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Milano
vicolo Lavandai, 4
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Koroo
dal 13/3/2007 al 13/4/2007
mercoledi' e giovedi' 15-18,30 o su appuntamento

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Koroo
Alessandro Trabucco



 
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13/3/2007

Koroo

Obraz, Milano

Il lavoro del duo livornese Koroo, Angelo Foschini e Lavinia Iacomelli, spinge a riflettere sulla particolarita' del rapporto tra la naturalita' della vita umana e l'artificialita' portata dall'inarrestabile progresso tecnologico. I loro dipinti raffigurano schegge di una quotidianita' vissuta nell'isolamento del proprio ambiente domestico.


comunicato stampa

Just like in the 60s (yet only without hope)

La forte influenza esercitata sullo stile di vita quotidiano nell'ultimo secolo dai mezzi di comunicazi one di massa ha rappresentato un avvenimento mondano dalla non trascurabile portata. Dapprima il Cin ema, in seguito la Televisione, infine Internet hanno decisamente condizionato ed uniformato comportamenti e mode, umori e culture. La tecnologia ha da una parte liberato l'uomo da certe incombenze, dall'altra, all'opposto, ne ha limitato la libertà d'azione. Ed è proprio la creazione della Rete mondiale ad aver provocato il definitivo abbattimento dell'ultima frontiera, l'ultimo baluardo in difesa del diritto alla solitudine ed al silenzio, in una parola, all'intimità. Un attacco che, complice il recente avvento del fenom eno tel evisivo 'reality show', ha gradualmente ridotto, sino alla quasi totale scomparsa, la sfera della privacy.
Il lavoro del duo livornese Koroo, Angelo Foschini e Lavinia Iacomelli, ci spinge a riflettere sulla particolarità del rapporto che si è instaurato tra la naturalità della vita umana e l'artificialità portata dall'inarrestabile progresso tecnologico, tra la spontaneità di un sentimento sincero e la costrizione di un comportamento indotto da una consuetudine globalizzata. I loro dipinti raffigurano schegge di una quotidianità vissuta nell'isolamento del proprio ambiente domestico, preziosi momenti di una solitudine letteralmente “rubata” alla frenetica vita contemporanea, ma privata di quella 'discrezione' ormai definitivamente perduta. È un'intimità apparente ed ambigua, che implica necessariamente la presenza di un terzo 'incomodo' il quale si manifesta in due tempi differenti e conseguenti: il regista (quindi gli artisti) e l'osservatore, che si trova ad essere trasformato in voyeur.
I Koroo sono quindi registi di racconti che narrano avvenimenti dall'apparente normalità, nei quali un solo gesto, ripetuto chissà quanto volte nella routine quotidiana tanto da divenire quasi tic nervoso, può assumere la valenza di un evento unico, un atto che diviene protagonista assoluto dell'istante vissuto. La rappresentazione, nel suo realismo quasi cinematografico, mantiene comunque un'autonomia sostanziale che la distacca da una pedissequa mimesi della realtà, ricreata attraverso il rifiuto di descrivere dettagliatamente l'ambientazione in tutti i suoi particolari. Gli sfondi piatti ed opachi, a stesura monocroma omogenea, sono come spazi astratti nettamente staccati dal primo piano, ne delimitano la prospettiva, focalizzando l'attenzione sulla scena, a stesura lucida, che non sovrabbonda quasi mai di oggetti, ma che attira proprio per la sua verità rappresentativa (da non confondere con 'verosimiglianza'). I personaggi eseguono con naturalezza le loro attività di svago, forse consapevoli di essere guardati, ma incuranti dell'occhio “indiscreto” che li osserva tipo 'grande fratello', uno sguardo che in quel momento si trova coinvolto in una sorta di piacevole voyeurismo semivolontario e che, nella morbosità di una privacy svelata senza troppi pentimenti, stimola le fantasie e crea nella mente dello spettatore storie che magari vorrebbe egli stesso vivere, o per lo meno vedere fino in fondo, come fosse connesso attraverso una semplice webcam con altrettante videocamere poste nelle stanze di questi attori amatoriali, protagonisti di una quotidianità nuda e cruda, a volte inquietante, altre volte sospesa in un tempo indefinito, ma pur sempre realmente 'in atto'.

Alessandro Trabucco

Opening 14 marzo 2007 ore 19

Obraz
vicolo Lavandai, 4 Milano 20144
Orario: mercoledì e giovedì 15-18,30 o su appuntamento

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