Sleeping Beauty. La galleria si rinnova con una serie di mostre personali e di brevi eventi collaterali. Il lavoro di Krippendorff, nelle opere dedicate a Gilda, consiste in video, disegni e quadri, sviluppati sul tema della dualita' dell'inconcepibile bellezza femminile usata come metafora della potente arma atomica.
Sleeping Beauty. The Gilda series 2002-2007
A cura di Manuela Gandini
Rinnovata nel fisico e nello spirito, Artandgallery apre con un’inedita serie di eventi che creeranno un nuovo turbine multidisciplinare. L’ex teatro d’opera - attualmente galleria, bar, lounge, garden, meeting point, laboratorio di idee - dopo i primi quattro anni di attività, basati sulla scelta di collettive a tema, si concentra su mostre personali e sulla moltiplicazione di eventi collaterali, brevi e immediati. La prima mostra è il site specific di David Krippendorff.
L’8 maggio, dalle 19.00, Artandgallery aprirà i battenti con Sleeping Beauty. The Gilda series 2002-2007 la personale dell’artista berlinese David Krippendorff, curata da Manuela Gandini. La serie dedicata a Gilda consiste in opere video, disegni e quadri, sviluppati sulla dualità dell’inconcepibile bellezza femminile usata come metafora della potente arma atomica.
Immersa nell’oscurità, in un silenzio rotto da un ritmico e lontano fragore, l’installazione centrale di David Krippendorff, Sleeping Beauty (2004), crea un’inquieta attraente tensione.In bianco e nero, al centro del triplice schermo, Gilda (Rita Hayworth), sdraiata su un bellissimo copriletto - ha un impercettibile, sussulto, mentre a lato, una pioggia dorata di proiettili scende lentamente sul mare. Lei non vede, Hollywood non vede, lo spettacolo offusca il reale e le bombe giungono silenziose.
Il lavoro di Krippendorff si focalizza sulla costruzione della realtà da parte dello star system e sulla parallela esplosione di violenza degli Stati. In Blame (2002), un video tratto anch’esso dai frame di “Gilda”, la sublime bellezza dell’attrice è trasfigurata nell’esplosione atomica. L’immagine, in negativo, della Hayworth, non è più né divina, né umana, né diabolica né angelica. E’ solo ineluttabile. Il titolo del video, blame (colpa) ricorda che ogni grande catastrofe naturale o bellica, porta un nome femminile.
“Sleeping Beauty – spiega l’artista - sintetizza il rapporto tra la bomba atomica testata sull’atollo delle isole Bikini dagli Stati Uniti nel 1946 ed il film Gilda (1945), da cui è tratta l’immagine centrale del video: Fu infatti in onore di Rita Hayworth, dopo la fama ottenuta con il ruolo di Gilda, che questa atomica fu soprannominata con il nome del suo personaggio, e la sua immagine fu dipinta sulla superficie della bomba. Sulla scia di questo vero e proprio “entusiasmo atomico” che colpì l’America del dopoguerra, Rita Hayworth fu anche soprannominata la bellezza atomica grazie ai suoi capelli rossi, nonché le terminologie Sex-bomb e Bombshell furono coniate in quel periodo”.
Beautifull Island (1) e Beautyfull Island (2), entrambi giocati sulla dualità bellezza-violenza, utopia-realtà, lotta-danza, completano la sezione video. Mentre tele di grande formato e disegni, fermano le scene della attualissima serie “Gilda”.
Inaugurazione ore 19
Artandgallery
via Arese, 5 - Milano
Orario: mart - dom 10.00-19.00 (lunedì chiuso)