contrapposti concetti di "chiusura" e "apertura" lo snodo fondamentale della poetica del pittore e scenografo francese. Particolarmente interessato al soggetto zoologico, si caratterizza soprattutto come paesaggista votato agli spazi aperti. La sua tavolozza, volutamente fredda, e il lavoro sulla prospettiva tengono lo spettatore emotivamente a distanza.
Evasioni
La mostra, che offre un’ampia selezione delle opere di questo artista, provenienti da diverse prestigiose
collezioni, private e pubbliche, intende identificare nei contrapposti concetti di “chiusura" e “apertura" lo
snodo fondamentale della poetica di Gilles Aillaud.
Gilles Aillaud e' stato pittore e scenografo. Il suo nome viene notoriamente associato a quelli di Klaus
Michael Grueber in Germania e di Jean Jourdheuil in Francia. Durante gli anni del liceo e fino al 1945,
dipingera' un quadro il giorno. Tra il 1946 e il 1947 si dedica allo studio della filosofia, ma nel 1949 torna a
dipingere. Negli anni 50, dipinge uccelli e paesaggi marini, unendo alla pittura la tecnica del collage e nel
1952 espone per la prima volta. Nel corso degli anni 70, inizia a raffigurare animali chiusi in gabbia o da
recinti, dietro reti, sbarre o vetrate. Dal 1978, ricomincia a dipingere paesaggi marini. Partecipa al Salon
de la Jeune Peinture, di cui sara' presidente a partire dal 1965, realizzando opere collettive assieme a
Eduardo Arroyo e ad Antonio REcalcati, tra cui si ricordano “Une passion dans le de'sert" (Una passione
nel deserto), “Vire et laisser mou rir ou la fin tragique de Marcel Duchamp" (Vivi e lascia morire o la
tragica fine di Marcel Duchamp). Dopo la mostra Mitologie Quotidiane al Muse'e d’Art Moderne de la Ville
de Paris, il suo lavoro viene associato al movimento della Nouvelle Figuration.
Nato nel 1928, muore a Parigi il 24 marzo del 2005.
Artista indipendente prima d’ogni altra cosa, le cui tele militavano contro la prigionia e l’assurdo, Gilles
Aillaud divenne, dopo numerosi e lunghi viaggi, paesaggista votato agli spazi aperti verso l’infinito. La
sua tavolozza, volutamente fredda, e il lavoro costante e sostenuto sulla prospettiva e l’inquadratura,
tengono lo spettatore emotivamente a distanza dal soggetto, pur integrandolo fisicamente nello spazio che
circonda l’oggetto.
"Si puo' dire che Aillaud sia l’unico artista ad essersi mai interessato al soggetto zoologico, sono quindi
conseguentemente rare o nulle le possibilita' di confronto e analogia. Non un solo testo “fondatore" cui far
riferimento. Neanche una autorita' critica cui potrebbe essere confortante appigliarsi. All’interno di ciascuna
rappresentazione, opera con inflessibile ostinazione una dinamica autodistruttiva - o autoderisoria che dir si voglia.
Quegli animali riconducono ad una idea della natura originaria, vergine, selvaggia. Di contro, gli spazi in cui li
troviamo impongono la presenza d’un dispositivo umano che, nell’offrire alle bestie un relativo benessere, ne
sottolinea lo stato effettivo di isolamento ed esilio entro spazi circoscritti, solo vagamente e imperfettamente
somiglianti a quelli in cui dovrebbero vivere. In tale metafora pittorica dell’animale, gia' selvaggio, ora in gabbia,
puo' senz’altro riconoscersi l’artista, furente, nello spazio chiuso che gli e' stato destinato. Finta ferocia, finta collera.
Si finisce allora per dedurne: in un mondo realmente rivoltato, il vero e' solo un momento della finzione."
(Philippe Dagen, consulente scientifico - tratto dalla prefazione al catalogo della mostra)
"Degli animali ospitati nel Nocturama, mi restano scolpiti nella memoria gli occhi sorprendentemente grandi di
alcuni, e il loro sguardo fisso e penetrante, proprio a quei pittori e a quei filosofi che cercano di penetrare l’oscurita'
circostante con la purezza dello sguardo e del pensiero."
(W. G. Sebald: Austerlitz. Romanzo, Munchen: Carl Hanser Verlag 2001)
Vernissage: Mercoledi' 7 febbraio 2007
Accademia di Francia a Roma - Villa Medici
Viale Trinita' dei Monti,1 - Roma
Orari : dalle 11.00 alle 19.00 (continuato); chiuso il lunedi.
Ingresso :8 euro (intero), 4.50 euro (ridotto)