Nepente Art Gallery
Milano
via Volta, 15
02 29008422
WEB
Quarti di finale
dal 28/5/2007 al 21/6/2007

Segnalato da

Nepente Art Gallery




 
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28/5/2007

Quarti di finale

Nepente Art Gallery, Milano

"Primo girone" della mostra di 8 giovani artisti alle prese con il medium fotografico. Andrea Cossu osserva la vita della citta' dalla cima di un grattacielo di Tokyo, Gianni Ferrero Merlino propone immagini simili a marmo, Renato Leotta presenta un lavoro sul riassetto dei confini geografici europei degli ultimi 30 anni, Serena Vernetti ferma immagini frammentarie immerse nel rosso e nel nero.


comunicato stampa

Collettiva

Otto giovani giocatori scendono in campo. C'è grande attesa. Non si tratta dell'ultima serie di Holly e Benij, ma di una coraggiosa mostra che conferma ancora una volta l'interesse di Nepente Art Gallery per la nuova fotografia italiana e che vede scontrarsi artisti juniores alle prese con il medium fotografico. Ognuno con la sua specialità, le proprie tecniche.

Le proprie idee, i propri ideali. La fotografia, ancora lontana dal sistema dell'arte, rivela tutta la sua freschezza, la sua vitalità, le sue molteplici modalità. Ogni giocatore affronta, innanzitutto, se stesso, consapevole del rischio che tale libertà espressiva indubbiamente comporta. La posta in gioco è alta. La fotografia come indagine. Ogni indagine è un'indagine diversa.

Primo girone

Artisti: Andrea Cossu, Gianni Ferrero Merlino, Renato Leotta, Serena Vernetti

Ecco scendere in campo i primi quattro giocatori: uno dopo l'altro si presentano, attraverso le loro immagini. L'attenzione della tifoseria è subito su Gianni Ferrero Merlino, testa di serie del torneo. Il titolo del suo lavoro è Marmo. Ed è ciò a cui le sue immagini, effettivamente, assomigliano. Quel marmo scuro, quasi nero che spesso si vede nelle case dei nonni. Il marmo istituzionale dei monumenti pubblici ufficiali. Ma non è marmo, è mare, forse. Mare in tempesta, pronto a sommergere il naufrago ottocentesco. Immagini che sono ricordi visivi di un marinaio alla deriva, incapace di ritrovare i punti cardinali, di ritrovarsi. Ma non è mare, è terra. Terra vecchia migliaia di anni e sputata fuori dalla terra stessa, solidificata, fossilizzata. Mare di fuoco incandescente. Passato.

Come secondo giocatore, scende in campo Renato Leotta, che tiene testa al primo con un interessante lavoro sul riassetto dei confini geografici europei degli ultimi trent'anni: Mundial 1978-2006. Attraverso le figurine di alcuni giocatori dei Mondiali del 1978 in Argentina, l'autore indaga l'evoluzione politica intercorsa. Estrapolare immagini d'archivio dal loro contesto e riproporle sotto altra forma è un'azione che implica, già di per sé, parecchi interrogativi, memori forse delle note operazioni duchampiane.

A seguire Andrea Cossu, che osserva, "esiliato", dalla cima di un grattacielo di Tokyo la vita della città. Un fluire continuo di suoni e movimenti cui è impossibile prender parte. La distanza diventa un abisso, lo schermo un vetro invalicabile. E' l'incomunicabilità di chi è "straniero" e allo stesso tempo la fascinazione per l'ignoto. Lopponghi è il titolo del suo lavoro, che è, poi, come i giapponesi pronunciano Roppongi, la zona di Tokyo che il suo video ritrae.

Ultima fotografa a scendere in campo è Serena Vernetti. Quello rappresentato dall'artista è un corpo spesso irriconoscibile. Si tratta di immagini frammentarie, incomplete, cancellate, graffiate. Immerse nel rosso: sangue, vita e nel nero: buio, morte. Le polaroid di Red Velvet, questo è il titolo del suo lavoro, sono state aperte e svuotate. Sulla pellicola resta così un'immagine quasi cancellata. Il corpo, un involucro vuoto.

Si conclude così la prima sfida, con i quattro giocatori schierati in galleria, mentre il pubblico resta in attesa del secondo girone...

Inaugurazione: martedi' 29 maggio dalle 18.30

Nepente Art Gallery
Via Volta 15 - Milano
Orari: da lunedi' a venerdi' 15-19.30
Ingresso libero

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