Galleria Annovi
Sassuolo (MO)
via Radici in piano, 123
0536 807837 FAX 0536 800768
WEB
Matteo Negri
dal 9/3/2007 al 8/4/2007

Segnalato da

Licia Mandrioli



approfondimenti

Matteo Negri
Ivan Quaroni



 
calendario eventi  :: 




9/3/2007

Matteo Negri

Galleria Annovi, Sassuolo (MO)

30 nuovi lavori del giovane scultore milanese. La mostra e' allestita come un percorso, che si snoda dall'ingresso alla sala dell'acquario, fino alla zona ludica dedicata al biliardo.


comunicato stampa

In Vitro

La galleria Annovi ArteContemporanea è lieta di presentare In Vitro, mostra personale di Matteo Negri a cura di Ivan Quaroni. Per l’occasione saranno esposti una trentina di nuovi lavori del giovane scultore milanese. La mostra è allestita come un percorso, che si snoda dall’ingresso alla sala dell’acquario, fino alla zona ludica dedicata al biliardo. In questa immaginaria residenza, si consuma l’eterno antagonismo tra vita e morte. Da una parte, infatti, ci sono i grandi vasi criogenici per il congelamento di spermatozoi e ovociti, che costituiscono un serbatoio di vita potenziale, dall’altro campeggiano minacciose mine subacquee, che incarnano una perentoria minaccia mortale. Entrambe le tipologie, realizzate in ceramica smaltata, recuperano elementi formali classici che alludono alla tradizione fittile cretese, ma che si connettono, allo stesso tempo, con la perfezione lineare dei macchinari dei laboratori scientifici o delle bombe di profondità prodotte dall’industria bellica.

Nato nel 1982, Matteo Negri è autore di una ricerca plastica interessata alle potenzialità espressive dell’oggetto meccanico, che viene perfettamente riprodotto nelle sue componenti strutturali, ma non cromatiche. L’artista milanese, infatti, non spinge la mimesi scultorea verso un’espressività iperrealistica, ma è piuttosto interessato a cogliere l’essenza organica e architettonica degli oggetti rappresentati, suggerendo una sorta di familiarità tra le forme contemporanee e quelle del passato.

Se osservati da vicino, i suoi vasi criogenici ricordano l’impianto di certe cattedrali gotiche, sostenute da potenti costoloni marmorei. Le mine subacquee, invece, richiamano certe utopiche, quanto fantastiche, costruzioni sferiche progettate nell’ Età dei lumi, come, ad esempio, il famoso cenotafio per Newton di Boullée.
In questi nuovi lavori, dove Matteo Negri forza le potenzialità della ceramica, spingendo la materia fino al suo limite statico, assume un’importanza fondamentale anche la componente ironica.

Le sue mine subacque sono disposte sul tappeto verde di due tavoli da biliardo ed hanno i colori delle palle da gioco. In questo modo, la componente di pericolosità di tali oggetti slitta dalla dimensione bellica a quella ludica. Il gioco della guerra è sostituito da quello del biliardo, ma la minaccia rimane latente. L’artista ci suggerisce, quindi, che anche la guerra, per coloro che la conducono senza sporcarsi le mani, non è altro che un gioco, non più rischioso di una partita a carambola.

Di fronte a una tale distruttiva irresponsabilità è necessario difendere e conservare la vita umana anche con l’ausilio delle nuove frontiere genetiche.Facendo il verso al Damien Hirst di Love Lost, Matteo Negri affonda i suoi vasi criogenici in un acquario percorso da piccolissimi pesci. Un’allusione, neanche troppo velata, al ciclo produttivo degli spermatozoi, ma anche un riferimento esplicito alla teoria secondo cui il mare sarebbe il primordiale utero di tutti gli esseri viventi.

La mostra proseguirà fino al 9 aprile e sarà corredata da catalogo con testo critico di Ivan Quaroni.

Galleria Annovi
via Radici in piano, 133 Sassuolo
Ingresso libero

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