Galleria 18
Bologna
via San Felice, 18
051 4070368 FAX 051 4070369
WEB
Mostra collettiva
dal 9/2/2007 al 20/2/2007
Dal martedì al sabato, dalle 15.30 alle 19.30

Segnalato da

Galleria d'Arte 18




 
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9/2/2007

Mostra collettiva

Galleria 18, Bologna

Tre pittori. Il lavoro di Fabio Rota e' un confronto tra la natura fisica e la spiritualita', Dario Molinaro e' impulsivamente espressionista, Federica Amichetti percorre 2 sentieri: uno legato alla natura, in particolare agli alberi, l'altro agli stati d'animo umani.


comunicato stampa

Fabio Rota, Dario Molinaro e Federica Amichetti

Una collettiva di tre artisti dell’innovazione- Fabio Rota, Dario Molinaro e Federica Amichetti – che inaugureranno il primo appuntamento di febbraio della Galleria d’Arte 18.

Lo “spazio delle arti e delle idee”, dal 2004 punto di ritrovo del mondo della cultura e dello spettacolo a Bologna, sabato 10 febbraio alle 19 inaugurerà una esposizione a tre visioni, legate dal sottile fil rouge dell’avanguardismo. Un nuovo importante evento per l’arte bolognese, che sarà presentato dal professor Franchino Falsetti, già critico di molteplici altre mostre legate alla Galleria.

Fabio Rota, Dario Molinaro e Federica Amichetti: tre pittori che perseguono l’innovazione, ognuno secondo il proprio punto di vista e quelle inclinazioni personali che hanno avuto modo di coltivare con percorsi artistici e culturali tra loro molto differenti, ma perfettamente in linea con il filone – quello di dar voce a espressioni artistiche sempre innovative - che ormai, quasi come a creare una tradizione, la Galleria 18 persegue.

Fabio Rota: a confronto la natura fisica e l’aspirazione divina dell’uomo.

Una figurazione a tratti violenta, che si impone rompendo l’armonia dell’immagine. E’ ciò che caratterizza la pittura di Fabio Rota, artista reggiano, noto per i suoi studi sulla Maddalena. “Credo che la figura di Maddalena rappresenti al meglio l’ineludibile confronto fra natura fisica e terrena dell’uomo e la propria aspirazione divina ed eterna. Un’esemplare miscela fra Venus immersa nel peccato ed Immacolata piena di grazia”. Rota racconta di Maddalena come dell’umanità posta di fronte a Dio, un nudo intimidito di un’anima priva di protezione. Un invito ad elevare la percezione cercando di andare oltre la raffigurazione del nudo per cercarne la profondità del significato e capire che, in fondo, dinanzi all’Onnipotente, siamo tutti come Maddalena. Vincitore di vari premi e concorsi, l’ultimo dei quali a Suzzara lo scorso anno, Fabio Rota è stato presente in numerose esposizioni sia personali che collettive in Italia e all’estero, con particolare costanza in Inghilterra, alla Great Expectations Gallery e all’Arndean Gallery di Londra .

Dario Molinaro: animo gentile impulsivamente espressionista.

Ventiduenne iscritto all’Accademia delle belle Arti di Foggia. Un cammino, seppur breve, ricco di spunti interessanti. Dario Molinaro ha impostato la sua carriera andando alla ricerca dell’espressività del segno ispirandosi alla transavanguardia di Pollock, De Koonig e Basquiat. Una produzione che è iniziata, da subito copiosa, nel 2002, caratterizzandosi per vigorose ed ampie pennellate e brutali accostamenti cromatici di colori puri, portatori di grande espressività. Le figure umane sono i suoi soggetti preferiti, ma sempre mischiate con figure astratte e deliranti che emergono violentemente occupando tutto lo spazio compositivo. Figure che si liberano dalla tradizione in una ricerca incessante di nuove tematiche, come in Apatia, BlaBla, Dormi sempre meno, I tre demoni e Incombere. Sollecitazioni emotive che trasmettono un’energia vitale, che si sente che sono nate da un animo profondamente sensibile ma che ha accolto il gesto impulsivo tipico dell’arte espressionista. “Cerco di andare fuori dagli schemi accademici – spiega Molinaro - attraverso accostamenti inusuali, spesso volutamente kitsch tra i colori, che diano evidenza alla tela. Non c’è mai nulla di scontato. Gli stessi segni, il tratto nero dei contorni, variano di incisività a seconda delle emozioni e degli stati d’animo che fuoriescono dalla tela”.

Federica Amichetti: radici nascoste nell’intimo della natura

Reduce dall’ultima edizione di ArteFiera dove le sue opere hanno avuto il patrocinio della Fondazione D’Ars Oscar Signorini, Federica Amichetti approda di nuovo sotto le due torri per un nuovo appuntamento con il pubblico bolognese. Il suo è un curriculum molto corposo che spazia dalla frequentazione di prestigiosi seminari con l’artista francese Bernhard Rudiger, a diverse esposizioni ad Arte Padova, e varie selezioni per premi prestigiosi, tra cui il Premio Arte Mondatori e il Premio Artemisia 2006. La sua opera percorre due sentieri: uno legato alla natura, in particolare agli alberi, e l’altro diretto a noi uomini, ai nostri stati d’animo, alle nostre percezioni, come in La stanza delle ovvietà. Gli alberi vengono rappresentati per la loro presenza possente, solo apparentemente statica ma in realtà in preda ad un continuo sviluppo, come in Vertigo. L’albero, infatti, proprio come l’uomo, ha il destino di dover realizzare pienamente la sua forma per poter diventare un’entità compiuta. E proprio come per gli alberi, anche per l’uomo la sua espressione nel mondo reale è il frutto delle radici che possiede, e che porta nel cuore. Due strade parallele quelle degli alberi e degli uomini, dunque, che però non escludono fusioni, perché l’intento dell’artista è arrivare al nocciolo delle questioni, toccare il lato più profondo dell’animo umano attraverso una pittura poetica, facendosi trascinare dal filo conduttore dell’assenza di luoghi reali e tempi storici per un silenzio intimo di corpi, volti e percezioni.

I prossimi appuntamenti della Galleria d’Arte 18

La Galleria d’Arte 18 promuove il primo “Concorso delle Arti”, in programma dal 10 al 23 marzo con una grande collettiva riservata agli artisti emiliani (la Galleria vaglia richieste di partecipazioni entro il 20 febbraio. Per maggiori informazioni: tel. 051/ 4070368). Il vincitore, eletto da una commissione composta dai critici d’arte della galleria, sarà premiato con una mostra personale e con la realizzazione di un catalogo. Dal 24 Febbraio all'8 marzo 2007 la Galleria d’Arte 18 ospiterà la personale di Livio Lovisone, sempre a cura del professor Franchino Falsetti.

Ufficio stampa:
Studio Chiara Caliceti Tel. 051/5870818 - 5873602
Contact: Fabiana Salsi – fabiana@studiocaliceti.it

Con il patrocinio di: Giraldi Editore

Inaugurazione: 10 febbraio 2007, ore 19.00

Galleria d’Arte 18
via San Felice 18 - Bologna
Orario: Dal martedì al sabato, dalle 15.30 alle 19.30
Ingresso gratuito

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