Santa Maria alla Scala
Siena
piazza Duomo, 2
0577 534511, 0577 534501 FAX 0577 534510
WEB
Marc Chagall - Joan Miro'
dal 9/2/2007 al 8/4/2007
tutti i giorni, compresi festivi 10,30 – 18,30

Segnalato da

Mazzotta Ufficio Stampa




 
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9/2/2007

Marc Chagall - Joan Miro'

Santa Maria alla Scala, Siena

Magia, grafia, colore. In mostra una selezione di opere grafiche provenienti dalla Fondazione Maeght di Saint-Paul-de-Vence. Il curatore Dominique Paini ha voluto accostare questi 2 artisti che hanno sperimentato l'arte incisoria in tutte le sue complessita' e varianti. Lo Chagall mistico e aereo e il Miro' tellurico e materialista, trovano l'occasione di un dialogo fatto di opposti e somiglianze.


comunicato stampa

Magia, grafia, colore

A cura di Dominique Paini

La rassegna presenta una selezione raffinatissima e inedita per l’Italia di opere grafiche di Marc Chagall (Vitebsk 1887 – Sant-Paul-de Vence 1985) e Joan Miró (Montroig-Barcellona, 1893 - Palma di Maiorca, 1983) provenienti dalla Fondazione Maeght di Saint-Paul-de-Vence. Questa importante istituzione sita nei pressi di Nizza, inaugurata nel 1964 per volere e con il sostegno dei coniugi Maeght, è la seconda sede espositiva per l'arte moderna e contemporanea in Francia, dopo il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, e raccoglie opere di artisti del Novecento quali Pierre Bonnard, Georges Braque, Fernand Léger, Marc Chagall, Alberto Giacometti.

L’insieme architettonico della Fondazione Maeght è stato concepito per presentare l’arte moderna e contemporanea in tutte le sue forme ed espressioni. Pittori e scultori hanno collaborato con l’architetto catalano Josep-Lluis Sert, creando opere, spesso gigantesche, integrate alla costruzione come alla natura circostante. Il rapporto assolutamente unico tra Miró e l’istituzione francese è molto noto. Per la Fondazione francese Miró ha realizzato l’ambientazione ideale alle proprie opere e ne ha progettate di nuove adattandole agli spazi, come l’arco d’ingresso della Fondazione o lo straordinario “labirinto” di ceramiche monumentali e bronzi. Chagall, che nel 1949 si trasferisce a Vence, iniziando a dedicarsi a nuovi mezzi espressivi (ceramica, scultura, mosaico, vetrata e grafica, soprattutto litografie), per la Fondation ha realizzato un bellissimo e immenso mosaico, Les Amoureux (1964-67), di cui in mostra è esposto l’acquarello preparatorio del 1963-64. Presso Marguerite e Aimé Maeght, Miró e Chagall furono “inventori di forme” e “prestigiatori del colore” - sottolinea Païni nella sua introduzione alla mostra. “Di rado associati in questa prospettiva: lo Chagall mistico e aereo e il Miró tellurico e materialista, trovano qui l’occasione di un dialogo fatto di opposti e somiglianze”.

A tal fine il curatore ha selezionato per la mostra numerose opere di Marc Chagall tra cui, oltre all’acquarello appena citato, litografie a colori realizzate negli anni Cinquanta e Sessanta, un Bozzetto per un foulard (gouache su carta) del 1957, uno straordinario Paravento del 1963 composto da 4 litografie originali e un un monotipo realizzato poco prima della sua morte nel 1985. Diverse decine tra acqueforti, acquatinte, litografie a colori di Joan Miró realizzate tra il 1938 e il 1968, fanno da contrappunto al mondo fiabesco di Chagall. Tra esse alcuni cicli significativi come “Serie nera e rossa” (1938) e la “Serie Barcellona” (1944), ma anche litografie colorate di grandi dimensioni come La Conversazione su tela di juta (1969) e La signorina con le farfalle (1971); acqueforti, acquetinte e carborundum come La signorina a dondolo su carta chiffon de Mandeure (1969), Il cosmonauta (1969), Il gufo blasfemo (1975), Galatea IV su carta Arches (1976), L’aigrette rossa (1976) e L’Egiziana (1947).

Dominique Païni ha voluto accostare per la prima volta questi due artisti che hanno sperimentato l’arte incisoria in tutte le sue complessità e varianti. Nelle loro opere segno e colore si fondono dando nuovo impeto alla loro produzione artistica. Nel catalano Miró si nota una libertà estrema nell’utilizzo del suo repertorio grafico di linee, segni e macchie da cui emergono lo spirito ludico e tutte le suggestioni e invenzioni derivate dal surrealismo. Marc Chagall inizia a dedicarsi all’opera incisoria a partire dal 1922 e la sua prima produzione (le Anime morte e la Bibbia) è molto conosciuta dal grande pubblico. Negli anni del secondo dopoguerra l’artista incomincia però ad utilizzare il colore, che lo aiuta a trasmettere i suoi pensieri. La città di Parigi (I tetti, 1956 e La Domenica, 1954) con La Torre Eiffel (Torre Eiffel con asino rosso, 1954), La Bastiglia (1954), Il Panthéon (1954), ma anche Il mostro di Notre-Dame (1954), gli acrobati (I tre acrobati, 1956) e i clown, Il cavallo bruno (1952), Il gallo rosso (1957), i fiori (Il bouquet verde e viola, 1959) e la luna sono alcuni dei temi delle sue grafiche, esposte in mostra, in cui si nota lo stesso clima onirico e spirituale dei dipinti.

Il catalogo, edito da Mazzotta, oltre a riprodurre a colori tutte le opere esposte comprende i testi di Dominique Païni, Joan Teixidor, Charles Sorlier e le biografie a cura di Tulliola Sparagni e Raffaella Resch. Catalogo per ragazzi a cura di Gina Abbati dal titolo, “CHAGALL e MIRÒ. Nel giardino dei colori”.

La mostra è organizzata dal Comune di Siena (Assessorato alla Cultura) e dall’Istituzione Santa Maria della Scala, in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta e la Fondazione Maeght. Main sponsor dell’iniziativa è la Banca Monte dei Paschi. Sabato 10 febbraio, nel complesso museale di Santa Maria della Scala, si inaugura la seconda tappa della grande mostra Marc Chagall-Joan Miró. Magia, grafia, colore.

Uffici stampa:
Fondazione Antonio Mazzotta
Alessandra Pozzi
tel. 02.878380 - ufficiostampa@mazzotta.it

Ufficio stampa del Comune di Siena
Roberta Ferri
tel. 0577-292201 - fax 0577-292404 - stampa@comune.siena.it

Inaugurazione: sabato 10 febbraio ore 12

Complesso museale di Santa Maria della Scala, Pellegrinaio
piazza Duomo 2 - Siena
Orario: tutti i giorni, compresi festivi 10,30 – 18,30
Biglietto d’ingresso: il biglietto della mostra è compreso nel biglietto d’ingresso al complesso museale Santa Maria della Scala, Intero € 6,00, Ridotto € 3,50

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