The thrill of collecting plastic. Esposta un'insolita collezione di opere d'arte, gioielli e oggetti di arredamento interamente realizzati in plastica in occasione di TEFAF Maastricht.
The thrill of collecting plastic
AXA Art presenterà un’insolita collezione di opere d’arte, gioielli e
oggetti di arredamento interamente realizzati in plastica in occasione di
TEFAF Maastricht, che avrà luogo presso il
Maastricht Exhibition and Congress Centre (MECC) da venerdì 9 a domenica 18
marzo 2007. Per il quarto anno consecutivo AXA Art è lieta di essere
sponsor principale della più prestigiosa fiera internazionale di arte ed
antiquariato e, a conferma del successo riscontrato nel 2006
dall’esposizione The Thrill of Collecting allestita nello stand principale
AXA Art, torna a proporre quest’anno la nuova The Thrill of Collecting II:
Plastic. Inoltre, il punto informativo AXA Art situato all’entrata della
fiera, presenterà il tema delle opere d’arte rubate e della prevenzione del
furto (si veda il comunicato allegato).
Con l’aumentare del costo degli oggetti di design e arte moderna, la
plastica è al centro dell’attenzione di conservatori e collezionisti che
potranno beneficiare del supporto dei progetti di ricerca intrapresi da AXA
Art in collaborazione con alcuni dei più importanti musei del panorama
internazionale tra cui il Vitra Design Museum (Germania)*, il MOMA (USA) e
la Tate Modern a Londra**. L’esibizione di oggetti in plastica in The Thrill
of Collecting II: Plastic non solo intende illustrare l’evoluzione dell’uso
di questo materiale nel mondo del design e dell’arte moderna, ma anche i
problemi relativi alle esigenze di conservazione e di restauro.
AXA Art proporrà inoltre a TEFAF la nuovissima pubblicazione Plastic Art – A
Precarious Success Story di Stefan Albus, Christian Bonten, Kathrin Kessler,
Gabriela Rossi e Thomas Wessel. Il volume, di 90 pagine, raccoglie una
serie di informazioni e contributi preziosi legati alla conservazione dei
materiali plastici, in relazione soprattutto ai risultati dei progetti di
ricerca realizzati grazie all’AXA Art Research Grant. Venerdì 9 marzo gli
autori del volume saranno disponibili presso lo stand principale AXA Art per
rispondere alle domande dei visitatori.
Text Box: Zaha Hadid and Patrik Schumacher in collaboration with Sawaya &
Moroni Vortexx Chandelier, 2005
Gli oggetti in mostra in The Thrill of Collecting II: Plastic spaziano dagli
anni Quaranta al 2005, a cominciare da ‘La Chaise’, creata dai celebri
Charles e Ray Eames del 1948 per l’International Competition for Low-Cost
Furniture Design, organizzata dal Museum of Modern Art di New York. “La
Chaise” è uno dei capolavori di design e arte moderna che hanno beneficiato
dei progetti di conservazione AXA Art. La scorsa primavera, dopo una serie
accurata di test sul comportamento dei materiali costitutivi dell’opera in
collaborazione con Vitra, è stato possibile riportare la sedia alle sua
condizioni originarie, stabilizzando i materiali e ponendo arresto ai
processi di degrado in atto.
Tra le altre celebri sedute in mostra anche il prototipo della Panton Chair
di Verner Panton, 1958-67, oggetto cult dal profilo inconfondibile,
anch’esso restaurato grazie al AXA Art Research Grant, così come il
prototipo della Pratt chair, No. 2, 1984, di Gaetano Pesce, degradata a tal
punto con il trascorrere degli anni da “collassare” su se stessa in una
massa informe e irriconoscibile di increspature.
Un pezzo decisamente più recente è invece il lampadario ‘Vortexx’ (foto) di
Zaha Hadid e Patrik Schumacher in collaborazione con Sawaya & Moroni esposto
per la prima volta in occasione della fiera del design di Milano nel 2005.
La versione in bianco della incredibile girandola di luce sarà appesa al
centro dello stand AXA Art ad illuminare altrettanto originali opere d’arte,
come per esempio quattro dipinti in acrilico su vetro di Michael Jäger,
1994/95, ‘Loopy’ scultura in plexiglass di Won Yu Lim, 2005, e l’opera in
poliuretano ‘Spume after Trace’, di Gabriel Orozco, 2001.
L’ampia gamma di opere include inoltre “The Valentine”, storica macchina da
scrivere di Ettore Sottsass, 1969, ‘Paintaint Conflict’, stampa digitale a
colori sintetici su una struttura di tela e alluminio di Fabiano Marcaccio,
1998, ed un’originale opera di Kazuo Katase, 1995. Molto ricca è inoltre la
collezione di opere di Gaetano Pesce, inclusi diversi tipi dei suoi
divertentissimi vasi della serie Amazonia, circa 2004/5, il vaso Pompitu, lo
specchio ‘Look at Me’ e cinque braccialetti multicolore, uno dei quali a
forma di serpente attorcigliato.
L’uso sempre più ricorrente di diversi tipi di plastica da parte di artisti
e designer del Ventesimo secolo ha sollevato diverse questioni relative alla
conservazione degli oggetti in plastica nei musei e nelle collezioni
private. L’esperienza ha mostrato che gli oggetti in plastica degradano più
rapidamente dei materiali “tradizionali” e che, una volta innestatosi il
processo di degrado, il materiale plastico rilascia sostanze chimiche che
possono a loro volta intaccare e danneggiare altri oggetti nelle immediate
vicinanze. Per questa ragione AXA Art e il Vitra Design Museum hanno avviato
un progetto congiunto per indagare le modalità di conservazione e restauro
degli oggetti in plastica. Il consiglio per i collezionisti di oggetti in
plastica è in primo luogo quello di evitare di esporli alla luce solare
diretta e conservarli in ambiente ben ventilato e a temperatura costante.
Gli oggetti devono essere controllati regolarmente per verificare la
presenza di eventuali “segni” indicatori del processo di degrado in atto e
maneggiati con molta attenzione perché, con il tempo, tendono a diventare
più fragili e a perdere elasticità.
The Thrill of Collecting II: Plastic mostrerà ai visitatori che il
collezionismo non si riferisce solo alle opere d’arte tradizionali, molte
delle quali in esposizione al TEFAF, ma comprende anche oggetti del 20esimo
e 21esimo secolo realizzati da grandi artisti e designer che attingono ai
materiali più insoliti. AXA Art mira ad incoraggiare il collezionismo delle
opere d’arte ad ogni livello, dai privati alle istituzioni e ai musei,
offrendo la consulenza più qualificata per la conservazione e la protezione
di ogni tipo di opera d’arte per le generazioni future.
Note
* Il Vitra Design Museum di Weil am Rhein nel sud della Germania ha sede nel
primo edificio realizzato in Europa da Frank O. Gehry ed ha inaugurato nel
novembre del 1989 allo scopo di documentare la storia di Vitra, la compagnia
svizzera che produce oggetti di design e arredamento firmati dai designers
contemporanei e soprattutto da nomi famosi come Charles e Ray Eames, George
Nelson, Alvar Aalto e Jean Prouvé.
** Dal 2006 al 2009, Tate Modern è impegnata nel Tate AXA Art Modern Paints
Project (TAAMPP). AXA Art ha messo a disposizione un fondo di ricerca per
la conservazione dei dipinti realizzati con pittura acrilica e per la
prevenzione dei processi di deterioramento. Finora, l’indagine sulle
corrette modalità di conservazione di questo materiale moderno è stata molto
limitata: pertanto il progetto di ricerca assolutamente all’avanguardia è
quanto mai necessario e apporterà significativi contributi alla materia.La
pittura acrilica – materiale rivoluzionario che si asciuga con estrema
velocità - è stata usata dagli artisti per creare espressioni artistiche
innovative, primo fra tutti Pollock, con la sua straordinaria tecnica “a
getto”.
La Compagnia di assicurazioni leader nel mondo dell’arte mette al centro
l’arte rubata
AXA Art, la Compagnia di assicurazioni leader nel mondo dell’arte, si
conferma per il terzo anno consecutivo sponsor principale di TEFAF
Maastricht, la più rinomata kermesse di arte e antiquariato a livello
internazionale. Ulrich Guntram, CEO di AXA Art, ha commentato: ‘Essendo
l’unica compagnia di assicurazioni specializzata nel mondo dell’arte, AXA
Art è lieta di sponsorizzare questa fiera assolutamente prestigiosa ed è
orgogliosa di contribuire, in collaborazione con la comunità artistica
internazionale, alla salvaguardia del patrimonio artistico per le
generazioni future’. La fiera si svolge al Maastricht Exhibition and
Congress Centre (MECC) da venerdì 9 a domenica 18 marzo 2007. L’anno scorso
84,000 ospiti hanno ammirato le opere d’arte presentate da oltre 200 tra i
più selezionati mercanti d’arte provenienti da 15 Paesi, molti dei quali
assicurati da AXA Art.
Dopo aver presentato negli anni scorsi i problemi dei danni causati dal
fuoco e dall’acqua, nel 2007 la postazione informativa di AXA Art punta
l’attenzione sull’arte rubata ed il suo recupero con particolare riguardo
all’importanza della prevenzione. Lo stand principale presenta invece
l’esposizione dal titolo The Thrill of Collecting II: Plastic, una
selezione di opere d’arte interamente realizzate in plastica e provenienti
sia da collezioni private dei suoi clienti da tutto il mondo, sia dalla
collezione AXA Art. L’obbiettivo è ripercorrere l’evoluzione dell’utilizzo
della plastica nel campo del design e dell’arte moderna, con particolare
attenzione ai problemi associati alla conservazione e al restauro di questo
materiale moderno (si veda il comunicato allegato).
Per affrontare il tema dell’arte rubata e del suo recupero, la postazione
informativa di AXA Art, situata proprio all’entrata della fiera, mostrerà il
dipinto San Romualdo e Vari Santi, opera di un anonimo pittore di ambiente
fiorentino del XVII sec. Il dipinto, insieme ad altre dieci tele, fu rubato
nell’aprile del 2000 dalla Chiesa di San Giusto in Volterra, Toscana. Di
questo e dei restanti dipinti, estratti dai ladri con ogni cura dalle
cornici originarie, si persero le tracce fino al dicembre del 2002, quando,
vicino a Milano, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico (TPA)
riuscì a mettersi in contatto con un antiquario sospettato di traffico
illecito di opere d’arte. Ad uno dei Carabinieri, fintosi acquirente
interessato all’acquisto di un dipinto, furono mostrate un paio di
fotografie. Dopo un controllo nel database di oggetti d’arte rubati del TPA,
le fotografie risultarono rappresentare proprio due dei dipinti provenienti
da Volterra, in entrambi i casi mancanti però della parte superiore. E’
apparso chiaro dunque che, immediatamente dopo il furto, le tele erano state
modificate attraverso sovradipinture e tagli: in taluni casi i ladri
operarono una sorta di “patchwork” inserendo sezioni tagliate da una tela ad
integrare lacune create in un’altra. Nel frattempo i Carabinieri, dopo aver
scoperto che un altro dei dipinti provenienti da Volterra era stato venduto
da una casa d’aste in Piemonte, riuscirono a contattare il nuovo
proprietario, che risultò aver acquistato in precedenza ben cinque delle
tele rubate. A conclusione delle indagini, che hanno infine svelato che
l’intero lotto dei dipinti sottratti da Volterra era stato acquisito dalla
casa d’aste piemontese, tutte le tele sono state recuperate e tre persone
arrestate.
In parallelo con il boom del mercato dell’arte, cresce purtroppo il traffico
illegale delle opere d’arte che alimentano a loro volta operazioni illecite
di riciclaggio. Le vittime sono abitazioni private, chiese, musei, ma anche
collezionisti e mercanti d’arte. Secondo le statistiche fornite da Interpol
sono oltre 27,000 le opere d’arte rubate in un anno soltanto in Italia,
mentre sono più di 6,000 i furti annuali in Francia, con Germania e Russia
che si discostano di poco da queste cifre. Mentre solo il 47% delle opere
d’arte viene ritrovato, la percentuale cresce fino all’80% nel caso in cui
le opere siano state adeguatamente fotografate e catalogate.
L’Art Loss Register (ALR), il più ampio database privato al mondo con oltre
180,000 opere d’arte e antiquariato perdute o rubate, si occupa di fornire
un servizio di ricerca rivolto ai collezionisti, al mercato dell’arte in
genere, alle compagnie di assicurazione e alle istituzioni attraverso la
tecnologia e la professionalità di uno staff di storici dell’arte di
comprovata esperienza. Il database di oggetti d’arte e antiquariato rubati
del dipartimento Art and Antiques della London Metropolitan Police raccoglie
invece descrizioni dettagliate e immagini di 51,000 oggetti. E’importante
notare che le opere che fanno parte di questi database e di quello
dell’Interpol, devono la loro inclusione non tanto al loro valore
intrinseco, quanto all’esistenza di accurate descrizioni fornite dai
proprietari in grado di rendere ogni oggetto unico e identificabile. Questo
fatto sottolinea l’importanza dell’esistenza di descrizioni dettagliate e
fotografie delle opere d’arte da parte dei legittimi proprietari.
AXA Art ha una professionalità unica nella capacità di fornire consulenza
specializzata in tema di prevenzione del furto e recupero degli oggetti
rubati oltre ad assistenza qualificata per tutti gli aspetti della
protezione delle opere d’arte, dalla consulenza dell’esperto per
l’installazione di sistemi di allarme e sicurezza alla protezione in caso di
danneggiamenti accidentali. Insieme a TEFAF, AXA Art ha ideato l’Art
Security Kit che verrà regalato in esclusiva ai clienti e a quanti
parteciperanno ai tour guidati AXA Art. Il kit include la scheda Object ID
per la catalogazione delle opera d’arte e una card speciale che permette di
accedere al database Art Loss Register. L’Object ID consente di descrivere
dettagliatamente l’opera d’arte secondo uno standard di catalogazione
internazionale. Creato dal J. Paul Getty Trust, è il risultato di anni di
ricerca in collaborazione con istituzioni museali, polizia internazionale,
mercato dell’arte, compagnie di assicurazione e esperti di arte e
antiquariato.
Oltre a sottolineare l’importanza della protezione di migliaia di capolavori
in mostra a TEFAF e di molti altri nelle case e nei musei di tutto il mondo,
AXA Art crede fortemente nella passione e negli aspetti positivi del
collezionare arte. Negli ultimi tre anni, oltre 3,000 visitatori di TEFAF
hanno partecipato ai Tour AXA Art, condotti in diverse lingue dagli storici
dell’arte AXA Art di ogni Paese. Il successo dei tour torna nel 2007 per
gruppi di otto-dodici persone che potranno ammirare i capolavori in mostra a
TEFAF.
Note:
AXA Art è parte del gruppo AXA, leader mondiale nell’assistenza finanziaria
e nel wealth management che opera principalmente in Europa occidentale, Nord
America e Asia. La divisione AXA specializzata nell’assicurazione dell’arte
è nata a Parigi più di 40 anni fa e la Compagnia conta ora uffici in
Belgio, Francia, Hong Kong, Italia, Spagna, Svizzera, The Netherlands, UK e
USA. Il quartier generale di AXA Art è a Colonia, Germania.
AXA Art è in grado di offrire ai suoi clienti un servizio di assistenza
completa e specializzata grazie al network di conservatori, curatori,
consulenti ed esperti d’arte, compagnie specializzate nel trasporto e
nell’imballaggio di opere d’arte, oltreché grazie al suo staff di 50 storici
dell’arte di comprovata esperienza. AXA Art garantisce copertura
assicurativa a privati, musei, mostre, galleristi e collezioni in tutto il
mondo ed offre inoltre sponsorizzazione ad eventi legati al mondo dell’arte.
AXA Art crea polizze adeguate all’esigenza di ogni cliente con la garanzia
di copertura ‘all-risks’, stima accettata e deprezzamento.
Press contact:
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MECC Maastricht
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