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6/7/2007

Giuseppe Carta

Museo Donna Francesca Sanna Sulis, Muravera (CA)

I seducenti percorsi della luce. Opere 1994-2007

Il 7 luglio 2007 si inaugurerà a Muravera nello scenografico ed elegante complesso museale (particolarmente raffinato e curato è il recupero di questo importante luogo di cultura) intitolato a "Donna Francesca Sanna Sulis", autorevole figura del ‘500 che in maniera significativa segnò la formazione agraria e professionale del territorio, un’importante mostra di Giuseppe Carta, comprendente una sessantina di opere tra dipinti e sculture, intitolata "I seducenti percorsi della luce". Si tratta di una serie di lavori che testimoniano l’iter creativo degli ultimi lustri di un autore che ha saputo colloquiare magistralmente e magicamente con la "natura morta" traducendola in sorpresa metafisica. Le sue immagini travalicano infatti l’impatto immediato di sapore iperrealista per entrare nel territorio dello spirito: la straordinaria perizia tecnica di Giuseppe Carta trova così un’efficace risposta nell’atmosfera in cui egli colloca gli oggetti: scenografiche tavole imbandite di luce, sottofondi scuri illuminati di cristalli e porcellane, oggetti sparpagliati o raccolti in ceste di vimini, e poi tovaglie, pieghe, ripiani, atmosfere fra il magico e il reale. In particolare la luce (e di riflesso l’ombra) diventa un obbligato transito emozionale, si trasforma in una sospensione del pensiero, si identifica nel preludio di un’attesa.

Per certe prerogative legate all’evidente risultato pittorico alcune tele possono rimandare ai grandi protagonisti del passato dal respiro europeo che hanno frequentato con successo tale genere artistico: pensiamo agli olandesi e ai fiamminghi del Seicento, pensiamo allo spagnolo Zurbarán e al nostro Baschenis. Come esempio tra gli esempi citiamo Composizione con cipolle e Arance e cristallo del 2002. Altri elementi inseriti nel racconto ci rivelano un Carta attento lettore del nostro tempo, delle sue incertezze, delle sue inquietudini, delle sue contraddizioni.

Sono percezioni o emozioni che emergono, quasi per contrasto, da un equilibrio narrativo di rara efficacia che va anche a sollecitare il rischio del bilico, l’azzardo inatteso. In tali occasioni egli diventa un funambolo di alta scuola che non teme di rovesciare o di inclinare i cristalli alla conquista di ardite trasparenze. Lo si scopre sia nella sontuosa Grande natura morta con bicchieri del 1996 sia in Trasparenze su panca verde del 1999-2000 dal soggetto rustico e dalle misure più contenute. L’allegoria può trasferirsi quindi in quella sospensione sinfonica da lui ricercata sempre attraverso la luce e l’ombra (un armonico concorso di note e di pause nel suo personale spartito): Assolo del 1995 e Mozartiana del 1998 rientrano in tale logica. Altre allegorie di umana competenza riguardano le cipolle e le zucche appese a una corda contro il buio del vuoto. Altre ancora è compito dei visitatori scoprirle e farle proprie.

Infine le sculture aggiungono sorpresa alla sorpresa perché l’estrazione delle forme dai dipinti diventa con Giuseppe Carta un esercizio di straordinaria seduzione visiva e tattile: Germinazione-mela e Germinazione-melograno introducono nel bronzo il mistero dell’evento tridimensionale e l’incanto sigillato della perfezione.

Per l’occasione sarà pubblicato il catalogo delle opere in mostra con saggio introduttivo di grande interesse del critico d’arte Luciano Caprile.

Per informazioni:
tel. 079/826270 – giuseppecarta.info@tiscali.it
info@comune.muravera.ca.it

Inaugurazione: Sabato 7 Luglio 2007, ore 11

Complesso Museale "Donna Francesca Sanna Sulis" - Muravera (CA)
Orari: martedi' - venerdi' 19-22, sabato 9,30-12,30, domenica su prenotazione

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