Galleria Il Bulino Artecontemporanea
Roma
via Urbana 148
06 4742351 FAX 06 4742351
WEB
Josef Albers
dal 18/4/2007 al 18/5/2007
da martedì a sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19:30, esclusi festivi

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Galleria Il Bulino Artecontemporanea



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Josef Albers



 
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18/4/2007

Josef Albers

Galleria Il Bulino Artecontemporanea , Roma

Una mostra dedicata ad Albers, protagonista dell'astrazione pittorica del XX secolo e della ricerca analitica sul colore. Viene presentata una selezione di opere realizzate dall'artista tedesco tra gli anni '40 e gli anni '70 che documentano alcune delle tappe del percorso di semplificazione del linguaggio pittorico e delle sperimentazioni cromatiche.


comunicato stampa

Mostra personale

"Si dovrebbe imparare che uno stesso colore produce innumerevoli possibilità percettive" Josef Albers, Interazione del colore

Giovedì 19 aprile 2007 alle ore 18:30, la Galleria Il Bulino artecontemporanea inaugura il rinnovato spazio espositivo con una mostra dedicata a Josef Albers, indiscusso protagonista dell'astrazione pittorica del XX secolo e della ricerca analitica sul colore. In mostra verrà presentata una selezione di opere realizzate dall'artista tedesco tra gli anni Quaranta e gli anni Settanta. Si tratta di lavori che documentano alcune delle tappe essenziali del percorso di semplificazione del linguaggio pittorico e delle sperimentazioni cromatiche, perseguiti da Albers durante la sua lunga carriera di artista e di teorico. Dalle opere in bianco e nero, espressioni mentali allo stato puro, in cui l'opera si evolve dal piano alla linea per simulare il volume, si passa agli studi sulle Variants (Varianti) fino al nucleo di dipinti appartenenti alla serie Homage to the Square (Omaggio al quadrato), la sua serie più nota, iniziata nel 1950. Con gli Omaggi al quadrato, Albers inaugura il grande spettacolo cromatico della sua pittura ottenendo i risultati più maturi dei propri studi sulla percezione visiva e sull'interazione tra i colori. In questo ciclo pittorico "il colore totale diventa emanazione di spazio interno e esterno con interrelazioni azzardate e sollecitanti a forte suggestione psichica, fino a giungere più tardi a minimi spostamenti dei registri timbrici". (G. Alviani)

Maestro del fare e del vedere, l'attività di Josef Albers fu sempre diretta alla ricerca dell'oggettività ottica e della sua verificabilità fenomenica, dando i mezzi e producendo gli esempi necessari per poter sviluppare e acutizzare la percezione visiva. Già negli anni Venti, dopo gli studi al Bauhaus di Weimar e l'incarico di maestro al Bauhaus di Dessau, il lavoro di Albers si caratterizza per la chiarezza metodologica espressa in ogni campo da lui affrontato, dalla progettazione di mobili e oggetti d'uso, alla tipografia, alla didattica, alla pittura, all'intervento in architettura, oggettivando al massimo il procedimento ideativo. Albers puntualizzò, con una posizione di ricerca dogmatica, il problema dell'arte intesa come scienza, e ne dimostrò i postulati, segnando cosi una strada maestra e stimolando a percorrerla in maniera sempre più analitica. Egli ha dato a quest'arte un ruolo e un valore scientifico basato sull'allargamento del campo del percettibile e sulla verificabilità delle soluzioni date ai problemi.

Le sue teorie, riassunte nella pubblicazione Interazione del colore (Interaction of Colour, 1963), e l'intensa attività di insegnante prima al Bauhaus tedesco e, a partire dagli anni Trenta negli Stati Uniti, hanno esercitato grande influenza su generazioni di pittori americani fino agli anni Settanta, gettando in particolare le basi dell'Op Art.

In occasione della mostra sara' pubblicato un catalogo edito da Edizioni Il Bulino con un testo di Getulio Alviani, già curatore dell'importante monografia edita nel 1988 da l'Arca edizioni, London-Milano.

Josef Albers (Bottrop, Ruhr 1888 - New Haven, Connecticut 1976), pittore, designer, insegnante e teorico. Dopo aver studiato pittura a Berlino, Essen e Monaco di Baviera, nel 1920 entra nel Bauhaus di Weimar e, a partire dal 1922, l'istituzione gli affida la creazione di una vetrina. Nel 1925, quando il Bauhaus si trasferisce a Dessau, diventa maestro della scuola. Nel 1933, a seguito della repressione nazista e la chiusura del Bauhaus, Albers emigra negli Stati Uniti dove accetta l'incarico di docente prima al "Black Mountain College" in North Carolina, e nel 1950 la nomina di direttore del Department of Design presso la Yale University a New Haven, nel Connecticut, ritirandosi dall'insegnamento nel 1958. Nel 1961 lo Stedelijk Museum organizza una sua retrospettiva e due anni dopo esce il libro Interaction of Color, edito dalla Yale University Press. Nel 1971 Josef Albers riceve l'onore di essere il primo artista vivente a cui viene dedicata una retrospettiva dal Metropolitan Museum of Art di New York.

Ufficio Stampa
Alan Santarelli
alan.santarelli@gmail.com

Inaugurazione: giovedì 19 aprile 2007 alle ore 18:30

Galleria Il Bulino artecontemporanea
Via Urbana 148 - Roma
Orario: da martedì a sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16:00 alle 19:30, esclusi festivi

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