Alle ore 17.30 presso il bastione di San Marco di Castel Sant'Angelo, si inaugura la mostra "L'immoto" con opere di Saverio Maestrali. Nella festivita' di San Michele Arcangelo, protettore del Castello, per richiamare l'attenzione popolare saranno esposte, su due bastioni, le mongolfiere realizzate e dipinte dall'artista ventotenese Schiano Di Colella.
Alle ore 17.30 presso il bastione di San Marco di Castel Sant'Angelo, si inaugura la mostra "L'immoto" con opere di Saverio Maestrali. Nella festività di San Michele Arcangelo, protettore del Castello, per richiamare l'attenzione popolare saranno esposte, su due bastioni, le mongolfiere
realizzate e dipinte dall'artista ventotenese Schiano Di Colella.
La mostra è incentrata su opere che documentano da una parte un lavoro di
memoria e dall'altra la traduzione in termini di comunicazione di architetture di reclusione, riscatto di un immaginario collettivo che vede
questi luoghi esclusivamente come siti di morti-vivi, costretti a vivere in spazi essenziali e controllati in tutte le loro azioni con scientifiche
metodologie. Le suggestioni architettoniche che questi suscitano rievocano più che lo stato di segregazione la forza dell'utopia, della tensione
verso condizioni di vita migliori e di rifiuto di realtà precostituite e forzate. Alla staticità , all'immobilità dei manufatti costruiti, fa contrasto la
dinamicità delle idee, immarginabili, irreclusibili. Immarginabile è anche la traduzione in immagini di Maestrali, supportate nell'allestimento da
strutture tridimensionali evocative dell'essenzialità dell'abitare: "capanne" in legno, con coperture e pavimenti di canna. Castel Sant'Angelo,
isola nell'urbanizzato, nell'immaginario evocato come circondato dall'acqua dei fossati di protezione e dal Tevere, luogo di reclusione di
quanti osavano ribellarsi al potere del Papa, diventa sosta del pellegrinaggio di Maestrali, nel percorrere un itinerario culturale dei luoghi di
reclusione, iniziato già dal 1995, con altre tappe in Francia, in Corsica, in Sardegna e recentemente nelle isole pontine. L'esposizione
richiama in particolare le esperienze ventotenesi e procidane e si concretizza quale supporto per giornate di approfondimento su temi che
investono l'architettura e il suo recupero, congiuntamente e compatibilmente con i contesti di appartenenza (sociale, ambientale, economico),
senza negare la storia e l'importante vissuto di questi "contenitori", con documenti e pannelli che segnano ogni volta un ampliamento
dell'esposizione stessa, caratterizzandola come evento in crescendo, in progress.
Inaugurazione: 29 settembre ore 17.30
Ingresso gratuito
Orario 9-20 (Chiusura biglietteria ore 19)
Programma
18 ottobre Ore 11.30 La terra dei Borbone. Primo rapporto Tourist Quality Point. Sviluppo turistico integrato delle aree rurali.
25 ottobre Ore 11.30 Un piano per lo sviluppo sostenibile dell'isola di Ventotene e Santo Stefano.
1 novembre Ore 11 Sito sconvolto Architettura di reclusione per malati psichiatrici.
6 novembre Ore 18,30 Fermento culturale e libertà di pensiero vissuti dai prigionieri politici all'interno del carcere.
Data da fissare La Corsica 1755/1769, una Repubblica utopica?
30 novembre Ore 17,30 Tavola rotonda. Riflessioni sull'isola di Ventotene e il
Pannotico di Santo Stefano.
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Bastione di San Marco Roma