Quinta mostra di un ciclo, ideato e curato da Marcello Smarrelli, che presenta una serie di progetti di artisti e designer. Charles Aznavour Object consiste di 2 parallelepipedi raccordati e compenetrati da una tela che svelano la convenzionalita' di ogni rappresentazione e la presunzione propria di ogni atto creativo. July 2005 Playlist e' composta da 20 brani musicali che funziona come un personale promemoria.
Charles Aznavour Object
A cura di Marcello Smarrelli
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La mostra di Massimo Grimaldi è la quinta di un ciclo ideato e curato da Marcello Smarrelli che impegnerà la Galleria Roberto Giustini per più di due anni, con una serie di progetti ideati da artisti e designer, tra i quali: Andrea Anastasio, Enzo Cucchi, Didier Fiuza Faustino, Johanna Grawunder, Konstantin Grcic, Massimo Grimaldi, Gerwald Rokenshaub, Ettore Sottsass.
Gli autori coinvolti sono stati invitati a ideare il loro progetto seguendo una specifica indicazione del curatore: produrre un inedito oggetto d’uso, inventarne la funzione e il bisogno che questo andrà a soddisfare. Un feticcio, un idolo, un oggetto che viene investito di particolari proprietà dal suo statuto “speciale” di opera d’arte o di design, da introdurre in una realtà già satura di segni.
Se negli ultimi anni abbiamo assistito a una proliferazione di forme e di oggetti la cui origine non può più essere ricondotta agli ideali originari del Bauhaus e del modernismo, ma nemmeno a quelli che gli si ponevano in modo antagonista o critico, quale risposta può venire offerta da quegli autori che, sostenuti dalla consapevolezza dello scenario in cui operano, si interrogano sulle ragioni connesse all’ideazione e alla progettazione di nuove forme?
Nell’attuale contesto sociale in cui, seguendo una logica funzionale alla sopravvivenza del sistema, vengono continuamente creati nuovi oggetti del desiderio, nuovi idoli, immagini sacrali, feticci sofisticati che assolvono a bisogni (veri o falsi) sempre più difficili da individuare e da definire, cosa può significare confrontarsi con l’ideazione di un oggetto?
Questa serie di mostre vogliono essere un ulteriore domanda posta all’interno di questo dibattito che non sembra avere risposte conclusive.
Per la sua mostra dal titolo Charles Aznavour Object, Massimo Grimaldi ha realizzato un oggetto che vuole riflettere la sua condizione di mero oggetto. Esso consiste di due bassi parallelepipedi raccordati e compenetrati da una tela di poliuretano. I parallelepipedi, uguali tra loro, saranno sostanzialmente dei riempi-spazio, ovvero l'archetipo di una presenza scultorea, quello dei due posizionato sul pavimento, e di una presenza pittorica, l'altro appeso al muro. La funzione di questo oggetto sarà quella di svelare, come sempre accade nel lavoro dell’artista, la gratuità e la convenzionalità di ogni rappresentazione e la presunzione propria di ogni atto creativo.
Completerà la mostra un secondo lavoro, July 2005 Playlist, la riproduzione di una playlist composta da venti brani musicali, tra loro intervallati da 10 minuti di silenzio. Queste playlist, composte dall’artista in varie occasioni, utilizzano un iPod e funzionano come un personale promemoria per ricordare particolari giorni, luoghi o persone.
Massimo Grimaldi è nato a Taranto nel 1974. Vive e lavora a Milano. Il suo lavoro esamina il funzionamento dell'arte e il modo con cui essa viene percepita, valutata e capita. La sua ricerca muove da una continua interrogazione sul ruolo dell’artista nella società, sul potere e i limiti della speculazione estetica, sui criteri della produzione e della circolazione delle immagini.
Mostre personali:
Zero…, Piacenza, 2002; Massimo Grimaldi Solo Exhibition, Zero…, Milano, 2004; Isabella Bortolozzi Galerie, Berlino, 2005; Zero…, Milano, 2006; ARCO Projects, Madrid, 2007
Mostre collettive selezionate:
ExIt, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2002; Fame, Fondazione Querini Stampalia, Venezia, 2003; Ritardi e Rivoluzioni, 50 Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Venezia, 2003; Defrag, Suite 106, New York, 2003; Great Expectations!, Ferrotel, Pescara, 2003; Prisma, Galerie Martin Janda, Wien, 2004
Paradiso e Inferno, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2004; Dojo, Via Ventura, Milano, 2005; No Manifesto, GAMeC, Bergamo, 2005; Take It Furthur!, Andrew Mummery Gallery, Londra, 2005; La Dolce Crisi, Villa Manin, Codroipo (Udine), 2005.
Il catalogo sarà composto dai depliant, editi in occasione di ogni mostra, riuniti in un contenitore che verrà prodotto alla fine del ciclo.
Inaugurazione giovedì 5 aprile 2007 alle ore 19
Galleria Roberto Giustini
Via dell’Orso, 72 00186 Roma
Aperto dal martedì al venerdì dalle 16 alle 20, sabato dalle ore 10 alle 13
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5 April – 5 May 2007
Massimo Grimaldi
Charles Aznavour Object
curated by Marcello Smarrelli
The exhibition by Massimo Grimaldi is the fifth in a series curated by Marcello Smarrelli taking place in the Galleria Roberto Giustini over the course of two years. The series consists of projects created by artists and designers including: Andrea Anastasio, Emmanuelle Antille, Enzo Cucchi, Didier Fiuza Faustino, Johanna Grawunder, Konstantin Grcic, Gerwald Rokenshaub, and Ettore Sottsass.
These artists and designers are invited to create a project following specific guidelines of the curator: to produce a new, usable object and to invent the function or need that it will satisfy. A work-fetish, a modern idol, an object that is invested with particular properties by its “special” status as a work of art or design, to introduce into a quotidian reality already saturated by numerous signs.
If, in recent years, we have witnessed a proliferation of forms and objects whose origin can no longer be traced to either the original ideals of the Bauhaus and Modernism, or to those proposed critically or in opposition to these ideals, what response can be offered by creators who, sustained by the knowledge of the set in which they operate, question themselves about the reasons connected to the conception and design of new forms?
In the current social context in which, following a logic serviceable to the survival of the system, new objects of desire are continually created - new idols, sacred images, sophisticated fetishes that absolve needs (real or false) which are always more difficult to identify and define - what does it mean to deal with the conception of an object?
This series of exhibitions wants to become additional questions within the parameters of a debate that doesn’t seem to contain conclusive answers.
For his exhibition Charles Aznavour Object, Massimo Grimaldi has created an object that reflects its very state of mere object. It consists of two short parallelepipeds connected and permeated by a polyurethane canvas. The parallelepipeds are essentially space-fillers, or rather the archetype of a sculptural presence–with the one positioned on the floor–, and of a pictorial presence–with the other hung on the wall. The function of this object is to reveal, as in all the works of the artist, the gratuitousness and conventionality of representation and the arrogance of each creative act.
A second work, July 2005 Playlist, completes the exhibition. It consists of twenty musical tracks, with an interval of 10 minutes of silence between each track. These playlists, created by the artist on various occasions using iPods, function as a personal memo in order to remember particular days, places or people.
Massimo Grimaldi was born in Taranto, Italy in 1974. He lives and works in Milan. His work examines the functioning of art and the way in which it is perceived, valued and understood. His research ranges from the continual interrogation of the role of the artist in society to the power and limits of aesthetic speculation, and to the standards of the production and dispersion of images.
Solo shows:
Zero…, Piacenza, 2002; Massimo Grimaldi Solo Exhibition, Zero…, Milan, 2004; Isabella Bortolozzi Galerie, Berlin, 2005; Zero…, Milan, 2006; ARCO Projects, Madrid, 2007
Selected group shows:
ExIt, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin, 2002; Fame, Fondazione Querini Stampalia, Venice, 2003; Ritardi e Rivoluzioni, 50 Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Venice, 2003; Defrag, Suite 106, New York, 2003; Great Expectations!, Ferrotel, Pescara, 2003; Prisma, Galerie Martin Janda, Vienna, 2004; Paradiso e Inferno, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venice, 2004; Dojo, Via Ventura, Milan, 2005; No Manifesto, GAMeC, Bergamo, 2005; Take It Furthur!, Andrew Mummery Gallery, London, 2005; La Dolce Crisi, Villa Manin, Codroipo (Udine), 2005.
The catalogue of this series of exhibitions, consisting of each brochure published for the individual exhibitions, will be produced at the end of the series.
Opening: Thursday, 5 April 2007 at 7:00 p.m.
Galleria Roberto Giustini
Via dell’Orso, 72
00186 Rome Italy
Open from Tuesday – Friday from 4:00 p.m. to 8:00 p.m., Saturday from 10:00 a.m. to 1:00 p.m.