Bianca Arcangeli
Gaetano Arcangeli
Nino Arcangeli
Francesco Arcangeli
Beatrice Buscaroli
La mostra, articolata in 4 sezioni, cerca di raccontare in modo unitario la storia, la carriera e i rapporti dei fratelli Arcangeli, attivi in numerose discipline artistiche. Sono esposti dipinti, fotografie, libri e manoscritti. A cura di Beatrice Buscaroli.
Bianca, Gaetano, Nino e Francesco Arcangeli
A cura di: Beatrice Buscaroli
Rosalba. Il riverbero della memoria. Bianca, Gaetano, Nino e Francesco Arcangeli è il titolo dell’esposizione allestita a Casa Saraceni che, per la prima volta a Bologna cerca di raccontare in modo unitario la storia, le carriere, i rapporti degli Arcangeli, quattro fratelli che si divisero, come in un’antica leggenda, tutte le discipline artistiche: pittura, poesia, musica, storia dell’arte. La mostra è suddivisa in quattro sezioni, una per fratello.
Vero fulcro dell’intera rassegna è Bianca – Rosalba in pittura – che alla memoria dei fratelli ha dedicato l’ultima parte della sua vita e della quale si ripercorre qui l’intera vicenda pittorica attraverso una sessantina di opere che vanno dai giovanili esordi a matita e a olio, agli eterei acquerelli di Alpi e Appennini, fino alle ultime Tamerici a cui tuttora lavora.
La sezione dedicata a Francesco presenta la preziosissima donazione che Bianca ha destinato alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e che la Fondazione accoglie con grande onore e senso di responsabilità: una selezione di una trentina di opere tra quelle che gli amici artisti donavano al famoso critico, o per ringraziarlo di un testo, o magari per propiziarlo, oltre a qualche pezzo “eccentrico”, come il bellissimo olio La villa di campagna di Luigi Bertelli, o il disegno di Guido Cagnacci, o ancora l’olio del futurista Athos Casarini.
Infatti, come racconta oggi Bianca, Francesco Arcangeli, storico dell’arte allievo di Roberto Longhi, poi professore all’Università di Bologna, si divertiva ad andare per mercatini, ad incoraggiare i pittori di strada, a scovare, nelle sue sortite, piccole rarità da studiare.
La sua raccolta, finora gelosamente conservata sulle pareti domestiche, è tuttavia formata principalmente dalle opere degli artisti a cui Momi (questo il soprannome con cui tutti lo conoscevano) aveva dedicato scritti e saggi: da Pompilio Mandelli a Ilario Rossi, da Lea Colliva a Maurizio Bottarelli, da Ennio Morlotti, di cui possedeva un autentico capolavoro, a Sergio Romiti.
A Nino (pianista e critico musicale) e a Gaetano (poeta e scrittore) è infine riservata una saletta documentaria con foto d’epoca, libri e manoscritti.
Accompagna la mostra un catalogo con saggi di Beatrice Buscaroli, Marco A. Bazzocchi e Claudio Spadoni (Bup Edizioni), e un documentario realizzato da Dario Zanasi dedicato a Bianca e al ricordo dei fratelli Arcangeli.
Ufficio Stampa:
Annalisa Bellocchi
0512754127
annalisa.bellocchi@fondazionecarisbo.it
Inaugurazione: giovedì 8 marzo 2007 alle 17.30
Fondazione Cassa di Risparmio
Via Farini 15 - Bologna
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19
Ingresso gratuito