Lorenzo Alagio
Cristina Alaimo
Fernando Andolcetti
Salvatore Anelli
Enzo Angiuoni
Calogero Barba
Fiorenzo Barindelli
Paolo Barlusconi
Antonino Bove
Nirvana Bussadori
Carlo Cane
Angelo Caruso
Bruno Cassaglia
Marilu' Cattaneo
Renato Cerisola
Cosimo Cimino
Mario Commone
Nellì Cordioli
Francesca Romana Corradini
Marzia Corteggiani
Carla Crosio
Teo De Palma
Adolfina De Stefani
Gianni De Tora
Marcello Diotallevi
Gabriella Di Trani
Alberto Ferretti
Roberto Franzoni
Fabrizio Galli
Annamaria Gelmi
Guglielmo Girolimini
Lillo Giuliana
Salvatore Giunta
Isa Gorini
Giuliano Grittini
Franca Lanni
Mya Lurgo
Ruggero Maggi
Carlo Maglitto
Antonello Mantovani
Renato Marini
Maria Grazia Martina
Fabrizio Martinelli
Rita Mele
Antonio Menenti
Renato Mertens
Simona Morani
Giorgio Nelva
Paolo Nutarelli
Clara Paci
Giorgio Pahor
Salvatore Pepe
Giovanna Pesenti
Renata Petti
Teresa Pollidori
Tiziana Priori
Rosella Restante
Chiara Ricardi
Giuseppina Riggi
Fiorenzo Rosso
Alba Savoi
Gianni Sedda
Eugenia Serafini
Elena Sevi
Oliana Spazzoli
Franco Spena
Maria Gabriella Stralla
Edoardo Stramacchia
Micaela Tornaghi
Judit Torok
Danila Tripaldi
Sarah Pini
Cristina Vighi
Ruggero Maggi
Viene presentato l'arredamento della camera 312 dell'Hotel Manzoni di Milano, in cui il critico soggiorno' e in cui gli artisti sono invitati ad annotare messaggi artistici appositamente creati. Completano l'installazione proiezioni di una performance e della puntata del programma "Passerpartout" che ha visto ospite lo stesso Restany. A cura di Ruggero Maggi. Nell'ambito della 52a Biennale di Venezia.
Collettiva
A cura di: Ruggero Maggi
Che emozione improvvisa e violenta la sera in cui mi avvertirono della morte di Pierre Restany. Sapevo che era malato, ma dalle lettere che avevo ricevuto, trasparivano fiducia e speranza. Quando lo conobbi, a metà degli anni '70 all'Hotel Manzoni di Milano, venne a conoscenza del mio viaggio nell'Amazzonia peruviana. "Amazzonia" fu per noi la parola chiave che fece scattare un immediato contatto spirituale: anche lui era un grande amante e conoscitore di quella foresta e del suo mondo. Da allora c'incontrammo varie volte e sempre, immediato, riemergeva il ricordo di questo amore comune per la Natura. Natura che, nella propria essenza più integrale, Pierre riusciva a scorgere ormai solo dagli aerei - come mi aveva ironicamente evidenziato in alcune lettere – e che continuava ad affascinarlo con il suo eterno mistero.
Pierre Restany, fondatore del Nuovo Realismo e figura carismatica di critico e di libero pensatore, che ha influenzato in modo preponderante il mondo dell'arte contemporanea, ha soggiornato in maniera continuativa per oltre trent'anni nell'ormai storica camera 312 dell'Hotel Manzoni di Milano; dopo la sua scomparsa ho pensato di rendergli omaggio con un progetto non solo a lui dedicato, ma su di lui incentrato.
L'arredamento originale della camera 312 dell'Hotel Manzoni verrà presentato all'interno degli spazi espositivi, le cui pareti saranno totalmente avvolte da fluttuanti Post-it gialli.
Proprio il Post-it, entrato quasi ovunque come oggetto d'uso quotidiano ed il più diffuso sinonimo per riportare alla mente un evento, è l'elemento base del progetto "Camera 312 - promemoria per Pierre": un modo semplice, diretto, colorato e fluxus per far annotare ad ogni artista invitato la propria testimonianza poetica.
Per cogliere l'intima atmosfera della stanza attraverso i messaggi artistici appositamente creati, l'installazione inizierà sulle pareti per poi proseguire sui mobili, ricoprendo lo spazio circostante con isole di colore rigorosamente giallo che coinvolgeranno ed avvolgeranno lo spettatore. Sarà proprio questa diversità d'approccio e d'utilizzo di materiali vari (stampe digitali, interventi manuali, video, …) sugli stessi Post-it a dare all'operazione una visuale il più possibile ampia dei linguaggi artistici contemporanei ed a creare interesse nei visitatori attraverso la visione integrale dell'intervento sitespecifice la molteplicità delle singole opere. Come parte integrante dell'installazione saranno proiettate la performance che verrà presentata il giorno dell'inaugurazione e la puntata, in cui è stato ospite lo stesso Restany, del programma d'arte e cultura "Passerpartout" condotto da Philippe Daverio.
(Ruggero Maggi)
Artisti partecipanti:
Lorenzo Alagio, Cristina Alaimo, Fernando Andolcetti, Salvatore Anelli, Enzo Angiuoni, Calogero Barba, Fiorenzo Barindelli, Paolo Barlusconi, Antonino Bove, Nirvana Bussadori, Carlo Cane, Angelo Caruso, Bruno Cassaglia, Marilù Cattaneo, Renato Cerisola, Cosimo Cimino, Mario Commone, Nellì Cordioli, Francesca Romana Corradini, Marzia Corteggiani, Carla Crosio, Teo De Palma, Adolfina De Stefani, Gianni De Tora, Marcello Diotallevi, Gabriella Di Trani, Fedi&Gini, Alberto Ferretti, Roberto Franzoni, Fabrizio Galli, Annamaria Gelmi, Guglielmo Girolimini, Lillo Giuliana, Salvatore Giunta, Isa Gorini, Giuliano Grittini, Franca Lanni, Mya Lurgo, Ruggero Maggi, Carlo Maglitto, Antonello Mantovani, Renato Marini, Maria Grazia Martina, Fabrizio Martinelli, Rita Mele, Antonio Menenti, Renato Mertens, Simona Morani, Giorgio Nelva, Paolo Nutarelli, Clara Paci, Giorgio Pahor, Salvatore Pepe, Giovanna Pesenti, Renata Petti, Plumcake, Teresa Pollidori, Tiziana Priori, Rosella Restante, Chiara Ricardi, Giuseppina Riggi, Fiorenzo Rosso, Alba Savoi, Gianni Sedda, Eugenia Serafini, Elena Sevi, Oliana Spazzoli, Franco Spena, Maria Gabriella Stralla, Edoardo Stramacchia, Micaela Tornaghi, Judit Török, Danila Tripaldi.
Performance di: Kappa, Sarah Pini, Cristina Vighi, Gioia Fruttini (musicista), Gianmarco Gaviani (videomaker).
Il Milan Art Center, fondato e diretto dal 1973 da Ruggero Maggi, svolge un'attività multimediale con particolare riferimento alla poesia visiva, libri d'artista, mail e copy-art, installazioni e performance. Negli anni '80 ha curato ed organizzato mostre-eventi legati al movimento giapponese Gutai, alla Zaum Poetry russa, all'avanguardia latino-americana, cinese, cecoslovacca, romena e di altri paesi europei. Tra le manifestazioni promosse in Italia ed all'estero: "Italian report" mostra d'arte contemporanea italiana itinerante in gallerie e musei del Giappone e successivamente in Corea, "Eco italiana" mostra itinerante in Germania, "La linea infinita" (1993 – Milano) mostra/installazione dedicata a Piero Manzoni nel trentennale della sua morte, progetto che ha coinvolto artisti di tutto il mondo.
L'associazione ha proposto inoltre eventi come: "I metanetworker in spirit" all'interno di Arte Fiera di Bologna nel 1994/1995, "Mediale in erba" al Miart di Milano ed a "Riparte" di Roma, inoltre "Non solo libri" e "Aquarantacinquegiri" in altri spazi espositivi e, a partire dal 1985 , progetti dedicati alla teoria del Caos: "Caos Italiano" (1998 – Milano), "Caos – Caotica Arte Ordinata Scienza" (1999 – S.Vito al Tagliamento, Pordenone, Portogruaro e Latisana e quindi presso "L'Umanitaria" di Milano), "Caos" (2000 – Miart ) ed "Isole frattali" ( 2003 – Castell'Arquato), "Caotica" ( 2004 – Vercelli), "Attrazione frattale" ( 2006 – Premio Oscar Signorini – Fondazione D'Ars).
Inaugurazione: domenica 10 giugno 2007 alle 11
Camera 312
Dorsoduro 2537 - Venezia
Orari: 11-13 14-19, chiuso lunedi'