Porti, Deporti, Vuoti. Nel considerare il porto come luogo in movimento le cui immagini e forme generano spesso anche l'idea di "falso movimento", l'artista rivolge la sua attenzione ad alcune citta' del Mediterraneo dominate dal mare.
Porti, Deporti, Vuoti
A cura di Adriana Martino
Domenica 28 luglio alle ore 19.00, all'interno del Laboratorio Artforum a.m.
diretto da Adriana Martino, in Newzone, si inaugura la mostra di Laura Palmieri
dal titolo Porti, Deporti, Vuoti. Nel considerare il porto come luogo in
movimento le cui immagini e forme generano spesso anche l'idea di "falso
movimento", l'artista rivolge la sua attenzione ad alcune città del Mediterraneo
dominate dal mare. Porti, quali Salonicco, Palermo o Porto Ercole.Ortona, ecc.,
che rivelano di possedre un senso proprio, un naturale cioè legame col paesaggio
circostante.
Il lavoro della giovane artista romana fa riferimento a una realtÃ
locale precisa, a un'ipotesi che individua nell'idea di "porto" il luogo di
approdo e di partenza per eccellenza se non di attraversamento, o la zona più
idonea per l'aggregazione e lo scambio, il mutamento. I plotter o cibachrome di
grande formato, le installazioni di Laura Palmieri permettono di guardare alla
natura con occhi nuovi.
Porti, dunque, ma anche Deporti o confini che per effetto della globalizzazione
e dell'annullamento di molte insuperabili distanze sono inesistenti.
I Vuoti, ovvero gli svuotamenti inscenati dalla Palmieri prospettano la forza
dell'esercizio e dell'attenzione, la stessa suggerita da discipline spirituali
che fanno ricorso ad alcune dinamiche, quali la presenza/assenza, ad esempio,
dell'esistenza. In Oriente, il termine "yohaku" (letteralmente "resto bianco",
ossia: spazio vuoto) indica la prerogativa in cui la riduzione radicale delle
forme alla loro essenza, ottenuta attraverso l'esperienza del vuoto, corrisponde
alla saturazione dei significati: un genere di prova dove il vissuto è
incorporato come principio creativo.
Questo è il pensiero cui fa riferimento la
nostra artista quando genera percorsi immaginari dove lo spettatore incontra
punti di vista "costretti", ovvero punti di vista attraverso i quali intendere
e risvegliare strategicamente il suo rapporto con la natura, la verità del vuoto
personale, attraverso forme nuove che affiorano, passando automaticamente dal
"punto di vista" al "punto di fuga".
"Vorrei che lo spettatore non si accorgesse subito delle forme che inquadrano il
punto di vista prescelto. Vorrei non avere assolutamente alcun impatto
sull'ambiente. Vorrei che lo spettatore si trovasse quasi automaticamente di
fronte al punto di vista da dove osservare ciò che armoniosamente lo condurrÃ
verso il punto di fuga", dichiara l'artista, la quale aggiunge: "In questa
occasione saranno installati alcuni pesci, tanti tipi di pesci in galleria e
nella fontana del giardino comunale, di fronte al laboratorio Newzone, in modo
che i bambini possano prenderli.".
Che il viaggio, dunque, cominci!
Inaugurazione: 28 luglio 2002 - ore 19,00
Apertura: dal martedì al sabato, ore 18.00 - 24.00 o per appuntamento
Newzone ass.ne culturale Autarte
Via dei giardini 7 - 66026 Ortona (Ch)
Tel. 085 9066235