Nanni Balestrini
Gianfranco Baruchello
Luigi Ciorciolini
Rogelio Lopez Cuenca
Carla Subrizi
Anna Cestelli Guidi
Incontro all'interno del IV Seminario di Ricerca e Formazione, quest'anno condotto dall'artista Rogelio Lopez Cuenca. Nanni Balestrini, Gianfranco Baruchello e Luigi Ciorciolini, tornano su quel periodo complesso e significativo della storia italiana della fine degli anni 70. A cura di Carla Subrizi e Anna Cestelli Guidi.
IV Seminario di ricerca e formazione
a cura di Carla Subrizi e Anna Cestelli Guidi
All’interno del IV Seminario di Ricerca e Formazione della Fondazione Baruchello, quest’anno condotto dall’artista spagnolo Rogelio Lopez Cuenca, sabato 14 aprile, alle ore 16.00, Nanni Balestrini, Gianfranco Baruchello e Luigi Ciorciolini, insieme all’artista, tornano su quel periodo complesso e significativo della storia non soltanto romana, ma italiana della fine degli anni Settanta. Attraverso il confronto di punti di vista, esperienze, partecipazione diretta alla storia degli anni Sessanta-Settanta, si vuole cercare di approfondire maggiormente alcune delle questioni sulle quali il Seminario sta procedendo. Un gruppo di giovani artisti, filmmaker, fotografi, studiosi di arte contemporanea, curatori accanto all’artista sta infatti conducendo una ricerca di materiali, documenti, immagini per articolare un progetto artistico che, attraverso diverse tappe, si concluderà tra giugno e ottobre 2007.
La storia degli anni Settanta e del 1977 in particolare, ha rappresentato la fase culminante di una serie di movimenti di forte denuncia politica e sociale, ma anche la fase iniziale di una nuova epoca di espressione e azione culturale: questi gli aspetti che sono stati affrontati fino ad ora, all’interno del Seminario, in una fase preparatoria avviata dallo scorso anno con conferenze e lezioni presso l’Istituto Cérvantes e la Sapienza Università di Roma. Si cerca, così, di impostare una ricerca che vada oltre i luoghi comuni e gli stereotipi divenuti oramai le icone immediatamente riconoscibili di una complessità storica rimasta invece per molti aspetti invisibile. Il punto di vista di Rogelio Lopez Cuenca, quello di un artista non italiano che ha già realizzato interventi artistici nelle città di Malaga, L’Havana, Barcellona e Lima, interviene dunque per osservare questi fatti a distanza, con una prospettiva lontana dalla partecipazione diretta e coinvolta, ma tuttavia consapevole -attraverso altre esperienze valutate in altri contesti storici- di come una strategia della comunicazione arrivi a rendere eclatanti le immagini di alcuni fatti, per tenere in ombra la fitta e intricata trama di piccole storie e altri fatti ad essi connessi.
La ricerca del Seminario si è dunque spostata sulle questioni che emergono invece dalla stampa minore, dalla vita ordinaria, dal mutamento architettonico ed urbanistico, dall’orientamento dei flussi collettivi sociali nel tessuto urbano, per le strade, nei luoghi e non luoghi della cultura o del divertimento. Dalle manifestazioni politiche alla nascita del movimento degli ultrà e all’estate romana, dalla presenza alla sparizione di determinati oggetti di arredamento o funzione urbana, dalla pubblicità che distribuita, anche se più silenziosamente, su tutti i livelli della stampa (quotidiani, riviste specializzate o settimanali), alle premesse culturali ed ideologiche legate ad alcuni fatti cruciali del periodo (dalla morte di Pasolini, alla cacciata di Lama dall’Università, alla morte di Giorgiana Masi, all’omicidio di Moro) alla canzone popolare, dalla ridefinizione urbana dei rapporti tra centro e periferia, quali contraddizioni, quali “messaggi”, quali interrogativi possono porsi?
Non volendo arrivare a risposte risolutive, il Seminario vuole dunque indagare i modi attraverso i quali si costruisce la storia e su come l’arte possa essere pratica di apertura di contraddizioni, e come la prospettiva dell’artista, a differenza di quella dello storico, del sociologico, del politico, pur assimilando di questi alcuni aspetti, riesca a ritessere un’altra storia con altre finalità. Nel corso del 2007 molti sono stati gli eventi che sono tornati, a trent’anni esatti dal 1977, su questo anno cruciale della storia italiana. Il Seminario intende tornare su questo periodo e sulla città di Roma, per trasformare in un progetto artistico le contraddizioni, i dubbi, i mutamenti radicali, la memoria storica e l’invisibilità ad essa sottesa, l’opinione pubblica e l’immaginario connesso, la carica di forte critica e denuncia nelle diverse forme da allora assunte da allora. L’incontro di sabato 14 Il racconto, l’altra storia, la testimonianza, vuole approfondire dunque questi motivi di fondo a partire da punti di vista dei partecipanti.
Il progetto del Seminario di Ricerca e Formazione della Fondazione Baruchello è nato nel 2004 grazie al sostegno della Regione Lazio e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.. Si ringraziano la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, l’Istituto Cérvantes, L’Accademia di Spagna, l’Archivio del Movimento Operaio, La Casa Internazionale delle Donne, le Edizioni DeriveApprodi per la collaborazione al progetto Roma 77.
Sabato 14 aprile ore 16
Fondazione Baruchello
Via di Santa Cornelia 695 - Roma