3 D e' una mostra ideata e curata da Adriana Martino, per Newzone: spazio espositivo dell'Associazione Culturale Autarte, che con impegno promuove, nel territorio nazionale ed internazionale, il lavoro di giovani artisti emergenti. La mostra racchiude gli interventi e le singolarita' di tre poliedriche e promettenti artiste: una italiana; le altre due tedesche - per la prima volta in Italia.
opere ed installazioni di
Jutta Burkhardt, Bice Perrini, Rose Stach
3 D è una mostra ideata e curata da Adriana Martino, per NEWZONE: spazio
espositivo dell'Associazione Culturale Autarte, che con impegno promuove, nel
territorio nazionale ed internazionale, il lavoro di giovani artisti emergenti.
La mostra racchiude gli interventi e le singolarità di tre poliedriche e
promettenti artiste: una italiana; le altre due tedesche - per la prima volta in
Italia.
Le giovani, Jutta Burkhardt ( Zurigo, 1969), Bice Perrini ( Bari, 1967 ) e Rose
Stach (Monaco, 1964 ) - attivamente impegnate nel rifondare il rapporto tra
potenzialità del corpo e interrelazioni umane, nelle trasformazioni radicali
introdotte dalla comparsa delle nuove tecnologie digitali - sperimentano sia il
corpo sia le rappresentazioni dello stesso nello spazio, mentre de-strutturano
l'estetica dell'opera d'arte nel suo rapporto col pubblico, sfruttando la
soggettiva creatività . Di cosa si tratta? Di trasferire forse le funzioni ed i
riflessi umani nell'artefatto macchinico o, al contrario, di asservire tecniche
e tecnologie ai riflessi umani troppo umani?
3 D: tre donne ( tre dimensioni diverse, per cultura ed estro, ma affini per
contenuti emotivi ed intimistici ), ognuna delle quali organizzata ad operare in
uno spazio linguistico, autonomo e indipendente. Dedicata perciò ai linguaggi
attraverso i quali la creatività trova espressione, ipotesi tra reale e
virtuale, 3 D è un gioco speciale di dimensioni. In tal senso, la selezione
della curatrice si allarga oltre confine; prende in esame percorsi, pensiero,
mezzi e media odierni.
In collaborazione con il Goethe Institut di Monaco, la mostra mette in relazione
la progettualità artistica con gli scenari attuali, esplora, attraverso codici
di comunicazione, nuovi format multimediali.
Per cui: modalità e percorsi differenti consentiranno - all'interno dello spazio
- d'interagire con il lavoro incentrato sulla comunicazione del corpo di Jutta
Burkhardt, che attraverso una ditta fittizia denominata "J.B. 2001" svilupperÃ
un programma per ridurre, ironicamente, gli effetti negativi dell'attivitÃ
femminile nell'habitat domestico, in relazione alle ripetute pulizie della casa.
Allo stesso tempo, Bice Perrini proietterà , a 360°, nell'ambiente "Il peso del
corpo", un lavoro video incentrato su un'esperienza splatter ed intima:
frammenti di corpo o forme "organiche", in plastilina, poggeranno, sparse
ovunque.
Per Rose Stach la ricerca è nel contrasto che interfaccia invece
cultura abitativa e forme di vita, nel tema ossessivo e ricorrente
dell'orientamento/disorientamento. La sua proposta consiste in una installazione
interattiva, che indaga il divario tra passato e presente; oggetto
dell'intervento: il pavimento della stanza.
Inaugurazione: venerdì 20 luglio, ore 19.00
Orario: dal martedì al venerdì, dalle 17,30 alle 20.00 , o per appuntamento
Organizzazione: Associazione Culturale Autarte
NEWZONE: via dei Giardini 7, Ortona (Chieti)
Tel./Fax (++39) 85 906