Chiara Camoni presenta 'La Vita degli Animali. Riflessione #01', un'installazione a 4 mani con Luca Bertolo, composta da 2 video e un sonoro. Il lavoro riflette sullo scarto tra la presunta centralita' dell'uomo e lo scorrere della vita. Nelle installazioni di Adele Prosdocimi e nel libro che le accompagna, la stratificazione affettiva e' la chiave di lettura dei simboli che hanno delineato le fedi e il desiderio di credervi. A cura di Francesca Pasini.
Chiara Camoni con Luca Bertolo / Adele Prosdocimi
a cura di Francesca Pasini
CHIARA CAMONI CON LUCA BERTOLO
Chiara Camoni presenta La Vita degli Animali. Riflessione #01, un’installazione realizzata a quattro mani con Luca Bertolo, composta da due video e un sonoro.
Protagonisti dei video sono due animali: un orso e una salamandra.
Le immagini appaiono a un primo sguardo quasi fisse o comunque ripetitive: l’orso si gratta con insistenza quasi ossessiva, la salamandra, immobile, semplicemente respira. Il sonoro riporta invece un flusso di pensieri, squisitamente umani: considerazioni, congetture, programmi...
Il lavoro riflette sullo scarto tra la presunta centralità dell’uomo e lo scorrere della vita, indifferente a ogni nostra preoccupazione. La gola della salamandra si muove ritmicamente con l’automatismo che qualifica le attività vitali. Il gesto dell’orso diventa invece metafora delle ripetizioni che scandiscono lo scorrere del tempo: il giorno e la notte, le stagioni, gli alberi che con cadenza regolare si spogliano e germogliano, la vita e la morte. Il movimento antropomorfico
sembra poi sottolineare le ossessioni che spesso fanno da sfondo alle esperienze umane. Questo lavoro è accompagnato dalla prosecuzione dell’opera (di)segnare il tempo: cento nuovi disegni realizzati da Ines Bassanetti, la nonna dell’artista - il seguito del ciclo delle stelle presentato
ad Assab One circa un anno fa - vengono proiettati nella loro dimensione originale, testimoni dell’esperienza fisica e psichica che la nonna novantenne consegna alla nipote.
Chiara Camoni è nata a Piacenza nel 1974. Vive e lavora tra Milano, Napoli e Piacenza. Mostre principali: 2007, Open Air, Orto Botanico, Parma; Officine dell’Umbria 2007, Trevi Flash Art Museum, Trevi (PG); Mefite, Galleria
Le case d’arte, Milano; 2006, Premio Campingna, Galleria d’arte Contemporanea Vero Stoppioni, S.Sofia, Forlì; (di)segnare il tempo, Assab One, Milano; Vita Ipogea, Fondazione Morra, Napoli; Vanessa Chimera, Luca Bertolo, Chiara Camoni, Spazio A Contemporanearte, Pistoia; 2005, Camoni – Di Maggio, Galleria Duetart, Varese; Aperto per lavori in corso, PAC, Milano; In corso d’opera, Fabbrica del Vapore, Milano; Padiglione Italia Out of Biennale, Trevi Flash Art Museum, Trevi (PG); Sofar, Sevenseven Contemporary Art, Londra; Edizione Straordinaria/Le Case d’Arte 1985-2005, Assab One, Milano; 2004, Citazioni, Galleria Le Case d’Arte, Milano; Uscita Pistoia, Spazio A Contemporanearte, Pistoia; Assab One 2004, Assab One, Milano; 2003, Invito. Sette artisti in collezioni private, Acacia, Milano; Sopra Sotto Davanti Dietro, Centro Culturale Francese, Milano; 2002, La Grande Madre, Galleria Le Case d’Arte, Milano.
Luca Bertolo è nato a Milano nel 1968. Vive e lavora tra Giustagnana (LU) e Milano. Mostre principali: 2007, Multiples
and Editions, The Front Room Gallery, New York; Pointing Painting, Galleria SpazioA, Pistoia; 2006, SpazioA, Pistoia; Galleria Alessandro De March, Milano; 1:1 Translations of the real, Kettle’s Yard, Cambridge; Senza fine, Palazzo Fogazzaro, Schio (VI); 2005, A+M Bookstore, Milano; By Artificial Resemblance: Portraits from Four Centuries,
The Front Room Gallery, New York; Fuori Posto* - Berlino, Villa delle Rose, Bologna; 2004, Galleria de March, Milano; Cantieri dell’arte, Ex Cartiere Binda, Milano; Hic et Nunc, San Vito al Tagliamento; Berliner Kunstprojekt, Berlino; 2003, Galleria De March, Milano; Sedici pittori a Berlino, ex Consolato Cecoslovacco, Berlino; 2002, Galleria
De March, Legnano; Five (un)ambiguous statements upon distance and beauty, Galleria De March Legnano; Offene Ateliers in der Schulstrasse, Münster; 2001, Premio Lissone, Lissone (MI); 1999, Kunsthaus Tacheles, Berlino; UTZ, Palazzo delle Papesse, Siena; Galerie Kühn, Berlino; Postfuhramt, Berlino; 1997, Studio Cannaviello, Milano.
ADELE PROSDOCIMI
Nella mostra di Adele Prosdocimi e nel libro che l’accompagna, la stratificazione affettiva è la chiave di lettura dei simboli che hanno delineato le fedi e il desiderio di credervi. Tra libro e mostra uno specchio invisibile rimanda l’uno all’altra: le immagini dei suoi lavori e di lei stessa si alternano pagina su pagina alle parole di maestri amati, a piante di edifici che rappresentano la storia dell’architettura pubblica e religiosa, ad appunti fotografici, alle sue mani che intagliano, ma anche - e non a caso è l’incipit del libro - al ritratto di “Lia regina dell’armonia del fare”.
La sedimentazione affettiva personale, posta in prima pagina, ci guida alle passioni per le parole e per il fare altrui che Adele Prosdocimi condensa in questo libro, dove collega la sua biografia e la sua ricerca di storie soggettive ai simboli delle fedi che hanno unito e contrapposto uomini, donne, idee, emozioni, regole e lotte.
Nella mostra, le pareti della sua fragile architettura a pianta pentagonale sono costituite da carte bianche, sulle quali con la creta ha impresso la stella di Davide, la mezzaluna islamica, la croce cristiana, la falce e martello e la spirale, figura che mette in comunicazione e in movimento gli altri elementi, è un edificio che si fonda sull’instabilità, sottolineata dai rigonfiamenti impressi alla carta dal peso, peraltro leggero, della creta.
In un’altra installazione l’artista ci riporta all’origine attraverso grandi colonne ricoperte da fogli di carta, dove i simboli si intrecciano e si sovrappongono in un registro narrativo in cui ognuno mantiene la propria peculiarità. Lo stesso fa anche attraverso l’intaglio e il ricamo, con i quali crea le immagini di questi archetipi. Con linguaggi manuali, legati alla dimensione intima e domestica, riscatta con fermezza e autonomia la subalternità femminile rinchiusa nell’artigianato.
Adele Prosdocimi vive e lavora a Milano. Principali mostre personali: 2006, Di tutto resta un poco, Spaziosenzatitolo,
Roma; 2003, Trame, Maria Cilena arte contemporanea, Milano; 2001, Oltre, Valeria Belvedere arte contemporanea,
Milano; 1998, Pensiero tattile, Fabia Calvasina arte contemporanea , Milano; 1997, Galleria Jean Blanchaert, Milano; 1996, Arenarie rosse, Collegio Cairoli, Pavia. Principali mostre collettive: 2007, Il viaggio di Eva, Galleria d’arte contemporanea Cascina Roma, San Donato Milanese (MI); Galleria Il chiostro arte contemporanea, Saronno; Studio G7, Bologna; 2006, 100 artisti per 100 anni della CGIL, Palazzo Te, Mantova; Sovereign art price, Bonhams
casa d’aste, Londra; Dedicata, donata, consegnata, Complesso di S. Orso, Aosta; Disseminazione, Duomo di Bobbio e collegiata di S.Nicola da Tolentino a Ivrea; 2004, RicorDare, Chiesa del Santuario, Garbagnate; 2003, 7 Parole del mondo contemporaneo, Fondazione Mudima, Milano; Il volto che muta, Ex Manicomio di Fermo; Nel disegno, Galleria Corraini, Mantova; 2002, Cera non cera, Diecidue! arte contemporanea, Milano; Collettiva, Esther Montoriol arte contemporanea, Barcellona; Galleria La Meridiana, Agrate Brianza; Morandi e i morandiani, Galleria d’arte contemporanea Cascina Roma, San Donato Milanese (MI); 2000, Misteriosa-mente - In Volo, Città di Somma Lombardo.
al piano terra
Isola Art Center presenta:
MADE IN
New Works, Plamen Dejanoff - Body-Without-Organs, Daniela Kostova
a cura di Katia Anguelova
Immagine: Adele Prosdocimi, Contaminazioni, 2007
Opening lunedì 28 maggio 2007, dalle 19.00
AssabOne via Assab, 1 20132 Milano
dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00 e su appuntamento
(MM CIMIANO)