Lavori pittorici che ci pongono a stretto contatto di immagini che narrano di cantieri in un continuo divenire: elementi costituenti gli spazi di un futuro abitativo.
South of heaven
Nell'ultima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, i curatori hanno indicato la previsione che nel 2050 il 75% della popolazione globale si sarà concentrato in aree urbane. C'è in questa affermazione un messaggio che indirizza il nostro pensiero verso una molteplice ridda di interrogativi dove il predominante è: COME.
Ecco allora i lavori di Alessandro Rinaldi che, quasi anticipando queste considerazioni, ci pongono a stretto contatto di immagini che narrano di cantieri in un continuo divenire: elementi costituenti gli spazi di un futuro abitativo.Ma è la fase in divenire che più coinvolge: da un qui ora che, con sapienti piani obliqui, ci proietta verso un la' già visibile, quasi miraggio, coperto da un cielo illuminato dai riflessi abbaglianti prodotti dalla città stessa, quasi una fucina in eterno lavorio.
''Meccanima'' la fase iniziale di Rinaldi dove, come in un'operazione chirurgica, ci faceva partecipi del suo sentire la parte organica di costruzioni simbolo: uno su tutti la cattedrale di Colonia. Ponteggi e tiranti, cavi e pilastri e ancora tralicci e snodi, supporti e centrali, tubature in continui sali e scendi: tutte vie di flusso di energia che alimentano le strutture che li contengono.
Ora con ''South of Heaven'', dopo averci iniziati alla raffigurazione di singoli elementi dove con arditi punti di fuga imponeva soluzioni al limite dell'equilibrio, ci invita a seguirlo con rappresentazioni di più ampio respiro dove gli elementi si presentano compattati e ci attirano verso l'orizzonte: forse è questa una via per andare a sud...
Factory-Art Contemporanea
via Duca D'Aosta, 6a - Trieste
Orario: Martedi a sabato 17-20, domenica 11-13
Ingresso libero