Istituto Giapponese di Cultura
Roma
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Primi contatti tra Italia e Giappone
dal 15/2/2007 al 19/4/2007

Segnalato da

M.Cristina Gasperini




 
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15/2/2007

Primi contatti tra Italia e Giappone

Istituto Giapponese di Cultura, Roma

La mostra propone opere risalenti ai secoli XVI-XVII, in cui sono avvenuti i primi scambi tra italiani, prevalentemente missionari, e giapponesi. In esposizione, dipinti eseguiti da autori giapponesi convertiti, lettere di gesuiti, oggettistica, pannelli esplicativi etc. In programma anche un documentario e una conferenza.


comunicato stampa

Arte e testimonianze

Primi contatti tra Italia e Giappone arte e testimonianze, a cura di Mayumi S. Koyama propone opere risalenti ai secoli XVI-XVII, in cui sono avvenuti i primi scambi tra italiani, prevalentemente missionari, e giapponesi. Il contatto ha dato adito a uno stile artistico del tutto peculiare, detto nanban, caratterizzato da materiali particolari quali lacca e madreperla e dalle tipologie di opere non tradizionali e impiegato negli oggetti liturgici, mobilio e ceramica. In esposizione, dipinti eseguiti da autori giapponesi convertiti, allievi del pittore napoletano Giovanni Nicolao, illustranti il martirio dei primi cristiani in Giappone, lettere di gesuiti residenti nel Giappone dell’epoca, Organtino Gnecchi Soldo e Alessandro Valignano, un elmo nanban kabuto, armature e oggettistica varia, oltre a numerosi pannelli esplicativi e altro.

I primi occidentali a giungere in Giappone furono, nel 1543, dei naufraghi portoghesi che raggiunsero l’isola di Tanegashima nel sud del paese. In seguito a questo primo contatto e ai successivi, i giapponesi scoprirono le armi da fuoco che immediatamente cercarono di acquisire e gli occidentali, interessati al nuovo paese, cominciarono a inviare missionari cattolici portoghesi, spagnoli e italiani. I giapponesi chiamavano questi occidentali nanban-jin (lett. barbari del sud), perché giungevano dalla parte meridionale del paese. Dal periodo Azuchi-Momoyama (1568-1603) si sviluppò la moda delle novità portate dai nanban: dalle armi da fuoco alla foggia dei vestiti, dalle navi agli usi, dal tabacco al vino, dai tessuti di lana alla pelle conciata, dal vetro alle moltissime altre novità. Risalgono a questo periodo numerosi paraventi dipinti nanban-byobu che rappresentano dei buffi stranieri a contatto con la società giapponese. La curiosità per l’occidente riguardava tutti i giapponesi, militari e civili, uomini e donne, chiunque desiderava possedere un oggetto esotico occidentale, originale o copiato. Soprattutto i signori feudali cercavano a tutti i costi di accaparrarsi oggetti e materiali non reperibili in patria per rimaneggiarli: tessuti di lana, ad esempio, furono spesso impiegati per confezionare agli abiti copriarmatura jinbaori. Gli occidentali, dal canto loro, erano prodighi di doni ai signori locali, allo scopo di ingraziarseli o favorire l’evangelizzazione della zona. Tuttavia questo intenso e libero scambio non era destinato a durare a lungo. Il governo Tokugawa limitò sempre più l’ingresso degli occidentali per ridurne l’influenza religiosa che minava lo stato feudale. Nel 1639 il Paese venne completamente chiuso all’esterno, con l’unica eccezione degli olandesi, non cattolici, che poterono attraccare all’isolotto artificiale di Dejima a Nagasaki per proseguire un limitato commercio tra Europa e Giappone. Ciononostante, questo primo contatto lasciò un’impronta incancellabile nella storia e nella cultura delle due parti. In particolare è importante svelare il ruolo determinante svolto dall’Italia, come sede della cristianità, e dagli italiani. I manoscritti e gli oggetti in mostra che testimoniano la vita e gli avvenimenti di questo periodo sono infatti conservati in Italia; curiosamente in Giappone non sono quasi più presenti testimonianze di quei primi contatti a causa dei profondi mutamenti politici intervenuti nel successivo periodo Edo.

Albo prestatori: Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Pitti, Firenze; Museo di Palazzo Venezia, Roma;
FEC, Ministero dell’Interno; Museo degli Argenti, Palazzo Pitti, Firenze; Museo Stibbert, Firenze; Museo P.A.Garda, Ivrea, Archivum Romanum Societatis Iesu, Roma; Museo Nazionale del Bargello, Firenze; Archivio di Stato Firenze; Biblioteca Centrale Firenze, Biblioteca Apostolica Vaticano, Roma; collezione privata, Roma

Il documentario

“Sulle Ali del Vento del Sud” (I primi Influssi della cultura europea su quella giapponese-NANBAN BUNKA, Sakura Motion Picture, C, 29’, 1982, 16mm). Il film, appartenente alla Cineteca dell’Istituto, esamina, con l’ausilio di suggestive immagini tratte da paraventi nanban e altre opere d’arte, la prima interazione tra Giappone e Occidente, e le reazioni popolari e governative sul territorio nipponico.

La conferenza

LA GRANDE “AVVENTURA” DEI GESUITI IN GIAPPONE (1549 - 1639) a cura di Adriana Boscaro
Per circa un secolo l'opera dei gesuiti si è intrecciata con i cambiamenti socio-politici del Paese e di questi i missionari hanno riferito nelle lettere e nelle relazioni annuali inviate a Roma, fornendoci così le prime impressioni del paese date da occidentali. Di grande interesse, inoltre,sono il processo di inculturazione portato avanti in particolare da Alessandro Valignano, l'ambasceria da lui inviata in Europa nel 1585, i risultati della stamperia gesuita, la "scoperta" dell'insularità di Ezo (oggi Hokkaido) da parte di Girolamo De Angelis. Adriana Boscaro ha insegnato letteratura giapponese all’Università Ca’ Foscari di Venezia e ha al suo attivo numerose pubblicazioni sulla storia culturale del Giappone dei secoli XVI-XIX, la presenza occidentale nel paese, e la letteratura moderna e contemporanea, con particolare riguardo alla figura e all’opera di Tanizaki Jun’ichirô. Dirige una collana di traduzioni per Marsilio Editori che a tutt’oggi conta trenta volumi.

Con il patrocinio di: Ministero per le Attività Culturali, Ambasciata del Giappone, Ambasciata del Giappone presso la Santa Sede, Comune di Roma, Comune di Firenze

Inaugurazione: venerdì 16 febbraio 2007 ore 18.30

Istituto Giapponese di Cultura
via Antonio Gramsci 74 Roma

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