Maastricht Exhibition and Congress Centre MECC
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Axa Art
dal 8/3/2007 al 17/3/2007

Segnalato da

Katie Rix



 
calendario eventi  :: 




8/3/2007

Axa Art

Maastricht Exhibition and Congress Centre MECC, Maastricht

The thrill of collecting plastic. Esposta un'insolita collezione di opere d'arte, gioielli e oggetti di arredamento interamente realizzati in plastica in occasione di TEFAF Maastricht.


comunicato stampa

The thrill of collecting plastic

AXA Art presenterà un’insolita collezione di opere d’arte, gioielli e oggetti di arredamento interamente realizzati in plastica in occasione di TEFAF Maastricht, che avrà luogo presso il Maastricht Exhibition and Congress Centre (MECC) da venerdì 9 a domenica 18 marzo 2007. Per il quarto anno consecutivo AXA Art è lieta di essere sponsor principale della più prestigiosa fiera internazionale di arte ed antiquariato e, a conferma del successo riscontrato nel 2006 dall’esposizione The Thrill of Collecting allestita nello stand principale AXA Art, torna a proporre quest’anno la nuova The Thrill of Collecting II: Plastic. Inoltre, il punto informativo AXA Art situato all’entrata della fiera, presenterà il tema delle opere d’arte rubate e della prevenzione del furto (si veda il comunicato allegato).

Con l’aumentare del costo degli oggetti di design e arte moderna, la plastica è al centro dell’attenzione di conservatori e collezionisti che potranno beneficiare del supporto dei progetti di ricerca intrapresi da AXA Art in collaborazione con alcuni dei più importanti musei del panorama internazionale tra cui il Vitra Design Museum (Germania)*, il MOMA (USA) e la Tate Modern a Londra**. L’esibizione di oggetti in plastica in The Thrill of Collecting II: Plastic non solo intende illustrare l’evoluzione dell’uso di questo materiale nel mondo del design e dell’arte moderna, ma anche i problemi relativi alle esigenze di conservazione e di restauro. AXA Art proporrà inoltre a TEFAF la nuovissima pubblicazione Plastic Art – A Precarious Success Story di Stefan Albus, Christian Bonten, Kathrin Kessler, Gabriela Rossi e Thomas Wessel. Il volume, di 90 pagine, raccoglie una serie di informazioni e contributi preziosi legati alla conservazione dei materiali plastici, in relazione soprattutto ai risultati dei progetti di ricerca realizzati grazie all’AXA Art Research Grant. Venerdì 9 marzo gli autori del volume saranno disponibili presso lo stand principale AXA Art per rispondere alle domande dei visitatori. Text Box: Zaha Hadid and Patrik Schumacher in collaboration with Sawaya & Moroni Vortexx Chandelier, 2005 Gli oggetti in mostra in The Thrill of Collecting II: Plastic spaziano dagli anni Quaranta al 2005, a cominciare da ‘La Chaise’, creata dai celebri Charles e Ray Eames del 1948 per l’International Competition for Low-Cost Furniture Design, organizzata dal Museum of Modern Art di New York. “La Chaise” è uno dei capolavori di design e arte moderna che hanno beneficiato dei progetti di conservazione AXA Art. La scorsa primavera, dopo una serie accurata di test sul comportamento dei materiali costitutivi dell’opera in collaborazione con Vitra, è stato possibile riportare la sedia alle sua condizioni originarie, stabilizzando i materiali e ponendo arresto ai processi di degrado in atto.

Tra le altre celebri sedute in mostra anche il prototipo della Panton Chair di Verner Panton, 1958-67, oggetto cult dal profilo inconfondibile, anch’esso restaurato grazie al AXA Art Research Grant, così come il prototipo della Pratt chair, No. 2, 1984, di Gaetano Pesce, degradata a tal punto con il trascorrere degli anni da “collassare” su se stessa in una massa informe e irriconoscibile di increspature. Un pezzo decisamente più recente è invece il lampadario ‘Vortexx’ (foto) di Zaha Hadid e Patrik Schumacher in collaborazione con Sawaya & Moroni esposto per la prima volta in occasione della fiera del design di Milano nel 2005. La versione in bianco della incredibile girandola di luce sarà appesa al centro dello stand AXA Art ad illuminare altrettanto originali opere d’arte, come per esempio quattro dipinti in acrilico su vetro di Michael Jäger, 1994/95, ‘Loopy’ scultura in plexiglass di Won Yu Lim, 2005, e l’opera in poliuretano ‘Spume after Trace’, di Gabriel Orozco, 2001. L’ampia gamma di opere include inoltre “The Valentine”, storica macchina da scrivere di Ettore Sottsass, 1969, ‘Paintaint Conflict’, stampa digitale a colori sintetici su una struttura di tela e alluminio di Fabiano Marcaccio, 1998, ed un’originale opera di Kazuo Katase, 1995. Molto ricca è inoltre la collezione di opere di Gaetano Pesce, inclusi diversi tipi dei suoi divertentissimi vasi della serie Amazonia, circa 2004/5, il vaso Pompitu, lo specchio ‘Look at Me’ e cinque braccialetti multicolore, uno dei quali a forma di serpente attorcigliato.

L’uso sempre più ricorrente di diversi tipi di plastica da parte di artisti e designer del Ventesimo secolo ha sollevato diverse questioni relative alla conservazione degli oggetti in plastica nei musei e nelle collezioni private. L’esperienza ha mostrato che gli oggetti in plastica degradano più rapidamente dei materiali “tradizionali” e che, una volta innestatosi il processo di degrado, il materiale plastico rilascia sostanze chimiche che possono a loro volta intaccare e danneggiare altri oggetti nelle immediate vicinanze. Per questa ragione AXA Art e il Vitra Design Museum hanno avviato un progetto congiunto per indagare le modalità di conservazione e restauro degli oggetti in plastica. Il consiglio per i collezionisti di oggetti in plastica è in primo luogo quello di evitare di esporli alla luce solare diretta e conservarli in ambiente ben ventilato e a temperatura costante. Gli oggetti devono essere controllati regolarmente per verificare la presenza di eventuali “segni” indicatori del processo di degrado in atto e maneggiati con molta attenzione perché, con il tempo, tendono a diventare più fragili e a perdere elasticità. The Thrill of Collecting II: Plastic mostrerà ai visitatori che il collezionismo non si riferisce solo alle opere d’arte tradizionali, molte delle quali in esposizione al TEFAF, ma comprende anche oggetti del 20esimo e 21esimo secolo realizzati da grandi artisti e designer che attingono ai materiali più insoliti. AXA Art mira ad incoraggiare il collezionismo delle opere d’arte ad ogni livello, dai privati alle istituzioni e ai musei, offrendo la consulenza più qualificata per la conservazione e la protezione di ogni tipo di opera d’arte per le generazioni future.

Note

* Il Vitra Design Museum di Weil am Rhein nel sud della Germania ha sede nel primo edificio realizzato in Europa da Frank O. Gehry ed ha inaugurato nel novembre del 1989 allo scopo di documentare la storia di Vitra, la compagnia svizzera che produce oggetti di design e arredamento firmati dai designers contemporanei e soprattutto da nomi famosi come Charles e Ray Eames, George Nelson, Alvar Aalto e Jean Prouvé.

** Dal 2006 al 2009, Tate Modern è impegnata nel Tate AXA Art Modern Paints Project (TAAMPP). AXA Art ha messo a disposizione un fondo di ricerca per la conservazione dei dipinti realizzati con pittura acrilica e per la prevenzione dei processi di deterioramento. Finora, l’indagine sulle corrette modalità di conservazione di questo materiale moderno è stata molto limitata: pertanto il progetto di ricerca assolutamente all’avanguardia è quanto mai necessario e apporterà significativi contributi alla materia.La pittura acrilica – materiale rivoluzionario che si asciuga con estrema velocità - è stata usata dagli artisti per creare espressioni artistiche innovative, primo fra tutti Pollock, con la sua straordinaria tecnica “a getto”.

La Compagnia di assicurazioni leader nel mondo dell’arte mette al centro l’arte rubata

AXA Art, la Compagnia di assicurazioni leader nel mondo dell’arte, si conferma per il terzo anno consecutivo sponsor principale di TEFAF Maastricht, la più rinomata kermesse di arte e antiquariato a livello internazionale. Ulrich Guntram, CEO di AXA Art, ha commentato: ‘Essendo l’unica compagnia di assicurazioni specializzata nel mondo dell’arte, AXA Art è lieta di sponsorizzare questa fiera assolutamente prestigiosa ed è orgogliosa di contribuire, in collaborazione con la comunità artistica internazionale, alla salvaguardia del patrimonio artistico per le generazioni future’. La fiera si svolge al Maastricht Exhibition and Congress Centre (MECC) da venerdì 9 a domenica 18 marzo 2007. L’anno scorso 84,000 ospiti hanno ammirato le opere d’arte presentate da oltre 200 tra i più selezionati mercanti d’arte provenienti da 15 Paesi, molti dei quali assicurati da AXA Art. Dopo aver presentato negli anni scorsi i problemi dei danni causati dal fuoco e dall’acqua, nel 2007 la postazione informativa di AXA Art punta l’attenzione sull’arte rubata ed il suo recupero con particolare riguardo all’importanza della prevenzione. Lo stand principale presenta invece l’esposizione dal titolo The Thrill of Collecting II: Plastic, una selezione di opere d’arte interamente realizzate in plastica e provenienti sia da collezioni private dei suoi clienti da tutto il mondo, sia dalla collezione AXA Art. L’obbiettivo è ripercorrere l’evoluzione dell’utilizzo della plastica nel campo del design e dell’arte moderna, con particolare attenzione ai problemi associati alla conservazione e al restauro di questo materiale moderno (si veda il comunicato allegato).

Per affrontare il tema dell’arte rubata e del suo recupero, la postazione informativa di AXA Art, situata proprio all’entrata della fiera, mostrerà il dipinto San Romualdo e Vari Santi, opera di un anonimo pittore di ambiente fiorentino del XVII sec. Il dipinto, insieme ad altre dieci tele, fu rubato nell’aprile del 2000 dalla Chiesa di San Giusto in Volterra, Toscana. Di questo e dei restanti dipinti, estratti dai ladri con ogni cura dalle cornici originarie, si persero le tracce fino al dicembre del 2002, quando, vicino a Milano, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico (TPA) riuscì a mettersi in contatto con un antiquario sospettato di traffico illecito di opere d’arte. Ad uno dei Carabinieri, fintosi acquirente interessato all’acquisto di un dipinto, furono mostrate un paio di fotografie. Dopo un controllo nel database di oggetti d’arte rubati del TPA, le fotografie risultarono rappresentare proprio due dei dipinti provenienti da Volterra, in entrambi i casi mancanti però della parte superiore. E’ apparso chiaro dunque che, immediatamente dopo il furto, le tele erano state modificate attraverso sovradipinture e tagli: in taluni casi i ladri operarono una sorta di “patchwork” inserendo sezioni tagliate da una tela ad integrare lacune create in un’altra. Nel frattempo i Carabinieri, dopo aver scoperto che un altro dei dipinti provenienti da Volterra era stato venduto da una casa d’aste in Piemonte, riuscirono a contattare il nuovo proprietario, che risultò aver acquistato in precedenza ben cinque delle tele rubate. A conclusione delle indagini, che hanno infine svelato che l’intero lotto dei dipinti sottratti da Volterra era stato acquisito dalla casa d’aste piemontese, tutte le tele sono state recuperate e tre persone arrestate.

In parallelo con il boom del mercato dell’arte, cresce purtroppo il traffico illegale delle opere d’arte che alimentano a loro volta operazioni illecite di riciclaggio. Le vittime sono abitazioni private, chiese, musei, ma anche collezionisti e mercanti d’arte. Secondo le statistiche fornite da Interpol sono oltre 27,000 le opere d’arte rubate in un anno soltanto in Italia, mentre sono più di 6,000 i furti annuali in Francia, con Germania e Russia che si discostano di poco da queste cifre. Mentre solo il 47% delle opere d’arte viene ritrovato, la percentuale cresce fino all’80% nel caso in cui le opere siano state adeguatamente fotografate e catalogate. L’Art Loss Register (ALR), il più ampio database privato al mondo con oltre 180,000 opere d’arte e antiquariato perdute o rubate, si occupa di fornire un servizio di ricerca rivolto ai collezionisti, al mercato dell’arte in genere, alle compagnie di assicurazione e alle istituzioni attraverso la tecnologia e la professionalità di uno staff di storici dell’arte di comprovata esperienza. Il database di oggetti d’arte e antiquariato rubati del dipartimento Art and Antiques della London Metropolitan Police raccoglie invece descrizioni dettagliate e immagini di 51,000 oggetti. E’importante notare che le opere che fanno parte di questi database e di quello dell’Interpol, devono la loro inclusione non tanto al loro valore intrinseco, quanto all’esistenza di accurate descrizioni fornite dai proprietari in grado di rendere ogni oggetto unico e identificabile. Questo fatto sottolinea l’importanza dell’esistenza di descrizioni dettagliate e fotografie delle opere d’arte da parte dei legittimi proprietari.

AXA Art ha una professionalità unica nella capacità di fornire consulenza specializzata in tema di prevenzione del furto e recupero degli oggetti rubati oltre ad assistenza qualificata per tutti gli aspetti della protezione delle opere d’arte, dalla consulenza dell’esperto per l’installazione di sistemi di allarme e sicurezza alla protezione in caso di danneggiamenti accidentali. Insieme a TEFAF, AXA Art ha ideato l’Art Security Kit che verrà regalato in esclusiva ai clienti e a quanti parteciperanno ai tour guidati AXA Art. Il kit include la scheda Object ID per la catalogazione delle opera d’arte e una card speciale che permette di accedere al database Art Loss Register. L’Object ID consente di descrivere dettagliatamente l’opera d’arte secondo uno standard di catalogazione internazionale. Creato dal J. Paul Getty Trust, è il risultato di anni di ricerca in collaborazione con istituzioni museali, polizia internazionale, mercato dell’arte, compagnie di assicurazione e esperti di arte e antiquariato. Oltre a sottolineare l’importanza della protezione di migliaia di capolavori in mostra a TEFAF e di molti altri nelle case e nei musei di tutto il mondo, AXA Art crede fortemente nella passione e negli aspetti positivi del collezionare arte. Negli ultimi tre anni, oltre 3,000 visitatori di TEFAF hanno partecipato ai Tour AXA Art, condotti in diverse lingue dagli storici dell’arte AXA Art di ogni Paese. Il successo dei tour torna nel 2007 per gruppi di otto-dodici persone che potranno ammirare i capolavori in mostra a TEFAF.

Note:

AXA Art è parte del gruppo AXA, leader mondiale nell’assistenza finanziaria e nel wealth management che opera principalmente in Europa occidentale, Nord America e Asia. La divisione AXA specializzata nell’assicurazione dell’arte è nata a Parigi più di 40 anni fa e la Compagnia conta ora uffici in Belgio, Francia, Hong Kong, Italia, Spagna, Svizzera, The Netherlands, UK e USA. Il quartier generale di AXA Art è a Colonia, Germania.

AXA Art è in grado di offrire ai suoi clienti un servizio di assistenza completa e specializzata grazie al network di conservatori, curatori, consulenti ed esperti d’arte, compagnie specializzate nel trasporto e nell’imballaggio di opere d’arte, oltreché grazie al suo staff di 50 storici dell’arte di comprovata esperienza. AXA Art garantisce copertura assicurativa a privati, musei, mostre, galleristi e collezioni in tutto il mondo ed offre inoltre sponsorizzazione ad eventi legati al mondo dell’arte. AXA Art crea polizze adeguate all’esigenza di ogni cliente con la garanzia di copertura ‘all-risks’, stima accettata e deprezzamento.

Press contact:
Katie Rix - Sue Bond Public Relations
T: +44 (0) 1359 271085
F: +44 (0) 1359 271934
http://www.suebond.co.uk
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