Sadie Benning
Cuoghi e Corsello
Die Toedliche Doris
Carsten Hoeller
Christine Kriegerowski
Gerardo Lamattina
Pia Lanziger
Ottonella Mocellin
Tracey Moffatt
Claudia Reinhardt
Heli Rekula
Anne Schneider
Giuliano Vece
David Krippendorf
arte/infanzia/identità sessuale Rassegna video a cura di de.genere e Rosa/Hellblau In collaborazione con Neue Gesellschaft für Bildende Kunst, Associazione Orlando, Movimento Italiano Transessuale, Libera Università Omosessuale del Cassero, Link Project, Goethe Institut Mailand.
arte/infanzia/identità sessuale
Rassegna video a cura di de.genere e Rosa/Hellblau
In collaborazione con Neue Gesellschaft für Bildende Kunst, Associazione Orlando, Movimento Italiano Transessuale, Libera Università Omosessuale del Cassero, Link Project, Goethe Institut Mailand.
Rosa e celeste sono clichés obsoleti.
L'infanzia è un prodotto della pubblicità e del consumismo. Oppure delle nonne, degli asili e delle
scuole. Sicuramente un'invenzione soggetta al cambiamento storico.
rosaceleste propone una selezione di video, realizzati da artisti contemporanei, come osservatorio
sintomatico della percezione dell'infanzia e come occasione per aprire uno spazio di riflessione
sulla costruzione delle identità di genere.
Nonostante le celebrate possibilità di adottare differenti identità negli spazi virtuali, il codice binario è ancora dominante:
gli idoli dei ragazzini vivono in un mondo senza relazioni, quelli delle ragazzine vivono in un mondo dove non esistono
altro che relazioni.
I lavori presenti in rassegna tematizzano la costruzione e la rappresentazione dell'infanzia,
interrogandosi sulla sua durata (infanzia, adolescenza, infantilismi dell'età adulta), sul proprio vissuto personale,
sull'erotizzazione della bambina, sui modelli comportamentali maschio/femmina imposti dall'educazione socio/familiare,
sull'influenza dei media e della pubblicità nella stessa autorappresentazione dei bambini e degli adolescenti.
Nel video Girl Power, Sadie Benning racconta la sua infanzia e adolescenza di giovane lesbica cresciuta nella provincia
più nera degli States. Girato con una telecamera Fischer Price TXL 2000, il video mescola i ricordi infantili dei filmini di
famiglia in super-8, con l'incombenza della vita adulta. Gli spezzoni di telegiornale esprimono tutta la minaccia del
mondo fuori dalla cameretta. La voce off dell'artista recita: "sono sopravvissuta perché mi sono creata da sola i miei
eroi". La conclusione, forma di resistenza e di affermazione della propria identità .
In Night Cries di Tracey Moffatt, la storia allude alle politiche di assimilazione che hanno costretto bambini aborigeni in
famiglie bianche. L'azione si svolge senza dialogo davanti a vivide scenografie dipinte, mentre il canto sommesso di un
aborigeno cristiano fa da ironico contrappunto.
La costruzione di mondi paralleli è al centro del video di Anne Schneider, A letto alle otto, ovvero la mia cameretta come
il luogo dell'intimità . Prima di addormentarsi i ricordi della giornata trascorsa si mescolano con le avventure di Pippi
Calzelunghe. Ma, scomparsa Pippi, rimane l'infanzia-natura, idealizzata, serena anticamera della vita.
Il collage dei ricordi di infanzia è ancora al centro del video di Pia Lanzinger Go-go girls, un montaggio dei super-8 girati
dal padre dell'artista in occasione di viaggi e feste di famiglia. Moglie e figlie camminano sorridendo nelle città d'arte, in
una specie di rituale ossessivo-familiare.
Processo autobiografico per Ottonella Mocellin in Storia d'Italia, identificazione problematica tra storia personale (Italia è
il nome della nonna) e la Storia con la S maiuscola.
In Here today, gone tomorrow di Heli Rekula, una bambina sorride davanti alla telecamera, quasi si trattasse di uno spot
pubblicitario. L'infanzia felice di questa bambina bionda e sorridente come immagine normativa e mercificata.
Ave und Mada di Giuliano Vece è una favola fantascientifica, protagonisti un eroe e un'eroina entrambi bambini, con la
missione di salvare il pianeta Eldar. Una fiaba digitale in latino.
rosaceleste riprende l'idea della mostra Rosa für Jungs / Hellblau für Mädchen (Rosa per i bambini
/ Celeste per le bambine), realizzata a Berlino nella primavera 1999 alla Neuen Gesellschaft für
Bildende Kunst, proponendo una versione ampliata della sezione video della mostra berlinese.
programma
- Sadie Benning, Girl Power, 1992, 15'(USA)
- Cuoghi e Corsello, Lucciolo, 3'(I)
- Die Toedliche Doris, Das Leben des Sid Vicious (La vita di Sid Vicious),1980, 12' (D)
- Carsten Hoeller, Jenny, 1992, 12' (D)
- Christine Kriegerowski, Unesco, 1998-2000, 6'30''
- Gerardo Lamattina, Boccaperta, 13'(I)
- Pia Lanziger, GoGirl, 1998, 6' 48'' (D)
- Ottonella Mocellin, Storia d'Italia, 4'(I)
- Tracey Moffatt, Night Cries. A rural Tragedy, 1990, 19'(AU)
- Claudia Reinhardt, Hellrazor, 1994, 12' (D)
- Heli Rekula, Here Today, Gone Tomorrow, 1998, 4' 47'' (FIN)
- Anne Schneider, Schlafen um acht (A letto alle otto), 1997/98, 10' (A)
- Giuliano Vece, Ave und Mada, 1998, 7' 40'' (CH)
- David Krippendorf, Beyond the Moon..., 1998, 12'(D)
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Rosa/Hellblau è il gruppo di lavoro che ha curato la mostra "Rosa für Jungs / Hellblau für Mädchen" alla Neuen
Gesellschaft für Bildende Kunst di Berlino.
de.genere si occupa, in una prospettiva multidisciplinare, della produzione di eventi inerenti alla costruzione sociale del
genere e all'identità sessuale.
13 aprile 2000 h.22.00
Info al pubblico: Link segreteria (da martedi a sabato h 15 - 19) tel 051.370971 fax 370972
ufficio stampa:
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