Palazzo Reale
Milano
piazza Duomo, 12
02 0202, 02 88451 FAX 02 88450104
WEB
Due mostre
dal 4/7/2007 al 15/9/2007
Tutti i giorni 9.30-19.30, giovedi' 9.30-22.30, lunedi' 14.30-19.30
WEB
Segnalato da

Valentina Romano




 
calendario eventi  :: 




4/7/2007

Due mostre

Palazzo Reale, Milano

"Botero". Esposte circa 150 opere, realizzate negli ultimi 10 anni, suddivise in 3 sezioni tematiche. La prima presenta una serie inedita dedicata all'arte circense; nella sezione storica trovano posto oltre 70 opere che rappresentano l'intero universo poetico dell'artista. Infine Abu Ghraib: quadri drammatici, dove i corpi sono legati, spesso in posizioni impossibili, o di violenza sessuale, le bocche aperte in smorfie di dolore. "Ferroni": in mostra 200 opere tra dipinti, disegni e opere grafiche, che dialogano con alcune opere di altri autori, quali Umberto Boccioni, Otto Dix, Lucien Freud, Alberto Giacometti, David Hockney, Peter Blake, Antonio Lopez Garcia, Giorgio Morandi e altri, in modo da ricostruire tutto il suo percorso creativo.


comunicato stampa

Botero
In mostra circa 150 opere

La mostra estiva di Palazzo Reale, che fa parte della manifestazione “La bella Estate dell’Arte 2007” ideata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, sarà dedicata all’arte universalmente conosciuta di Fernando Botero, maestro colombiano creatore di una cifra stilistica inconfondibile, con studi a New York, Parigi, Grecia, Montecarlo, Colombia e anche in Italia, a Pietrasanta, cittadina molto amata dove si dedica alle sculture.

A Milano Botero mancava da trent’anni, quando venne organizzata una sua mostra sul tema della corrida al Castello Sforzesco. Il maestro settantacinquenne sarà presente all’apertura della mostra milanese e si dichiara entusiasta di portare finalmente i suoi lavori nel capoluogo lombardo.

L’esposizione sarà organizzata dalla Galleria Contini di Venezia, che rappresenta Botero in Italia, con Palazzo Reale e Skira Editore, che ne firma il catalogo, a cura di Paola Gribaudo e Riccarda Grasselli Contini.

La mostra è sostenuta da The Royal Bank of Scotland, Borbonese, Aedes, AD Architectural Digest.

Saranno esposte circa 150 opere, realizzate negli ultimi dieci anni, scelte dall’artista e suddivise in tre grandi sezioni tematiche.

Circo

La prima sezione presenta una serie inedita di circa 40 lavori, una quindicina di olii e venticinque disegni dedicati all’arte circense. Botero si è innamorato del circo in Messico, dove passa in genere i mesi invernali, ed è stato attratto dai suoi personaggi, i colori, il movimento, le storie legate ad uno spettacolo antico e moderno a un tempo, già immortalato dalla pittura di Picasso, Léger, Chagall e tanti altri. “Un soggetto bellissimo e senza tempo - dichiara il Maestro, che presenta una carrellata di ritratti di grande bellezza, dall’equilibrista a Pierrot, da Arlecchino al domatore di tigri, dall’incantatore di serpenti ai clown, dalla donna cannone - quale soggetto più adatto alle morbide volumetrie del Maestro? - al contorsionista, dall’elefante ai cavalli. Insomma un universo variopinto, un caleidoscopio di colori, i personaggi colti nel momento dell’esibizione, con la massima concentrazione sul volto, ma anche la sospensione del momento, la gioia ma anche la malinconia racchiuse nello spettacolo stesso del circo.

Immagini spesso divertenti, buffe, ironiche, ma dense di significati, per chi sa andare oltre il primo sguardo. Botero infatti non giudica ma descrive minuziosamente senza alcuna indulgenza o crudeltà, non scherza e non deride. Il pubblico avverte la sostanziale eticità di questo artista e questo gli conferisce un respiro universale.

Opere recenti

Qui troveranno posto oltre settanta opere, che rappresentano l’intero universo poetico del grande maestro.

La figura umana singola è il cardine di molti di questi lavori, tra cui prevalgono le immagini femminili, come la dolente Donna che piange, la pensierosa Ragazza di profilo, la vorace Donna che mangia, ma anche la severa Donna in piedi, la sciantosa Celestina e la monumentale ragazza de Il bagno, figure di donne memorabili nelle posture, negli abiti, negli sguardi, da cui Botero riesce a far emergere con forza le diverse personalità, a raccontarcene le vite, i pensieri, i desideri.

Accanto alle donne, le coppie, come Uomo e donna, rispettabili borghesi che si incontrano per la strada, quasi un fermo immagine di un film dei primi anni del Novecento; Amanti, un uomo e una donna nudi che si abbracciano appassionatamente in una squallida stanza da albergo; Il Palazzo Presidenziale, una algida coppia in abito da sera pronta per una serata di gala dove non si divertirà; Adamo ed Eva, nudi frontali dagli sguardi carichi di intensità; il bellissimo Danzatori, uomo e donna allacciati in un passionale tango.

E ancora si potranno ammirare i soggetti collettivi, davvero notevoli, spezzoni di storie vissute, prese dalla vita quotidiana colombiana, spesso drammatiche come La via, con fuggiasco e poliziotto che si inseguono tra la folla; o Suicidio, dove si assiste al volo da una finestra di un uomo disperato; Pablo Escobar morto, un agghiacciante cadavere che galleggia sopra la scena del delitto. Ma anche scene di lavoro, come il notevole L’atelier di sartoria, dove ogni personaggio è intento a fare il proprio compito in un’atmosfera di allegra laboriosità; Il Club del giardinaggio con sei deliziose vecchie signore in posa per il fotografo; Il seminario con cinque preti che ricordano, nella movimentata spensieratezza, i pretini di Giacomelli; Sala da ballo, dove coppie di ballerini si muovono scatenate sulle note di una musica da balera; Tre donne che bevono, intriso di tristezza; Le Sorelle, opera magnifica dove sono ritratte cinque donne di varie età, dalle cui pose traspaiono le diverse personalità e le loro vite, vivide come se parlassero. Infine i d’après, i quadri in cui Botero rifà i grandi pittori del passato, opere straordinarie come Rubens e sua moglie, Maria Antonietta da Vigée-Lebrun, Da Goya, Gli Arnolfini da Van Eyck, Da Velázquez, quadri bellissimi e spesso ironici, indimenticabili.

Abu Ghraib

Qui l’atmosfera cambia del tutto e si precipita nell’inferno del famigerato carcere iracheno, tristemente famoso per le torture ai prigionieri di guerra. Le immagini che hanno fatto il giro del mondo si ritrovano in questi quadri drammatici, dove il colore predominante è il rosso del sangue, gli occhi sempre coperti da bende, i corpi abnormi nudi legati, spesso in posizioni impossibili, o di violenza sessuale, le bocche aperte in smorfie di dolore.

“Sono stato fortemente colpito dal dramma della tortura in Iraq - ha detto il Maestro - e non potevo ignorare questa vicenda. Anche l’artista deve farsi carico di ciò che avviene nel mondo e ho voluto interpretare questa realtà, denunciandola”.

Saranno esposte circa quaranta opere, realizzate in poco più di un anno di lavoro e presentate per la prima volta a Roma nel 2005 e poi a Berkeley, a New York e in Germania. Immagini che stridono con la leggerezza e la piacevolezza anche fisica di molte delle opere precedenti, immagini forti e durissime che non fanno sconti alla tragedia irachena.

Completano il percorso della mostra sei sculture monumentali che saranno collocate in città, tra la piazzetta Reale, Piazza Scala, Piazzale Cadorna, Piazza San Carlo e la Stazione Centrale. Opere di grandi volumi, in bronzo - che invitano a fermarsi, toccarle, girarci attorno - animeranno le strade milanesi, rivelando appieno la forza creativa di Botero.

Un percorso intenso e sfaccettato, dunque, nell’arte di un grande maestro, una mostra che emoziona, diverte, fa pensare.

Immagine: Gente del circo, 2007, olio su tela, 167x182 cm

Vernice per la stampa: giovedì 5 luglio, ore 12.00

Inaugurazione: giovedì 5 luglio, ore 18.00

Ufficio Stampa
Comune di Milano
Galleria Vittorio Emanuele 11/12
tel. 02.88450150
fax 02.88450568
http://www.comune.milano.it

Mara Vitali Comunicazione
Lucia Crespi
Corso Indipendenza, 1
tel. 02.73950962
arte@mavico.it

Informazioni
http://www.mostrabotero.it
http://www.comune.milano.it/palazzoreale

CallCenter VivaTicket: 899.666.805 (servizio a pagamento)
(Dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, sabato dalle 8 alle 15)

Prevendita biglietti (diritto di prevendita Euro 1,00)
http://www.vivaticket.it

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Ferroni

A Palazzo Reale circa 200 opere tra dipinti, disegni e opere grafiche dell’artista livornese di nascita ma milanese di adozione dialogano con alcune opere di altri autori, quali Umberto Boccioni, Otto Dix, Lucien Freud, Alberto Giacometti, David Hockney, Peter Blake, Antonio López García, Giorgio Morandi e altri, in grado di ricostruire tutto il suo percorso creativo.

Nell’ambito dell’iniziativa “La Bella Estate dell’Arte 2007” promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune Di Milano, si terrà dal 6 luglio al 16 settembre 2007 presso Palazzo Reale la mostra “FERRONI” che celebra una delle figure artistiche più interessanti del secondo Novecento italiano.

L’esposizione nasce da un progetto concordato tra le due città di Milano e Bergamo in cui Ferroni ha vissuto e lavorato e si svilupperà lungo un itinerario che coinvolge entrambi i capoluoghi lombardi: Bergamo, che gli dedica un’antologica a Palazzo della Ragione dal 1 giugno al 19 agosto 2007 e, appunto, Milano.

Il percorso espositivo prenderà inizio dai lavori degli anni Cinquanta, quelli ancora improntati a un realismo, anche ideologicamente schierato verso i dettami estetici del Partito Comunista, e che lo stesso Ferroni successivamente ricusò – portandolo a distruggere molte delle opere prodotte in questo periodo - soprattutto dopo l’ingresso delle truppe sovietiche a Budapest nel novembre 1956.

La mostra documenterà tutte le tematiche più care a Ferroni, inquadrando il suo lavoro all’interno del panorama artistico internazionale. Per questo motivo, verranno presentate opere di Umberto Boccioni, Otto Dix, Alberto Giacometti, Antonio López García, Lucien Freud, con le quali si instaurerà un confronto visivo sulle influenze e gli influssi che Ferroni accolse per sviluppare la sua pittura.

Il ritratto che ne risulterà non sarà solo quello di un artista di statura europea, sensibile alle influenze dell’arte internazionale, ma un personaggio colto, attento e aperto a suggestioni che gli provenivano ora dalla letteratura – Balzac, Robe-Grillet, Perec, - ora dal cinema – Dryer, Antonioni, Hitchcock – ora dalla musica – Webern, Debussy.

Nei suoi intenti, la mostra cercherà di liberare Ferroni da categorie critiche che lo vogliono legato a un discorso puramente figurativo e avvicinarlo ad altri àmbiti, quale quello dell’arte concettuale. Non è un caso che l’esposizione si concluderà idealmente con un’opera di Giulio Paolini, uno dei maggiori interpreti del concettuale italiano, che agli inizi della propria carriera ha guardato a Ferroni come a una figura di riferimento.

Accompagnerà l’esposizione un catalogo Skira, che presenterà testi di Vittorio Sgarbi, Alberto Boatto, Silvio Lacasella, Valerio Magrelli, Franco Marcoaldi, Casimiro Porro e un intervista a Luca Ronconi di Marco Vallora.

Gianfranco Ferroni (1927 - 2001). Livornese di nascita, nel 1944 si trasferisce a Milano dove, verso la metà degli anni Cinquanta, entra a far parte del gruppo dei realisti esistenziali (Banchieri, Bodini, Ceretti, Guerreschi, Romagnoni, Vaglieri). Fin dagli esordi la sua arte denuncia un'attenzione privilegiata a un'umanità intimamente sofferente, comunque gravata dal peso di un'esistenza che si incide nella memoria.

È da queste constatazioni, risolte nei quadri con un gusto, secondo una definizione del 1955 di Mario De Micheli, “tra il fiabesco chagalliano e il grottesco espressionista”, che Ferroni chiarisce quel realismo fortemente connotato in senso drammatico, di un'incisività violenta che tanta parte della critica gli riconoscerà negli anni a venire. Dal 1957 si dedica all'acquaforte e all'incisione, che gli frutta nel 1963 il Premio Biella. Fra le numerose presenze in mostre in Italia e all’estero si ricordano: le Biennali di Venezia del 1950, ‘58, ‘64, ‘68, ‘82, le Quadriennali di Roma del ‘59, del ‘72 e del ’99, dove gli è stato assegnato il premio per la pittura.

Punti vendita autorizzati Vivaticket
CallCenter VivaTicket: 899.666.805 (servizio a pagamento)
(Dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, sabato dalle 8 alle 15. Pagamento: solo con carta di credito)

Palazzo Reale
piazza Duomo, 12 - Milano
Orari: Tutti i giorni 9.30-19.30, giovedi' 9.30-22.30, lunedi' 14.30-19.30. La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti: Biglietto unico per le mostre "Botero" e "Ferroni", entrambe a Palazzo Reale. Intero Euro 7,00, ridotto Euro 5,00 (studenti fino a 26 anni; over 60; gruppi: min 15 – max 25 persone, gratuito per un accompagnatore; minori di18 anni; Soci Touring Club), biglietto cumulativo per l’accesso a tutte le mostre di "La bella Estate dell’Arte 2007" Euro 21,00. Ingresso gratuito: bambini fino a 6 anni.

Prenotazioni gruppi: (diritto di prevendita Euro 0,50 a persona)(la prenotazione è obbligatoria)
Ufficio gruppi Charta: 199.112.112 (Dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, sabato dalle 8 alle 15)

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