Nt Art Gallery (vecchia sede)
Bologna
via dal Luzzo 6/c
051 237722 FAX 051 2914014
WEB
Appropriazione indebita
dal 7/3/2007 al 16/4/2007
Martedì – Sabato: 11.00 / 13.00 – 16.00 / 20.00

Segnalato da

Olivia Spatola




 
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7/3/2007

Appropriazione indebita

Nt Art Gallery (vecchia sede), Bologna

Fotografie, video, installazioni. Comune denominatore alle opere e', il processo di appropriazione di cui gli artisti si avvalgono per poter affrontare temi ben radicati nella storia dell'arte quali l'identita' e l'autorappresentazione.


comunicato stampa

Identità ed Autorappresentazione

Inaugura Giovedi 8 Marzo alle ore 18 presso la Galleria nt art gallery di Bologna, in via Dal Luzzo 6/c, la mostra Appropriazione Indebita - Identità ed autorappresentazione, collettiva di artisti internazionali a cura dell’associazione austriaca Kforumvienna / Association for Contemporary Art and Cultural Contact.

Comune denominatore alle opere selezionate è, come suggerisce il titolo stesso della mostra, il processo di appropriazione di cui gli artisti si avvalgono per poter affrontare temi ben radicati nella storia dell’arte quali l’identità e l’autorappresentazione.

La fuga dall’Io, il confronto e l’immedesimazione con ciò che è “altro” diventano un espediente attraverso cui creare situazioni in bilico tra il reale e l’assurdo dalle quali assicurarsi un punto di vista critico privilegiato.
Trovando le origini di questa tendenza all’inizio del ventesimo secolo, in un’atmosfera che percorreva trasversalmente tutta la cultura dell’epoca, dalle teorie di Freud e Jung, alla Metamorfosi di Kafka e le opere di Duchamp/Rrose Sélavy, per continuare fino ad oggi, gli artisti in mostra proseguono questo percorso in cui l’identità personale e la sua rappresentazione viene messa a confronto con le più disparate questioni contemporanee entrando inevitabilmente in crisi.

Stefano Giuriati (1966, Vicenza/Italia. Vive e lavora a Monaco) e Aldo Giannotti (1977, Genova / Italia. Vive e lavora a Vienna) presentano Carabinieri – Stazione Mobile - il risultato di una performance realizzata a Monaco di Baviera in cui, indossando le vesti di due militari dell’Arma, trasformano la figura del Carabiniere in un mezzo attraverso la quale interrogarsi sui concetti di patria e di confine nazionale all’interno dell’Unione Europea. L’analisi del tema dell’identità nazionale e culturale prosegue nell’opera di San Keller (1971 Berna / Svizzera. Vive e lavora a Zurigo) The Great Lightening realizzata a New York per il PS1 Contemporary Art Center.

Nel video in mostra viene documentata l’azione dell’artista che trascina in strada, fino allo sgretolamento, una pietra arenaria originaria della sua città di nascita e avente lo stesso peso dell’artista il giorno dell’ arrivo a New York.L’artista Daniela Comani (1965 Bologna/Italia. Vive e lavora a Berlino) sposta l’attenzione su quello che è il rapporto tra l’individuo e la storia collettiva, presentando, in forma di libro e installazione audio, Sono stata io. diario 1900-1999 un elenco di notizie accadute nell’arco del ventesimo secolo raccontate da un io-narratore che diventa artefice, vittima o testimone di questi fatti e raccolti in un personalissimo diario privato.

Si appropria del linguaggio della stampa scandalistica l’artista tedesca Kathrin Guenter (1971 Lüchow, Dannenberg/ Germania. Vive e lavora a Berlino) che nella serie fotografica Star Shots si ritrae in pose di vita pubblica e privata tipiche delle celebrità internazionali. Grazie alla manipolazione digitale l’artista si rappresenta al contempo come star e paparazzo, osservato ed osservatore, giocando con i codici della comunicazione di massa. I toni diventano ancora più accentuati nei confronti dei linguaggi mediatici nell’opera di Evil Knievel (1973, Monaco /Germania. Vive e lavora a Monaco) che crea intorno a se un vero e proprio star system in cui i critici ed estimatori diventano fans di questo atipico artista/stuntman.

Nella serie fotografica Upstate e nella performance I love America, Knievel ridisegna i confini della propria professione e con essi il ruolo e la percezione del american hero. L’autorappresentazione assume aspetti estremamente ironici e di memoria Dada nell’installazione di Jeroen Kooijmans (1967 Schijndel/Olanda. Vive e lavora ad Amsterdam). Jeroeoeoen è infatti una scultura sonora in cui l’artista si rivela all’ascoltatore attraverso il suono manipolato di automobili che passano. Invece del caratteristico “Vrooooooom” il suono diventa ironicamente ''Jeroeoeoen '' assumendo una connotazione onirica e portando l’artista stesso in una dimensione in bilico tra la presenza e l’assenza.

Progetto: Kforumvienna / Association for Contemporary Art and Cultural Contact

Artisti: Stefano Giuriati + Aldo Giannotti , Kathrin Guenter, San Keller,Daniela Comani, Evil Knievel, Jeroen Kooijmans.

Catalogo in galleria - testi critici di Emanuele Guidi e Giulio Milani

Ufficio Stampa:
Olivia Spatola – olivia.spatola@tin.it

Inaugurazione: Giovedì 08 MARZO 2007 ore 18.00

Nt Art Gallery
via dal Luzzo 6/C - Bologna
Orario: Martedì – Sabato: 11.00 / 13.00 – 16.00 / 20.00 Domenica e Lunedì su appuntamento
Ingresso libero

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