Galleria Contemporaneo
Mestre (VE)
piazzetta Olivotti, 2 (via Piave)
041 952010 FAX 041 952010
WEB
Antonio Scarponi
dal 8/2/2007 al 30/3/2007

Segnalato da

Galleria Contemporaneo



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Antonio Scarponi



 
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8/2/2007

Antonio Scarponi

Galleria Contemporaneo, Mestre (VE)

Il lavoro di Scarponi indaga pratiche di sovversione immaginaria capaci di dischiudere, per mezzo di attente ed insolite rappresentazioni cartografiche, nuove possibilita' interpretative. In mostra video e installazioni, dispositivi concettuali per trasformare l'informazione in sapere visivo.


comunicato stampa

Mostra personale

Dispositivi concettuali per trasformare l’informazione in sapere visivo. Per dare luogo a una sintesi tra design, architettura, e cultura visiva. Per suggerire un nuovo ordine di valori condivisi quale principio per una diversa organizzazione del mondo e dei confini che delimitano la reciproca interazione tra soggetto e contesto. Il lavoro di Antonio Scarponi indaga pratiche di sovversione immaginaria capaci di dischiudere, per mezzo di attente ed insolite rappresentazioni cartografiche, nuove possibilità interpretative e nuovi punti di vista di forte rilevanza politica e civile.

La Galleria Contemporaneo riunisce in una personale di questo giovane artista nuove produzioni e lavori mai esposti precedentemente. Alcuni di questi andranno a continuare la serie Human World (2002-2007) in cui l’unità di misura che regola le proporzioni del mondo diventa l’ammontare effettivo della popolazione di ogni singolo paese filtrato di volta in volta da criteri di analisi che tematizzano problematiche socialmente e politicamente rilevanti: dall’applicazione della pena di morte alla marginalità numerica dei governi guidati da donne, fino alla diffusione della democrazia in paesi che possano essere definiti a tutti gli effetti liberi.

In Dreaming Wall (2004-2006), video installazione esposta per la prima volta, i desideri e i sogni inviati tramite il sito web http://www.dreamingwall.net vengono raccolti e proiettati lasciando emergere l’inconscio di una società addormentata.

Human Camouflage (2003-2006) utilizza invece un pattern basato sul campionamento del colore della pelle dei capi di stato di tutti i paesi del mondo per consentire di mimetizzarsi simbolicamente nella moltitudine etnica della società contemporanea, ribaltando così il significato d’uso del camouflage da militare a civile. Questi ed altri lavori di Antonio Scarponi, negli spazi della Galleria Contemporaneo dal 10 febbraio al 31 marzo, sanno toccare al contempo la sfera privata della quotidianità e le categorie conoscitive su cui si giocano le relazioni e le problematiche che la nostra epoca pone.

Antonio Scarponi è nato a Rimini nel 1974. Attualmente vive e lavora tra Venezia e Zurigo.

Galleria Contemporaneo
Piazzetta Olivotti 2 (Via Piave) - Mestre (VE)

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