Vladimir Peric
Petar Mircovic
Unz
PH.ON
Vlad Nanca
Dorota Kenderova
Martin Piacek
Tanja Dabo
Antun Bozicevic
Kosta Tonev
Hainalka Bessenyei
Il centro si trova nel confine. Editing e' stato l'incontro a Gorizia, nel 2005, di dodici nazioni dell'Europa centro orientale. Editing e', ora, la presentazione dei progetti concepiti durante tale soggiorno.
Il centro si trova nel confine
Editing è un percorso che possiede un’identità articolata, volutamente aperta; è un montaggio non programmatico, un progetto che dribbla ordini e strutture predefinite, riflettendo i metodi e le costruzioni del pensiero contemporaneo.
Editing è stato l’incontro a Gorizia, nell’ottobre del 2005, di dodici nazioni dell’Europa centro orientale - Austria, Bulgaria, Croazia, Germania, Italia, Macedonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria -; è stato poi un libro (2006) che ha raccolto le ricerche, i percorsi, le scelte dei protagonisti di quell’incontro, a cui sono seguiti quattro workshops, durante i quali gli artisti dei diversi paesi hanno ascoltato e vissuto la città per un breve tempo. Editing è, ora, la presentazione dei progetti concepiti durante il soggiorno a Gorizia.
Gli artisti che hanno partecipato ai workshops – Vladimir Peric, Petar Mircovic, gli Unz, i PH.ON, Vesna Bukocev Metka Zupanic Lada Cerar, Vlad Nanca, Dorota Kenderova, Martin Piacek, Tanja Dabo, Antun Bozicevic, Kosta Tonev, Hainalka Bessenyei. – hanno progettato per questa mostra nuove percezioni della città, immaginando terre condivise.
“Il centro si trova nel confine” è il titolo del testo, scritto a quattro mani e pubblicato nel libro del 2006; un apparente controsenso che rappresenta la sintesi dei pensieri e delle discussioni, generati da una riflessione sulla città che ha ospitato le varie fasi del progetto, che ci hanno condotto (insieme a Giovanni Iovane) a Editing.
Dopo il crollo del muro che per decenni aveva sfregiato il suo territorio e riaffermato quotidianamente la natura negativa del confine, Gorizia è (ri-) diventata una città di transito, di innocua invasione e di scambio. Un luogo nel quale il confine non è limite, ma cerniera, punto di raccordo tra idee, culture ed esperienze diverse; o, come abbiamo già scritto nel testo precedente:” il confine come elemento caratterizzante della città e, dunque, come punto centrale di un progetto che vuole focalizzare il concetto della divisione come una possibilità di costruire e creare nuove combinazioni nel panorama dell'arte contemporanea internazionale.”
Inaugurazione 21 aprile dalle ore 17
Facolta' di architettura
via Aldo Manuzio 72 (Roma tre - ex-mattatoio di Testaccio) Roma
Orario: 22 aprile, ore 14-18 23 aprile, ore 12-18
Ingresso libero