Salvi Gian Maria
Paolo Camporota
Francesco Oliva
Gabriella Fabbri
Gian Paolo Zanchi
Angelo de Boni
Pino Spinelli
Mostra di fine estate. Opere pittoriche di: Salvi Gian Maria, Paolo Camporota, Francesco Oliva, Gabriella Fabbri, Gian Paolo Zanchi, Angelo de Boni, Pino Spinelli.
Mostra di fine estate
Maestro - Pino Spinelli,
maestro dell'acquerello, grafico, autore di quadri ad olio e murales,
disegnatore su ceramiche, nasce il 5 agosto 1913 a Villa Raverio, da
Pietro Spinelli e Giuditta Gatti. La sua famiglia era modesta, in giovane
età perde il padre. Di carattere vivace il piccolo Spinelli viene avviato
alla scuola presso il seminario di Seveso, ma all'età di 15 anni esce e
studia da solo. Si racconta che all'età di 17 anni si chiude in un
sottotetto e prepara da privatista gli esami per il liceo Zucchi di
Monza: consegue la licenza liceale , nel '31 ottiene a Milano
l'abilitazione all'insegnamento (ottiene 10 in disegno e 7 in filosofia),
insegnando nelle scuole di Carate, Besana e Milano . In gioventù è stato
per diversi anni allievo del pittore Bardalonga, dal quale apprende a
trattare con profondità la figura. Chiamato alle armi durante la seconda
guerra mondiale, combatte da valoroso ufficiale e viene ferito ad una
gamba. Nel '45 si sposa e si stabilisce a Desio, la moglie Ines, una
desiana doc, fu sua compagna per tutta la vita. Nel '50 conosce Aldo
Raimondi dal quale viene incoraggiato ad intraprendere la difficile
tecnica dell'acquarello. Nel 1969 conosce Francesco Messina che lo sprona
nell'Arte della Scultura che Spinelli abbandona dopo alcune Opere. Più
tardi si legò a Renato Birolli: Spinelli ne approfondì i temi e fu da lui
spinto nello sviluppo dell'affresco e graffiti. Di questo periodo è
l'esecuzione di graffiti per edifici pubblici e privati ( ad esempio il
Banco di Desio ). Pur non frequentando scuole ufficiali, diviene in breve
uno dei migliori acquarellisti. Non si legò mai a correnti artistiche, nè
di destra, nè di sinistra, dedicandosi esclusivamente alla pittura.
Acquista uno studio a Milano, in via Gran Sasso e comincia a produrre i
suoi affreschi commissionati da note famiglie lombarde e da Istituti di
Credito. In qualità di grafico, sin dal '56 mette a punto i primi
manifesti pubblicitari a colori, per la Polenghi, la Star, l'Invernizzi,
la Mauri e la Molteni, il marchio" Montana" e il marchio della "Birra
Italia". Consegue il premio come vincitore del miglior stand ( ditta
Molteni ) progettato per la Fiera Campionaria: "L'Aquila d'oro". Comincia
la serie dei calendari artistici in collaborazione con "La Propaganda" di
Milano e "Arti Grafiche" di Bergamo. I suoi dipinti figurano sui
calendari che pubblicizzano le più importanti ditte italiane. Un grande
affresco si trova nella sede del Banco di Desio. L'opera raffigura una
bottega artigiana cesanese collocata nei pressi del Torrazzo e in vista
del Palazzo Borromeo, con tanto di artigiano, garzone e committente ( con
la borsa del denaro in mano ). L'opera, di indubbio valore, può essere a
richiesta visitata nella filiale cesanese del Banco di Desio e della
Brianza. Spinelli l'ha realizzata nel dopoguerra; gli artigiani cesanesi
ne avevano fatto, allora, l'emblema per le Mostre del Mobile. Un simbolo
che rimane indelebile nel tempo. Opere d'arte dell'artista si trovano
pure nella sala consigliare del Comune di Borghetto Santo Spirito (
Savona ), nel Comune di Cesano Maderno, nella Veneranda Fabbrica del
Duomo di Milano, un grande graffito si trova nella scuola F.Caracciolo di
Affori-Milano, un affresco raffigurante l'Annunciazione nella chiesa di
San Rocco a Desio. Nel '65 ottiene un grande riconoscimento critico nella
personale realizzata alla Galleria Gussoni di Milano, poi alla Bolzani e
Nuovo Sagittario. Nel '76 consegue il Trofeo dell'Arte "Premio
Internazionale" a Campione d'Italia abbinato al cantante Bruno Lauzi. Nel
'83 il presidente Pertini gli conferisce l'onoreficenza di Cavaliere,
mentre Cossiga, nell'89, lo rende Ufficiale con la menzione "Giuseppe
Spinelli in arte Pino per benemerenze artistiche nel mondo dell'arte". La
morte lo coglie a Desio, dove abitava con la famiglia, il 5 settembre
1994. La stampa specializzata e quotidiana riporta la notizia ricordando
le sue qualità artistiche. Esposizioni di retrospettive tengono viva la
sua immagine artistica, oggi diligentemente corrisposta dal figlio Pietro
Luca Spinelli.
In occasione della Mostra Antologica tenutasi, nel Gennaio del 2007,
presso la Villa Vertua di Nova Milanese non è mancato il plauso ufficiale
della massima carica dello Stato. Un sensibile riconoscimento che esalta
le straordinarie doti di Pino Spinelli, sicuramente una delle figure
protagoniste della difficile disciplina dell'acquerello, tecnica che per
lui, come molte altre, non aveva segreti.
Roma - Quirinale - 19/01/2007
La mostra promossa dal Comune di Nova Milanese contribuisce a valorizzare
la figura e l'Opera dell'artista Pino Spinelli. Profondamente legato alla
sua terra, fonte di costante ispirazione Spinelli ne ha saputo riprodurre
con acquarelli, olii e ceramiche di intenso valore pittorico le
suggestioni, i paesaggi e la storia. Con questo spirito il Presidente
della Repubblica esprime apprezzamento al Comune di Nova Milanese e a Lei,
Dottor Spinelli, per il valore culturale dell'iniziativa e rivolge a tutti
i presenti un cordiale saluto, cui unisco il mio personale.
Donato Marra
segretario generale della presidenza
Lino LAZZARI
PERSONALE GALLERIA LOCATELLI-BERGAMO - ANNI 1980
...L'acquerello di Spinelli è caratterizzato da una scandita
visualizzazione ambientale: scene di vita di tutti i giorni, motivi
gioiosi parigini e lombardi, fremiti pulsanti, equilibrati spunti
paesistici, centrati tutti con tinte succose ed appropriate. Una pittura
ad acqua originale, personalissima, che accomuna la macchia al segno, la
visione timbrica, all'elegia del tono aquisitamente nutrito di motivi
sentimentali e lirici ..."
Antonino De Bono: "
...Le opere di Spinelli sono interessanti
Vittorio Sgarbi:
...una ricerca stilistica che unisce alla corposità del racconto il segno
di un artista che non rinuncia a guardare avanti ...
" Davide Lajolo:
" ...Vi compaiono vedute urbane, paesaggi invernali annotati di
malinconia, visioni di neve, scorci di Parigi e di Milano, vie, piazze,
monumenti con la variegata folla dei passanti: questi in genere gli spunti
tematici che il pittore addolcisce e modella in un'atmosfera e su fondali
insistiti di luci vaporose o di modulazioni crepuscolari ... "
Pier Franco Bertazzini
ANGELO DE BONI
deBoni, all'anagrafe Angelo De Boni, nasce a Limbiate (MI) nel 1955.
Dal 1970 al 1975 frequenta l'Istituto Statale d'Arte di Monza, dove apprende
da Maestri insegnanti quali Nanni Valentini e Marco Mirzan, l'arte del
disegno, della grafica, del colore. Diviene Maestro d'Arte e poi si
diploma in Arti Applicate, col massimo dei voti. Frequenta, nel contempo,
un corso di disegno dal vero presso l'Accademia di Brera in Milano. Nel
1976 si è iscritto al Politecnico di Milano alla facoltà di Architettura.
Abitualmente passa i pomeriggi presso il laboratorio di Valentini
apprendendo l'arte del disegno applicato alla scultura in ceramica. Poi
frequenta il laboratorio di Ojer, dove apprende il disegno applicato al
modellismo. Affascinato dal teatro coglie una opportunità collaborando
nell'allestimento di diverse scenografie per compagnie teatrali di fama
nazionale, mettendo poi quanto appreso a disposizione di compagnie
teatrali minori.
Dal 1978 osserva un lungo periodo di riflessione. Si limita a visitare
mostre, prendere appunti, osservare le nuove correnti artistiche.
Rinnova i suoi studi artistici ripartendo da Picasso ai giorni nostri.
Guarda con attenzione il mondo esteriore, ed arricchisce le proprie
esperienze di nuovi viaggi. Dal nord-africa al sud-america, tutto diventa
opportunità per emozionarsi e memorizzare l'intensità dell'emozione.
Nel 2000 ritorna a dipingere e diviene fautore della corrente artistica
che denomina NEXT-ART .
deBoni ha anche ricoperto il ruolo di National Manager di Sos Art Italy,
per la Sos Art International.
Attualmente, oltre a dipingere, collabora col periodico trimestrale
ARTE-INCONTRO della libreria Bocca di Milano, scrivendo articoli nella sua
rubrica Carpe Diem.
Ha inoltre ricevuto dall'OPERA PRAESEPIUM di PALERMO, nella persona del
Presidente, Dott. Prof. N.H. Vincenzo Piccione D'Avola, l'Alta
Onorificenza di ACCADEMICO DEL SANTOPRESEPIO
Nel 2005 ha ampliato il Manifesto della NEXT-ART, scritto nel gennaio
2000, ed ha fondato:"ARTODAY: Laboratori of reading of the image".
ZANCHI GIAN PAOLO
Gian Paolo Zanchi vive e lavora a Stezzano (Bg), allievo del grande
maestro bergamasco Cecco Previstali.
L’artista si esprime con l’immediatezza di immagini che parlano al cuore e
alla mente, costruendo una dimensione umana capace di riproporre in
termini costruttivi i problemi dell’esistenza. In una dimensione pittorica
dominata dal paesaggio, l’autore rappresenta in termini oggettivi la sua
soggettività che esplora i segni dell’uomo, li pone in relazione ai tempi
e ai valori, li confronta con ciò che rimane di una naturalità serena e
pacata. La sua è una figurazione simbolica che si avvale dell’allusione
per affrontare temi etici e spirituali di grande intensità. Strutture
volumetriche che si stagliano in scorci prospettici ad ampio respiro, in
un’armonia perennemente rinnovata e vincente.
Dott.sa Elisa Motta
FABBRI GABRIELLA
Gabriella Fabbri di Teramo ha frequentato fino all’Università gli studi
classici, si è laureata in Lettere con una tesi sull’Arte popolare del
Tramano. Si è dedicata alla Storia dell’Arte che ha insegnato in diversi
istituti scolastici in Abruzzo. Figlia d’arte, autodidatta, attenta alle
specificità culturali della sua terra, inizia a dipingere in giovane età
paesaggi che ne individuano sinteticamente le caratteristiche, passa poi a
composizioni nelle quali la natura diventa scenario di meditazione dai
contenuti prettamente surreali. La sua ricerca sfocia quindi nel
concettuale e nell’astratto,anche attraverso installazioni che hanno
ottenuto numerosi consensi di pubblico e critica.
Ha esposto in mostre collettive e personali, rassegne e concorsi in Italia
e all’estero, ottenendo premi e riconoscimenti.
Ha partecipato alla seconda e terza edizione del concorso di pittura
“TrofeoG.B.Moroni” indetto dalla New Artemisia Gallery, e inserendosi nei
venti finalisti..si è aggiudicata in entrambe le manifestazioni la targa
Menzione d’Onore.
FRANCESCO OLIVA
Francesco Oliva vive e lavora a Stezzano, Bergamo.
Con quest’ottica deve essere vista la pittura di Francesco Oliva una
pittura che proprio per la personalità che l’artista vi realizza,
costituisce una “tessera” nuova nel grande mosaico della pittura di ogni
tempo.
In che cosa consiste il valore di questa tessera non è difficile dire:
qui troviamo un originale modo di vedee la figura, in un contesto di
stile surrealista assai bene congeniato,tutto è fuori dal tempo,
atemporale per essere più precisi nel termine, e quindi senza precise
identità, in un contesto ambientale atipico in ogni senso ma, proprio per
questo attribuibile a situazioni di ogni epoca passata, presente, futura.
Sempre c’è stato e sempre si svilupperà nell’animo dell’uomo il desiderio
di avere dalla vita momenti di gioia e tempo per sognare o viaggiare in
mondi fantastici ed irreali. Questa di Oliva è senz’altro una pittura
poetica e, come si diceva all’inizio, quando la pittura si fa poesia,
allora è vera espressione artistica.
E Francesco Oliva vi riesce con bravura e abilità. Di cuore gliene siamo
grati, perché anche a noi egli permette di essere, attraverso la visione
dei suoi dipinti, un poco poeti come lui.
Don Lino Lazzari
PAOLO CAMPOROTA
Paolo Camporota nato a Catanzaro nel 1972, Sociologo ed artista
poliedrico, inizia a dipingere con regolarità dal 2005 ed è per questo
che nonostante la sua non “giovanissima” età dobbiamo considerarlo una
promessa nel panorama artistico dei giovani emergenti. Studioso dei
comportamenti umani dei fenomeni sociali e delle organizzazioni complesse,
la sua passione per la ricerca sociale e per la socioantropologia la
trasmette attraverso il linguaggio, della pittura, in un viaggio ai
confini tra realtà e stati profondi dell’animo umano. Le sue opere sono
state definite ricche di una potente carica espressiva ed i suoi
personaggi a volte surreali riescono a trasmettere in colui che le osserva
energia ed inquietudine. Ha partecipato con successo a numerosi concorsi e
mostre collettive nazionali ed internazionali.Nel 2006 ha partecipato al
concorso di pittura “Trofeo G.B.Moroni” indetto dalla New Artemisia
Gallery di Bergamo, aggiudicandosi il Diploma di Merito.
SALVI GIAN MARIA
Salvi Gian Maria vive e lavora a Berbenno. Ha partecipto a diversi
concorsi nazionali e internazionali ottenendo affermazioni e
riconoscimenti tra cui "La vela d'Oro" al Gran Premio biennale per le Arti
Visive di Riccione. Insignito della nomina di Cavaliere dell'Arte
dall'Istituto di Arti di Sassari., fra le varie esposizioni
Ha esposto una personale alla New Artemisia Gallery di Bergamo.Ha
partecipato alle prime tre edi-
zoni del concorso Trofeo G.B.Moroni, aggiudicandosi la Targa d’Onore.
New Artemisia Gallery
via Giambattista Moroni, 124 -Bergamo