Wunderkammer. L'artista propone un'ambiente con videoproiezioni di alcuni suoi lavori, recenti e inediti, in cui adotta il travestitismo per sondare la molteplicita' dell'essere. Dopo una lunga attivita' sulla riflessione della propria identita', attraverso il lavoro sulla propria immagine come mezzo espressivo ed opera stessa, la sua ricerca attuale e' orientata al confronto e all'interazione con l'altro.
Wunderkammer
a cura di Simonetta Lux e Domenico Scudero
Paolo Angelosanto, giovane artista nato in Francia, vive e lavora tra Napoli e Roma. Ha realizzato mostre personali nazionali e internazionali; ha partecipato a numerose esposizioni collettive, festival ed azioni performative. Paolo Angelosanto e' una figura anomala nel panorama artistico della giovane arte italiana. Il suo lavoro, principalmente performativo, e' da sempre orientato alla sperimentazione e alla rielaborazione critica.
Dopo una lunga attivita' sulla riflessione della propria identita', attraverso il lavoro sulla propria immagine come mezzo espressivo ed opera stessa, la sua ricerca attuale e' orientata al confronto e all’interazione con l’altro. Il naturale sviluppo del suo processo artistico lo porta, in tal senso, a far emergere una percezione di necessita' verso l’interazione come strumento di apertura e avvicinamento dell’arte contemporanea ad un pubblico sempre piu' ampio. I lavori di Paolo Angelosanto spesso trovano nel corpo (il suo) un’immagine costante, immedesimata in figure simboliche legate ad uno studio sul sacro e la memoria, un punto di riferimento dal quale partire e sul quale lavorare per avviare un dialogo (gestuale, visivo) con il prossimo.
Paolo Angelosanto ha concepito l’installazione al MLAC ricreando una wunder kammer con videoproiezioni di alcuni dei suoi recenti lavori, alcuni dei quali inediti, in cui l’artista adotta il travestitismo per sondare la molteplicita' dell’essere. La “camera delle meraviglie" di Angelosanto e' quindi una raccolta di video in cui si esplicita il suo percorso e la sua ricerca performativa come analisi della propria identita', una riflessione sul processo di individuazione che lo conduce ad una considerazione su di se' in rapporto con l’altro, mediante la performance.
Tra i lavori che verranno presentati in occasione della mostra ricordiamo Mirror, in cui e' evocato lo scintillante universo del film di Alejandro Jodorowsky Santa sangre (1989); M’ama non M’ama, una ricerca sul riconoscere se stessi nell’altrui considerazione; Gratta e vinci. Sara' in oltre proiettato il video dell’azione performativa Wunderkammer soap, realizzata alle Scuderie di Palazzo Farnese di Caprarola (Viterbo) nell’ambito del Festival Quartieri dell’arte.
La mostra patrocinata da Anci, Love Difference e Unione Latina, fa parte del ciclo espositivo Praxis, diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, realizzato con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea".
Vernissage: 8 febbraio 2007. ore 18.30
MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea
Piazzale Aldo Moro 5 - roma
Orario: da lunedi' a venerdi' 10-19.30
Ingresso libero