THE LONELY HOUSE di Barbara Faessler con la presentazione di Angela Vettese. Nella sala video Giovanna Trento.
The lonely house
Imporre un filtro colorato a unºimmagine fotografica significa
toglierle il suo preteso carattere oggettivo e sottolineare un punto di
vista personale. Associare due immagini implica dei processi di pensiero
soggettivi. Lºatto stesso di guardare À sempre velato da stati dºanimo,
bagagli di conoscenze, circostanze fortuite che rendono differente la
stessa cosa vista da due persone. Il punto di vista individuale si pone
al centro del lavoro di Barbara Faessler, che si esplica nella mostra
personale al Care/of sotto forma di due dittici fotografici e, in uno
spazio idealmente separato, trentotto scatole visive nelle quali À
possibile intravedere, avvicinando lºocchio al loro foro centrale,
unºimmagine proiettata da un visore per diapositive.
Il punto di vista individuale vi compare legato al tema
dellºabitare, ovvero dellºessere di una certa persona in un qui e ora.
Nei dittici e nelle trentotto diapositive vengono presentate le
situazioni abitative piò diverse, dalla capanna alla casa borghese,
dallºinterno di un traghetto agli edifici in lontananza di Rotterdam. In
un ideale processo di zoomata dentro allo sguardo personale, le scene si
addentrano progressivamente in una sfera sempre piò privata e legata al
quotidiano domestico.
Tutte le immagini sono tratte da un archivio di fotografie che
lºartista ha scattato negli anni e che, in qualche caso, ha gið
utilizzato nel corso di performances con slide-show e recitazione di
frasi staccate che raccontavano, in tre lingue diverse, memorie, azioni
e desideri. Anche lºuso dei filtri si pone in continuitð con il suo
lavoro precedente: installazioni in cui ha utilizzato delle tende di
plastica per dividere degli ambienti le cui porzioni erano collegate tra
loro, ma visibili solo attraverso una deformazione dei dati luminosi
imposti dalle tende medesime. La scelta delle immagini À del tutto
empirica e dettata da associazioni a volte consapevoli e formali, a
volte piò legate alle contingenze. In ciascun caso lºattenzione si
concentra su dei particolari dello spazio e dei frammenti di tempo,
senza collegamenti espliciti tra loro.
In questo modo Barbara Faessler sottolinea la soggettivitð della
visione senza cadere nella narrazione autobiografica n» nella tentazione
dellºimmagine sensazionale: ci* che ci viene trasmesso À uno stato di
consuetudine, in cui il soggetto perde ogni connotazione romantica e
acquisisce invece, anche nella descrizione dei temi piò legati
allºaffettivitð, la stessa durezza che riconosciamo nel vissuto del
presente rispetto a quello dei ricordi; ma proprio grazie a questo stato
di normalitð e di presenza in una comunitð, il soggetto si mostra in
tutta la sua irriducibile separazione dagli altri.
Angela Vettese
GIOVANNA TRENTO
presenta 3 lavori:
Vista (circolare); 1998, VHS - PAL 4'
Camminamenti; 1999, VHS - PAL 2'
Flussi 2; 2000, VHS - PAL 5,30'
La mostra sarõ visibile fino al 23 aprile 2000
dal martedè al sabato dalle 15 alle 19
Il Trenino metropolitano per Cusano Milanino:
partenze da Cadorna FNM: ore 10,26; 11,26; 11,26; 12,26 ...
Care of - spazio d'arte contemporanea
Via Zucchi 39/G - 20095 Cusano Milanino - Italy