Galleria Crispi
Roma
via Vittoria, 74
06 83503432
WEB
AvantGard-RetroGard
dal 26/1/2007 al 6/2/2007

Segnalato da

Soqquadro




 
calendario eventi  :: 




26/1/2007

AvantGard-RetroGard

Galleria Crispi, Roma

In mostra opere di: Paola Abbondi, Marco Angelini, Marco Barucco, Daria Calvelli, Laura Candy, Valentino Carboni, Sabrina Carletti, Mirta De Simoni Lasta, Angelica De Stefano, Claudio Di Lascio etc.


comunicato stampa

Collettiva Itinerante di Arte Contemporanea

Artisti: Paola Abbondi, Marco Angelini, Marco Barucco, Daria Calvelli, Laura Candy, Valentino Carboni, Sabrina Carletti, Mirta De Simoni Lasta, Angelica De Stefano, Claudio Di Lascio, Maurizio Gaudenzi, Tiziana Guidi, Dario Iazzetti, Massimo Lorusso, Maura Manfredini, Giovanni Mangiacapra, Caterina Morelli, Tiziana Pannunzio, Manilio Prignano, Umberto Salmeri, Anna Salvati, Angela Scappaticci, Gloria Tranchida, Lavinia Tucciarelli, Antonio Verdone

L’esposizione itinerante “AvantGard.RetroGard", patrocinata dai Municipi RMXI e RMI, e' giunta alla sua seconda tappa. Partita a dicembre dalla galleria GARD si sposta ora, dal 27 gennaio al 7 febbraio, presso gli spazi della centralissima galleria Crispi, per giungere infine, dal 19/03 al 30/03, presso lo AOCF58 , associazione che in passato ha esposto le opere di alcuni dei maggiori artisti contemporanei. L’unione delle differenze, da intendersi come importanti punti di forza, di realta' espositive, di esperti di arte, di linguaggi e modalita' artistiche, hanno permesso di realizzare un progetto che si sviluppa nell’arco di tre mesi coinvolgendo numerose figure che gravitano intorno alla scena artistica italiana. La forza dell’evento risiede nella varieta' espositiva degli artisti, e nel viaggiare delle opere in diversi spazi del centro di Roma diversi e complementari tra loro.

Promotori del progetto la Gard Galleria Arte Roma Design, nata nel 1995 con all’attivo numerose esposizioni dedicate all’arte Informale e al design eco-compatibile, rivolta da sempre ad artisti emergenti e l’Associazione Culturale Soqquadro, da anni impegnata attivamente nel settore dell’arte producendo spesso azioni artistico-culturali rivolte al sociale.

Gli artisti partecipanti:
Paola Abbondi: nasce ad Ascoli Piceno, vive e lavora ad Anzio, si occupa da sempre di opere realizzate in ceramica il suo lavoro e' un risultato di continue sperimentazioni, con materiali naturali (sabbie, vetro, smalti) applicati e fusi su terracotta.

Marco Angelini lavora con materie molto plastiche utilizzando per i suoi quadri materiali atipici che gli consentono di ottenere effetti anomali per una pittura tradizionale, ma non nel caso di Angelici che segue la tradizione dell’arte informale pensata da Burri.

Marco Barucco: Di lui Ferruccio Massimi ci dice: “Tutto il dolore rappresentato in queste opere cosi' in profondita' da Marco Barucco dovrebbe , quanto meno, indurci a considerare l'enunciato di Sartre:, l’Esistenzialismo e' un umanismo., Perche' e' il dolore nelle sue variegate sfaccettature (sofferenza fisica, insofferenza, malinconia, ecc. ) ad essere posto in primo piano.

Daria Calvelli: Marco Bellocchio di lei dice: “Sono quadri che mi piacciono molto… diro' che sono belli per una facilita'-felicita' naturale che si riconosce soprattutto nel colore. Nella forma del colore, nell’accostamento dei colori, nella vivezza, nella densita'; Nel colorare d’istinto e senza pensarci un momento."

Laura Candy: nasce a Roma dove vive e lavora; fin da piccola si esprime attraverso i colori, la musica, le parole; di questo oggi si occupa, cantando e scrivendo poesie e brani musicali e dedicando molto del suo tempo all'arte pittorica segnata dalla sperimentazione di tecniche diverse.

Valentino Carboni: sfrutta le potenzialita' espressive dei materiali piu' diversi come sacchi di iuta, ritagli di giornali, ferri industriali, su cui sono ben evidenti le sedimentazioni del tempo. Nelle sue opere sono inglobati questi ed altri elementi che forzano i limiti della tela per trasformarla tridimensionalmente.

Sabrina Carletti: Nell’ultimo periodo sta volgendo lo sguardo e il proprio fare artistico al dato figurativo che emerge dal fondo pittorico nato dal segno astratto e da tecniche di creazione e assemblamento di carte, ottenute attraverso una lavorazione artigianale. Il risultato e' una interessante fusione di tecniche e generi artistici

Mirta De Simoni Lasta: l’artista ha messo al centro delle sue riflessioni la donna, ma non ne racconta la bellezza, piuttosto il turbamento interiore, il suo essere elemento forte, colonna nella vita di tutti i giorni, ma anche la sua sofferenza, il suo andare muto avvolta dai veli delle convenzioni, delle incombenze, delle incomprensioni.

Angelica De Stefano: di origini sarde, vive e lavora a Roma nel campo della scultura, realizzando modellati in terracotta . Il soggetto delle sculture e' un’incontro, opposizione, l’espressione del doppio, una dualita' che trova il compromesso nella vicinanza dei singoli soggetti tanto da fondersi nella medesima cosa.

Claudio Di Lascio: un uso anomalo della materia, in particolare delle garze, che coprono svelando, rende particolarmente drammatico il senso delle opere di quest’artista che arriva alla terza dimensione esprimendo nelle tele bidimensionali una profondita' propria della scultura.

Maurizio Gaudenzi: scultore, si cimenta da sempre con la materia, partendo da un percorso di ricerca artigianale e di forma pura per approdare ad una piena espressione artistica. Vive e lavora a Roma.

Tiziana Guidi: stende il colore direttamente con le mani, escludendo la mediazione del pennello, in un rapporto di forte fisicita' con l’opera. Nelle sue tele, fatte di corposa materia pittorica impastata con carte estrapolate dal quotidiano (carta igienica o carte da cucina) il colore domina la scena, si impadronisce dello spazio,

Dario Iazzetti: Attivo sulla scena underground romana con le sue opere che traggono ispirazione dalla vita metropolitana, dal caos cittadino e da ogni singolo individuo che ne fa parte. Oggi imprime sulla tela soggetti che rappresentano eventi che hanno segnato la storia dell’Uomo e del Mondo, tramite tecniche di cui ha avuto esperienza quando da graffitista utilizzava il muro invece dei supporti tradizionali.

Massimo Lorusso: La fotografia e la sua manipolazione, cosi' come le istallazioni video, sono sedi ideali per Massimo Lo russo per mettere in scena figure bloccate nella loro drammaticita'. Il corpo e' al centro del suo lavoro artistico: corpo come oggetto di analisi e di indagine alla luce della sua percezione tecnologica.

Maura Manfredini: racconta se' stessa con questa definizione: Viaggio molto,sia col corpo che con la mente,ma non amo definirle vacanze. L’amore per la fotografia nasce nel 1992, quando all’aeroporto un Usa e Getta ha dato vita alla mia passione in un attimo. Nelle mie foto non ci sono solo colori fortissimi ma anche rumori, sapori,pensieri, attimi di vita vera. Immagini reali che sembrano dipinte.

Giovanni Mangiacapra: intervenendo sulla materia, lavorandone la sua pastosita' la sua composizione, innesca un processo di conoscenza, un lavoro di “coscienza" e di “consapevolezza", che raggiunge e riflette la profondita' del proprio “Io". La forza delle opere di Mangiacapra e' la forza stessa della sua anima, dell’espressione diretta, senza mediazioni, tra il sentire dell’artista e la gestualita' che invade lo spazio della tela.

Sara Dragani ci racconta Caterina Morelli: “Una finestra dalle lunghe tende. Una vasca dei pesci rossi su di un comodino. Una sedia a dondolo. Oggetti e arredamenti, rapiti dagli interni di luoghi vissuti e liberati dalla reclusione delle mura domestiche. Ma nessun ordine gerarchico intende imporsi all’occhio: filo, segno a matita, vernice e pittura ad olio intraprendono una convivenza serena e scevra da intenti prevaricatori di una tecnica rispetto all’altra.

Tiziana Pannunzio: vive e lavora tra Roma e Milano. Crea immagini poetiche e ricche di atmosfere, sia quando cattura l’espressione di un volto che di un paesaggio. Per i suoi scatti predilige l’analogico e il bianco e nero.

Manilio Prignano: Le sue foto realizzate con una padronanza della tecnica cosi' forte che gli consente di proporre allo spettatore distese d’acqua dorate o cieli viola, ottenendo questi effetti senza l’utilizzo di filtri ne' rielaborazioni al computer, ma semplicemente aspettando che la luce naturale sia quella “giusta" per impressionare nel modo desiderato dall’artista la pellicola.

Umberto Salmeri: dopo aver vissuto le prime esperienze nell'ambito del noespressionismo e dell'informale, si e' orientato per una esigenza spirituale verso i Maestri del Due-Trecento. Ultimamente si registra nella sua opera un ritorno, seppur rielaborato, alla tematica misitico-psichedelica dei primi anni '90, rivolgendo il suo interesse all'elaborazione informatica dei dati visivi, mixando tecniche digitali con tecniche tradizionali.

Anna-Salvati: e' un’artista eclettica, spesso impegnata nel sociale, che lavora ed
espone da trenta anni con costante impegno e professionalita'. Utilizza il colore per ricercare le variabilita' e gli effetti della Luce. Nei suoi ultimi lavori il ritmo ad onda e' spesso espresso attraverso la monocromia.

Angela Scappaticci: Il suo lavoro e' riassumibile nella parola “materia", solida e invadente nello spazio e contrapposta a parti piu' impalpabili della tela. Lo scontrarsi/integrarsi di questi due elementi rivela, attraverso l’astrazione della figura, l’emotivita' dirompente nella concretezza della realta'.

Gloria Tranchida vive e lavora a Roma; le sue opere sono realizzate con carta e cartone riciclati. Nella tecnica materica da lei utilizzata i materiali salvati dai rifiuti sono evidenziati e impreziositi con oro e colori metallici, per sottolineare il valore che puo' ancora avere cio' che con leggerezza quotidianamente buttiamo; i titoli delle sue opere sono spesso dedicati a tematiche ambientali.

Lavinia Tucciarelli: tutto il suo lavoro e' esprimibile in una sola espressione: Informale. La sua visione del mondo e' fantastica, il suo sguardo meravigliato, assetato di novita' e curiosita'. Di tutto il sommovimento della sua anima Lavinia, quando dipinge non trattiene nulla, lascia che il suo sentire esploda sulle tele, con ampi movimenti di catarsi liberatoria che trovano le loro radici gestuali nell’arte astratto informale legata all’action painting.

Antonio Verdone: assembla materie trovate, “objet trouve" che creano un unicum di atmosfere magiche, rituali, ancestrali, tese a rivelare l’enigmatico del mondo. Lo stesso artista nel suo manifesto teoretico parla di un “Neo, infantilismo" e di “Testamento etno-dadaista di un vagabondo" puntando nel suo rapporto con lo spettatore sulla simultaneita' del racconto delle sue opere.

Inaugurazione: 27 gennaio 2007 ore 18.30

Galleria Crispi
V. F. Crispi 32/a (zona P.za di Spagna), Roma

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Enrico Pinto
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