Galleria BluOrg
Bari
via Marcello Celentano, 92
080 9904379
WEB
Aldo Grittani
dal 17/4/2007 al 3/5/2007
tutti i giorni 10-13.30 e 17-20.30

Segnalato da

Galleria BluOrg




 
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17/4/2007

Aldo Grittani

Galleria BluOrg, Bari

In-Esistenze. L'artista propone in un doppio percorso: scultoreo e fotografico. Luoghi e oggetti della memoria rurale, luoghi abbandonati, utensili di lontana memoria che rinascono come assemblage di objets trouves.


comunicato stampa

In-Esistenze

A cura di Mirella Casamassima

Se si smette di guardare il paesaggio come l’oggetto di una attività umana subito si scopre una quantità di spazi indecisi, privi di funzione sui quali è difficile posare un nome, sarà una dimenticanza del cartografo, una negligenza del politico? Quest’insieme non appartiene né al territorio dell’ombra né a quello della luce. Si situa ai margini. Dove i boschi si sfrangiano, lungo le strade e i fiumi, nei recessi dimenticati delle coltivazioni, là dove le macchine non passano. Copre superfici di dimensioni modeste. Disperse, come gli angoli perduti di un campo e certe aree abbandonate in seguito ad una dismissione recente. Sono residui.(Gilles Clément, Manifesto del terzo paesaggio).

Quelle aree abbandonate, quegli spazi indecisi, quei residui, ai margini delle città, sono l’oggetto della ricerca di Aldo Grittani.

…La dispersione ha coinvolto nel processo di costruzione della città parti considerevoli del territorio e del paesaggio agrario: territorio sino a tempi recenti esterno alla città , utilizzato dalle attività agricole e sul quale erano insediate società che a queste attività erano funzionalmente e culturalmente legate in modo principale; paesaggio nel quale può ancora essere riconosciuto il lavoro morto di intere generazioni, deposito del complesso sistema di valori, conoscenze ,relazioni sociali e progetti che hanno connotato il mondo agrario e la sua storia; esito di una umanizzazione secolare, minuziosa, gigantesca,indimenticabile….(B.Secchi,Prima lezione di urbanistica).

Grittani va per gli "spazi indecisi", li percorre, li "guarda", li osserva con l’occhio esperto dell’agronomo e con quello creativo della poesia. Sa bene che, solo se tali residui rimangono in contatto tra loro, non isolati come "membrane urbane", come maglie chiuse, aree abbandonate, all’interno della città diffusa, la diversità biologica può restare elevata e trovarvi rifugio. Le foto di Grittani ci restituiscono immagini di una natura "arrugginita", incolta, carica di rifiuti, resti del lavoro contadino…vanghe, ferri, chiodi, oggetti testimoni di un lavoro morto. Qua e là piccoli spazi, orti privati e improvvisati si chiudono in confini ristretti con sgangherate barriere, la membrana urbana soffocata dall’espansione della città riceve altre barriere nel suo interno…

Ma forse sembra indicare Grittani la natura è più forte, l’incolto esprime la sua vitalità, a fronte del soffocamento urbano. Per questo, in difesa della natura, ecco l’esercito dei "guerrieri", come Grittani ama chiamare i suoi personaggi. Nati dall’assemblage di objets trouvés, i loro corpi ferrosi, saldati, assumono atteggiamenti ora ironici, ora malinconici, ora spettrali, quasi una "classe morta" alla Kantor. Talvolta manichini, talvolta automi, testimoni di una cultura, quella del paesaggio agrario, dismessa e in abbandono. In sé portano la memoria dei merz di Schwitters, delle sculture assemblate del Picasso del 1941, di Colla e Tinguely, degli stessi ready made, nell’accezione però non solo della decontestualizzazione e defunzionalizzione degli oggetti, ma del processo metamorfico di costruzione di una nuova realtà creativa e immaginaria. L’inorganico-rifiuto, grazie, all’immaginazione creativa, ritorna alla condizione di vita organica ….guerrieri, nuovi paladini per un "terzo paesaggio", luogo privilegiato dell’intelligenza biologica e dello sviluppo sostenibile. Mirella Casamassima

Inaugurazione 18 aprile 2007 ore 19.30

Galleria BLUorG
via M. Celentano 92/94 - Bari
Aperto tutti i giorni. Orari: 10.00 – 13.30 17.00 – 20.30
Ingresso libero

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