Il Divano di George
Modena
via Bonacorsa, 8/a
059 237744
WEB
Fernando Spano
dal 9/3/2007 al 21/4/2007

Segnalato da

Il Divano di George



approfondimenti

Fernando Spano



 
calendario eventi  :: 




9/3/2007

Fernando Spano

Il Divano di George, Modena

La citazione diventa recupero della memoria, racconto, indispensabile connessione con la contemporanea ricerca sia pittorica sia plastica dell'artista.


comunicato stampa

Io ci sono

Spesso i colori rubano la calda tonalità alla sua terra, il Salento, o virano nel seppia del ricordo, nel bianco-nero-grigio dei volti-icona di un recente passato oltremodo presente. Mai in Fernando Spano – classe 1965 - la citazione è fine a sé stessa o mero gioco di rimando. Diventa invece recupero della memoria, racconto, indispensabile connessione con la contemporanea ricerca sia pittorica sia plastica dell’artista.

Ricerca rigorosa che si muove spesso per assemblaggio di parti di materiali vicini allo scarto – comunque tracce di eventi, che si tratti di un lembo di stoffa bianca o di una busta stracciata col timbro postale intatto - o presi in prestito dalla natura. Una ricerca che azzera il supporto perché lo fagocita nell’opera, una simbiosi suggerita con forza dall’uso della resina che sì protegge, ma soprattutto avvolge, ingloba, plastifica senza scampo. Studio per un ospite: l’ospite è Joseph Beuys, l’artista-sciamano tedesco in fuga da qualsivoglia poetica estetizzante, colui per il quale conta il messaggio e non certo il mezzo - qualsiasi mezzo capiti nelle sue mani diventa perfetto per un impegno politico, morale, didattico – uno dei grandi del Novecento che ha espanso l’arte sino a farla coincidere con la vita.

Ma l’ospite è anche Pablo Picasso, Jackson Pollock, Lucio Fontana. E’ come se Fernando Spano li avesse conosciuti di persona, avesse loro stretto la mano soffermandosi su ogni piccola asperità o ruvidezza e ne avesse congelato il volto, l’espressione, la postura in un lungo muto colloquio. Spano cattura e rielabora l’essenza di un’icona tornata in vita e divenuta posa, ritratto. L’interesse per i personaggi e gli eventi della storia contemporanea, a volte, cede all’ossessione. Il suo è un linguaggio soprattutto simbolico che non rinnega una linea diretta con l’esperienza artistica degli anni Sessanta e Settanta, cui anzi riconosce un proprio debito da saldare con dedizione.

Il Divano di George
via Bonacorsa, 8/a - Modena
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [16]
Tino Stefanoni
dal 16/5/2008 al 27/6/2008

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede