Parco Agricolo sud
Milano

Ambientare l'arte
dal 18/5/2007 al 26/5/2007
tutti i giorni dalle 10 alle 18
02 45101308

Segnalato da

Antonella Prota Giurleo




 
calendario eventi  :: 




18/5/2007

Ambientare l'arte

Parco Agricolo sud, Milano

Collettiva di installazioni e sculture. La mostra vuole essere un tentativo di approfondire l'ipotesi di un'arte eco-compatibile e di stimolare un'estetica capace di sensibilizzare al rispetto ambientale. A cura di Antonella Prota Giurleo.


comunicato stampa

Collettiva di installazioni e sculture

a cura di Antonella Prota Giurleo

Gli obiettivi di questo progetto sono quattro:
. presa di coscienza da parte della cittadinanza della realtà del Parco Sud Milano come luogo di in cui il prendersi cura dell’ambiente diviene prendersi cura di tutto ciò che è vivo; ciò significa quindi preservare la qualità della vita di ciascuna persona
. divulgazione della possibilità di creazione di opere artistiche che tengano conto della necessità sia di ridurre, recuperare, riutilizzare ciò che abitualmente viene considerato “rifiuto” che della necessità di re–imparare ad utilizzare o di scoprire materiali e tecniche di lavorazione ecocompatibili.
. evidenziazione di una tendenza di attenzione all’ambiente, in atto ormai da diversi anni ma ampliata nel tempo, tra le artiste e gli artisti non solo di una disponibilità a lavorare su temi ambientali ma soprattutto attraverso la realizzazione di opere create utilizzando solo materiali ecocompatibili e/o di recupero/riciclo ( con carattere di atossicità e quindi con attenzione non solo a preservare l’habitat ma anche a tutelare la salute dell’artista)
. sviluppo della sensibilità estetica di artiste ed artisti affinchè trasmettano, attraverso le proprie opere, messaggi di rispetto e conservazione ambientale
Antonella Prota Giurleo

Oasi, ovvero tagli di terreno ossigenato e spettinato nel disordine armonioso di vegetazioni spontanee solo appena contenute, ma anche dimore indisturbate di faune che vi vogliono abitare o transitare. L’arte incontra queste terre trasudanti e ripone la sua bellezza nelle distese acerbe verdi, nelle appuntite discese, nell’acqua a catinelle. E’ un’operazione singolare, semplicemente accattivante, fare incontrare terre libere e spregiudicate con artisti contemporanei, è un’operazione dal grande significato simbolico perché le opere e le installazioni realizzate espressamente da nove artisti si sintonizzano con gli elementi naturali come vortici e vertici di estreme latitudini, dal caldo al freddo, dal tessuto al legno, dal piano al cielo. Una connessione arte-natura di labirintica emozione con il profumo e la vendetta delle rose selvagge.
Donatella Airoldi

la mostra che ci apprestiamo a organizzare è, tra le altre cose, un tentativo di approfondire l’ipotesi di un’arte eco-compatibile. Su questa ipotesi, sul suo senso, credo sia il caso di soffermarsi. “Arte eco-compatibile” è un’espressione che, per acquisire un significato fecondo, necessita di essere intesa in chiave etimologica.
Osservato in quest’ottica interpretativa, l’aggettivo “compatibile”, che viene generalmente considerato un sinonimo di “adattabile, conciliabile, tollerabile”, acquista uno spessore semantico molto più intenso. Compatibile è ciò che condivide un pathos, una tensione, un modo di sentire nel profondo. L’arte eco-compatibile è quell’arte che non si limita a danneggiare l’oikòs, l’ambiente, che non cerca soltanto di essere tollerato da esso, ma che vuole porsi in sintonia con i suoi processi generativi, che tenta di costruire un'armonia con i suoi elementi strutturali. Invito tutti gli artisti che parteciperanno alla mostra a fare riferimento a questa tipologia di arte.
Roberto Borghi

Antonella Prota Giurleo Lanca del Lamberin. Opera
Memoria delle dee, 2007
legno, tela, cenere e colla di caseina

Il senso del lavoro vuole restituire, al di là della cenere del tempo, la memoria della Madre Terra e delle dee che, nei tempi antichi, esprimevano il senso della sacralità della natura per le persone che vivevano a contatto con essa.

Mavi Ferrando Carengione. Peschiera Borromeo
‘Animali?’
installazione in legno e ferro, 2007

Teche trasparenti come quelle dei musei racchiudono animali-mostri, forse giurassici, forse realtà ibride del futuro, in atteggiamenti assolutamente naturali e compiaciuti della propria armoniosa deformità. Con l’inserimento di queste teche a-temporali l’oasi dilata la sua connotazione temporale e diventa luogo testimone di tutti i tempi, non solo del passato ma anche del futuro.

Clara Luiselli Sorgenti della Muzzetta Rodano, Settala
Scrigni

Gusci d'uovo colorati nella parte interna, sospesi su esili bastoncini di legno, appaiono come un campo fiorito che ricopre un’area del parco. Ogni guscio è uno scrigno; all’interno tessuti ricamati: rimedi della tradizione popolare, brevi ricette, miti, leggende che riguardano la natura ed in particolare le specie animali e floreali presenti nel parco.

Luca Rendina Oasi di Lacchiarella
Dimora
pietra e ferro
Un tetto provvisorio, una Dimora in precario equilibrio. Una Dimora per raccontare il fragile "rifugio" dal vivere quotidiano, fatto di gioie, delusioni,aspettative,scontri e sogni.
Un incessante desiderio dell'uomo di costruire la propria Dimora.

Antonio Sormani Laghetto Gambarino Rosate, Vernate
In presenza della natura

Una staccionata di metri 6 di lunghezza per metri 2 di altezza in tavole di legno da cantiere. All’esterno è disegnata con pigmenti a secco l'ombra di un albero. Sul retro un colore azzurro uniforme realizzato con pigmento e colla di caseina .

Rosa Maria Arau Zona umida di Pasturago Vernate
respirare la terra

L’opera, a forma di foglia fatta in rami di salice, è un piccolo ponte, o anche una piccola porta, che incanala l'aria dentro la terra, flusso del ‘respiro’, manifestazione di vita di ogni essere. Attinge alla memoria del risanamento di questo pezzo di terra, una volta palude, acqua ferma senza vita, oggi terra fertile dove l’acqua scorre, e attraverso il flusso la terra ‘respira’.

Attilio Tono e Veronique Pozzi Fontanile nuovo Bareggio
“RAJAS” ( tendenza espansiva)

Il connubio tra terra e cielo è espresso mediante due figure geometriche Il quadrato e’ il simbolo della terra in opposizione al cerchio che rappresenta il cielo. Il quadrato inscrive un limite, il cerchio esprime l’illimitato. Insieme richiamano un’ idea di movimento, cambiamento, vitalità. I cavi in canapa che collegano le due strutture, confluendo in un fulcro, creano una illusione prospettica di infinito.

Francesco Ceriani Lago di Basiglio
Il (mio) punto di vista
legno di bancale
cm 140x230x10 + 2 travetti cm 125x8x8 + rialzo dove collocarsi per guardare cm 15

Dentro il paesaggio c'è una cornice
Dentro la cornice il paesaggio
Dipende dal punto di vista

Nada Pivetta Parco dei fontanili Rho, Settimo Milanese
Lucis abitamus opacis (in boschi ombrosi abitiamo…)
argilla cruda policroma

Un grande pavimento ad altorilievo e sottorilievo.

Inaugurazione 19 maggio 2007

Parco Agricolo Sud
Milano
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18

IN ARCHIVIO [1]
Ambientare l'arte
dal 18/5/2007 al 26/5/2007

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede