Fondazione Filiberto Menna
Salerno
Lungomare Trieste, 13
089 254707 FAX 089 254707
WEB
Samuel Beckett
dal 25/1/2007 al 25/1/2007
ore 20

Segnalato da

Angelo Trimarco




 
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25/1/2007

Samuel Beckett

Fondazione Filiberto Menna, Salerno

L’incontro presenta diversi materiali video da e su Beckett: in particolare, e' proiettato in anteprima per la Campania il video NOT I realizzato dal nucleo di sperimentazione videoteatrale mald’e'.


comunicato stampa

Documenti video

Nell’ambito del progetto Arte di sera, venerdi' 26 gennaio la Fondazione Filiberto Menna propone una serata dedicata a Samuel Beckett, una delle figure piu' significative della letteratura e del teatro del Novecento. L’incontro - curato da Alfonso Amendola (Laboratorio di Analisi degli audiovisivi, Universita' di Salerno) e da Raffaella Cantillo (Universita' di Reading) - presenta diversi materiali video da e su Beckett: in particolare, sara' proiettato in anteprima per la Campania il video NOT I realizzato dal nucleo di sperimentazione videoteatrale mald’e'.

All’interno dell’itinerario complesso di Samuel Beckett, la presenza del video ha un significato e un ruolo determinati. Se, infatti, nel dopoguerra e fino al 1967 il drammaturgo irlandese lavora alla frammentazione del teatro - scena liquefatta, dinamiche temporali corrose e soprattutto azzeramento di qualsiasi corporeita' di personaggio sulla scena, dando gia' ampio spazio all’immagine che sara' centrale nel periodo televisivo - dal 1967 al 1986 Beckett attua un attraversamento dei sistemi mediali che e' per lui una vera rilettura di tutta la tradizione teatrale. Nel suo lavorare con la radio, la televisione e il cinema, il teatro ne esce mutato, ibidrato, scosso.

Per Beckett la performance mediale, la luce e il suono sono i privilegiati elementi della sua scrittura scenica (una pratica della medialita' che invade e determina il teatro, il suo e quello che verra'). A Beckett interessa visceralmente il medium col quale lavora. Lo utilizza in tutta la sua potenza comunicativa, nella sua integrale forza espressiva. Per questo, se nel suo operare e' utilizzato il suono, ci si trova di fronte alla purezza del suono, o se si tratta dell’immagine le sue opere raccontano l’assoluta prepotenza e solitudine delle immagini e dicono totalmente quello che hanno da dire (o non dire).

Venerdi' 26 gennaio ore 20

Sala Conferenze della Fondazione Filiberto Menna
Lungomare Trieste, 13 - Salerno

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