Le immagini del mito nella Collezione Tronca. L'Italia dell'800 era fortemente affascianata da un personaggio tanto carismatico. Cosi' in ogni casa veniva custodito, quasi venerato, qualcosa che lo riproduceva, dal ritratto in divisa da generale piemontese, all'incisione acquerellata in camicia rossa, dai piatti alle pipe, dai ricami ai busti...
Le immagini del mito nella Collezione Tronca
Dal 4 maggio all’8 luglio 2007, la Fondazione Brescia Musei propone, a Santa Giulia, un’ampia sequenza di opere e testimonianze garibaldine tratte dalla Collezione Tronca, sino ad oggi mai esposta al pubblico. Il primo contatto con un cimelio garibaldino segna, per il dottor Francesco Paolo Tronca, l’avvio di una passione che lo ha portato a raccogliere oltre 500 testimonianze di un Eroe e un’epopea che divennero mito in Italia, ma anche in molti altri Paesi.
“Trent'anni addietro - ricorda il dottor Tronca, oggi Prefetto di Brescia - ebbi occasione di apprezzare, al tatto, il calore proveniente dal manico in osso di un singolare coltello e tale era più che un vero e proprio pugnale, sia pure di foggia e materiali pregevoli. Era la «lama da combattimento» del Capitano dei Garibaldini Gaetano Criscione, lasciata in eredità, unitamente al cannocchiale, al nipote, peraltro figlioccio di battesimo: mio nonno. L'emozione provata era diversa da quella che avvertivo da bambino quando ascoltavo da mio nonno, nella sua casa di Palermo, i racconti dell’entrata dei Mille nella «capitale» ed i ricordi tramandati a lui dallo zio Capitano e dai genitori, testimoni diretti di quella lontana giornata del 27 giugno 1860. Per me questi non erano più vecchi cimeli di famiglia bensì testimonianze vive, immediate, della lotta per l'Unità d'Italia”.
Nacque così la Collezione Tronca, oggi una delle più ricche non tanto e solo di cimeli garibaldini quanto di quelli che oggi potremmo chiamare esemplari di una produzione vastissima che si sviluppò in Italia ma anche in numerosi altri Paesi europei. Garibaldi fu, probabilmente, il primo personaggio storico italiano a far innamorare di sé, trasversalmente, tante nazioni in tutta Europa. L'Italia e l'Europa dell’Ottocento sembravano impazzite per un personaggio tanto carismatico e affascinante. Così in ogni casa italiana, in molte case inglesi, francesi e di altre nazioni, veniva custodito, quasi venerato, qualcosa che lo riproduceva, dal ritratto in divisa da generale piemontese nelle famiglie nobili di fede monarchica, all'incisione acquerellata in camicia rossa in quelle delle famiglie repubblicane meno abbienti, dai piatti alle pipe, dai ricami ai busti.
E sono proprio queste espressioni iconografiche create per coloro che volevano avere accanto un'immagine del Generale, che Francesco Paolo Tronca ha scovato e raccolto per questa sua preziosa e curiosa Collezione. La mostra “Giuseppe Garibalòdi. Le immagini del mito nella Collezione Tronca” si avvale del Patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni del Secondo Centenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, insignito dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. E’ organizzata dalla Fondazione Brescia Musei ed è promossa da Comune, Provincia, Camera di Commercio, Ateneo di Brescia, Associazione Industriali Bresciani, Bresciatourism, Fondazione CAB e Fai sezione di Brescia.
Vernice per la Stampa: giovedì 3 maggio ore 12
Museo di santa Giulia
via dei Musei 81/b - Brescia
Orario: aperto tutti i giorni tranne il lunedì, ore 9.30 – 17.30
Ingresso: 8 euro