Piazza Martiri
Lugo (RA)
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Pavaglione
dal 21/6/2001 al 10/8/2001
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Segnalato da

Sandra Costantini



 
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21/6/2001

Pavaglione

Piazza Martiri, Lugo (RA)

Nell'arco di undici serate, distribuite in quattro suggestivi luoghi di spettacolo (Piazza Martiri, Teatro Rossini, Chiostro del Monte, Cortile della Rocca), Pavaglione Estate ha in programma concerti che, affiancando artisti di fama internazionale a giovani promesse del nostro territorio, condurranno lo spettatore in un lungo e variegato viaggio attraverso musiche popolari e tradizionali di vari paesi del mondo, ai confini con il jazz, il pop, la canzone d'autore, la musica classica e quella contemporanea. Il primo appuntamento, oggi in Piazza Martiri, e' con l¹AMR Big Band.


comunicato stampa


La rassegna "Pavaglione Estate", promossa dal Comune e dal Teatro Rossini di Lugo in collaborazione con Europe Jazz Network, Regione Emilia Romagna, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, giunge quest'anno alla sua XIX Edizione.

Nell'arco di undici serate, distribuite in quattro suggestivi luoghi di spettacolo (Piazza Martiri, Teatro Rossini, Chiostro del Monte, Cortile della Rocca), "Pavaglione Estate" ha in programma concerti che, affiancando artisti di fama internazionale a giovani promesse del nostro territorio, condurranno lo spettatore in un lungo e variegato viaggio attraverso musiche popolari e tradizionali di vari paesi del mondo, ai confini con il jazz, il pop, la canzone d¹autore, la musica classica e quella contemporanea: ecco il nuovo tango argentino ed il grande jazz europeo che incontrano la migliore musica d¹autore italiana, la musica etnica armena dal flavour jazzistico, il folk arabo-andaluso del Marocco, ed il jazz americano, sia esso giovane e dirompente, sia esso sofisticato e tradizionale.

Il primo appuntamento, in programma il 22 giugno in Piazza Martiri, è con l¹AMR Big Band, nata nell'ambito della scuola di musica A.M.R. di Ravenna, "Associazione per l'incoraggiamento alla musica improvvisata". Sotto la direzione del trombettista Maurizio Piancastelli, l¹orchestra, formata da 18 giovani professionisti provenienti da diversi ambiti musicali, si esibirà nel proprio accattivante repertorio di noti standard funk, latin & jazz, strumentali e vocali, arrangiati in maniera del tutto originale.

L'intimo Chiostro del Monte farà da cornice, il 27 giugno, al gruppo Aires Tango del polistrumentista (sassofonista, clarinettista, flautista) e compositore argentino Javier Girotto, ospite speciale il cantante Peppe Servillo, leader della Piccola Orchestra Avion Travel, uno dei migliori gruppi della scena pop italiana di qualità. Girotto fonda il quartetto Aires Tango nel 1994, ispirandosi alle proprie radici musicali, con esplicito riferimento alla musica del grande Astor Piazzolla, e fondendole con le modalità espressive tipiche del jazz per creare un proprio personale linguaggio. La musica degli Aires Tango rispecchia quindi i tratti della melodia tangueira come quelli dell'improvvisazione jazzistica. L'incontro con Peppe Servillo avviene qualche anno fa nel quintetto del batterista romano Roberto Gatto. Il passo successivo, la partecipazione di Servillo al cd degli Aires Tango Poemas, con il brano "L'amico di Cordoba".

A salire sul palco del Chiostro del Monte, il 30 giugno, sarà la ricca formazione del percussionista-cantante Arto Tunçboyaciyan, nato in Turchia nel 1957 e trasferitosi nell¹81 negli USA, figlio minore di una famiglia di musicisti armeni le cui radici provengono dall¹Anatolia: l¹Armenian Navy Band, costituita nel '98 dall¹incontro a Yerevan con giovani musicisti anch¹essi armeni. Le musiche, tutte composizioni originali di Arto Tunçboyaciyan, sono pervase da sonorità tradizionali dell¹Armenia e dell¹Anatolia che si fondono con elementi provenienti da svariate esperienze musicali, tra cui anche il jazz, per dare vita ad una sorta di ³avant-garde folk². Significativa la collaborazione di Arto con il suo conterraneo, virtuoso di oud, Ara Dinkjian, con cui fonda lo splendido gruppo Night Ark, e la sua partecipazione al gruppo Triboh, con la vocalist Maria Pia De Vito e la pianista Rita Marcotulli. Arto Tunçboyaciyan suona e registra con numerosi altri grandi artisti, tra cui Chet Baker, Arthur Blythe, Jim Pepper, Marc Johnson, Dino Saluzzi, Al Di Meola, Bob Berg, Mike Mainieri, Joe Zawinul, Oregon.

Il 3 luglio, di nuovo al Chiostro del Monte, si esibirà un insolito duo, composto dall¹affermata pianista di jazz Rita Marcotulli e da Gianmaria Testa, uno dei più importanti cantautori italiani oggi sulla scena.
Nata a Roma nel '59, Rita Marcotulli ha collaborato con i più grandi artisti europei e americani, fra cui Chet Baker, Jon Christensen, Palle Danielsson, Steve Grossman, Joe Henderson, Joe Lovano, Enrico Rava, Aldo Romano, Sal Nistico, Kenny Wheeler, Charlie Mariano, Michel Benita, Dewey Redman, Billy Cobham, Richard Galliano, Pat Metheny. Non le sono sconosciuti l'ambito etnico, ad esempio nel gruppo Nauplia con Maria Pia De Vito, né quello di musica leggera, come testimoniano le sue collaborazioni con Pino Daniele. Compone musiche per il cinema e per la danza, lavorando con le coreografe Roberta e Maia Garrison e Teri J. Weikel. Tra i suoi più recenti progetti, ³Omaggio a Truffaut², dedicato al grandissimo regista francese, uscito su cd con il titolo ³The woman next door² per la Label Bleu.
Gianmaria Testa, piemontese classe ¹58, di professione capostazione a Cuneo, nel ¹93 e ¹94 vince il premio Recanati, ma è nel 1995 che si fa conoscere come fine chitarrista e notevole songwriter, quando esce in Francia per la Label Bleu il suo primo disco, Montgolfières. Anche il secondo e il terzo disco sono prodotti in Francia: Extra-Muros e Lampo. Quest¹ultimo vede la partecipazione di alcuni amici-ospiti, come il trombonista Glenn Ferris, Riccardo Tesi all¹organetto diatonico e Rita Marcotulli al pianoforte. Il suo quarto album uscito in Italia (2000, Elle U Multimedia), Il valzer di un giorno, è realizzato in duo con il poeta e chitarrista Pier Mario Giovannone. Testa ha tenuto oltre 400 concerti, in Europa e Canada, l¹apice a Parigi al New Morning ('96 e '99) e all¹Olympia ('97 e 2000).

Il 10 luglio, il Teatro Rossini ospita la rappresentazione di uno spettacolo inserito nel cartellone di "Ravenna Festival 2001": "The Fairy Queen", semi-opera in cinque atti, adattamento anonimo in forma di concerto dell¹opera di Shakespeare ³A Midsummer Night¹s Dream², con musiche di Henry Purcell, interpretate dall¹Accademia Bizantina ed il New English Choir, diretti da Ottavio Dantone.

Si torna al Chiostro del Monte, il 12 luglio, per il concerto di Jamal Ouassini & Tangeri Ensemble. Il violinista Jamal Ouassini, figura importante della nuova musica del Maghreb, è da diversi anni impegnato nella promozione e diffusione dei diversi stili tradizionali delle regioni nordafricane ed in particolare della musica delle popolazioni nomadi del Marocco. Il progetto ³Una notte nella corte arabo-andalusa² lo vede collaborare con alcuni eccellenti musicisti di Tangeri, come Abdelraja El Hassani, cantore e solista di rabab (violino tradizionale). Lo spettacolo, incentrato sulle atmosfere musicali legate alla tradizione arabo-andalusa, che aveva in Tangeri uno dei suoi centri di irradiamento più importanti, presenta varie forme di musica di danza e di melodie legate all'intrattenimento degli ospiti. Inizia con una processione musicale, nello stile delle confraternite Gnawa, con i musicisti che, cantando strofe di canti rituali, scandiscono il ritmo sui tamburi gnawi e sulle karkba (percussioni in metallo).

Il 16 luglio, la scena, al Chiostro del Monte, sarà tutta del giovane musicista americano Chris Potter, accompagnato dal suo Quartet. Sassofonista tenore, contralto e soprano, Chris Potter è nato a Chicago nel 1971 e ha raggiunto ben presto una sorprendente maturità, mostrando straordinaria intelligenza, lucidità creativa e un fraseggio assolutamente originale. Il primo ingaggio di rilievo lo ha avuto nel quintetto del trombettista Red Rodney. Ha poi affiancato i pianisti Kenny Werner e Marian McPartland, fino a diventare negli ultimi tempi il sassofonista più conteso di New York. Ecco le sue più recenti e importanti collaborazioni: Mingus Big Band, Paul Motian Electric Be Bop Band, Jim Hall Quartet, Steve Swallow Quintet, Al Foster Quartet, Dave Holland Quintet, Dave Douglas Quartet. Alla guida oggi del suo gruppo formato da altri tre ³giovani leoni², Chris Potter è il più giovane musicista ad essere stato insignito del prestigioso Danish Jazzpar Prize, lo scorso 2000, premio destinato annualmente al jazzista di fama internazionale meritevole della maggiore attenzione.

Protagonista della serata del 20 luglio, al Chiostro del Monte, lo straordinario cantante di jazz Jimmy Scott che, nato a Cleveland, in Ohio, nel 1925, per uno strano scherzo del destino balza alla fama internazionale solo oggi, alla soglia della terza età. La rara sindrome genetica, di cui è affetto sin da giovanissimo, gli ha impedito di sviluppare statura e voce: il suo timbro è alto, molto femmineo, e caratterizza enormemente il suo canto dalla forte espressività. La qual cosa gli costò il tenero appellativo di ³Little², coniato per lui da Lionel Hampton nei tardi anni ¹40, ai tempi del loro sodalizio artistico. Nonostante un inizio brillante, la sua carriera si arenò ben presto, a causa di ricorrenti problemi contrattuali con case discografiche senza scrupolo, che lo boicottarono bloccando addirittura le sue registrazioni. Dopo cinquant¹anni di oblio, viene riscoperto da Seymour Stein, produttore di Madonna, che lo ascolta cantare, affascinato, al funerale del compositore Doc Pomus. Tra i suoi estimatori che hanno contribuito al grande ritorno, la stessa Madonna (³è l¹unico cantante che mi fa piangere²), che lo ha fatto comparire in un suo video, e Lou Reed, che lo ha voluto in un brano del suo album Magic and Loss del '91. Tra i suoi fan del passato, Billie Holiday, cui Scott si è sempre ispirato, Quincy Jones, Charlie Parker, Ray Charles.

Infine, i primi di agosto, a chiudere la rassegna, nel raccolto spazio del Cortile della Rocca, incastonato tra antiche mura nel mezzo della ricca vegetazione di un giardino pensile, tre serate di concerti, protagonisti gruppi di artisti locali, filo conduttore la voce: il quartetto di Gaetano Riccobono (3 agosto); i duetti Martina Grossi/Paolo Ghetti in un omaggio al Quartetto Cetra, Will Roberson/Gilberto Mazzotti e Luisa Cottifogli/Gabriele Bombardini (8 agosto); infine il Kay Foster Jackson Quartet (10 agosto).

Informazioni e prenotazioni:
Comune di Lugo ­ Teatro Rossini
Piazza Cavour 17, 48022 Lugo RA
tel. 0545 38542, fax 0545 38482
e-mail: teatro@lugo.provincia.ra.it

Europe Jazz Network
Via Montelungo 4, 48100 Ravenna
tel. 0544 405666, fax 0544 405656
e-mail: ejn@ejn.it

Prezzi:
Abbonamento a 6 spettacoli (Chiostro del Monte):
interi L. 100.000, carta verde L. 60.000.
Biglietti Concerti Chiostro del Monte:
interi L. 20.000, carta verde L. 12.000.
Concerti Piazza Martiri e Cortile della Rocca: ingresso gratuito.


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