Il ritorno di Federico II. Monica Cuoghi e Claudio Corsello, noti street-artist bolognesi, continuano il loro lavoro sulle "doppie esposizioni fotografiche". Un tempo in pellicola ed ora in digitale, queste immagini sovrapposte vogliono svelare la realta' attraverso coincidenze poetiche o concettuali di temi e tempi diversi. A cura di Marta Iorio.
Il ritorno di Federico II
a cura di Marta Iorio
A Palermo gli artisti Cuoghi e Corsello, continueranno il loro lavoro sulle “doppie esposizioni fotografiche”, un
tempo in pellicola ed ora in digitale, queste immagini sovrapposte vogliono svelare la realtà attraverso
coincidenze poetiche o concettuali di temi e tempi diversi.
Il tema principale della mostra in oggetto, direttamente promossa dalla Fondazione Federico II, è
ovviamente Federico II, che, come scrivono gli stessi artisti: “...è perno senza immagine di tutte le immagini
che ci interessa adoperare come trasparenti parole da sovrapporre, architetture, statue, alberi e rose, visi,
stemmi e corone, per evocare la cultura e l'evoluzione condotta dall'imperatore: sostenere le diverse culture
e armonizzarle, la ricerca di un mondo senza confini e la conoscenza per tutti, la necessità dell'interazione tra
le scienze materiali e spirituali per comprendere profondamente l'universo e le sue leggi, l'amore per la
bellezza e la disciplina, l'esoterismo e la guerra magica...”.
A questo perno storico del ‘300 si allacciano incrociando la "strada fotografica" di Cuoghi e Corsello, per
casuale sincronica coincidenza, altre storie che parlano delle stesse sfide, colorano le "arie" di questo lavoro
ponte fra la storia e la contemporaneità: ad esempio Garibaldi fra gli altri, interferirà tra le foto per avere avuto
la stessa missione di unione e di conoscenza.
Ma è il lavoro fotografico finale a mostrare le coincidenze e le poesie che Cuoghi e Corsello a Palermo sono
riusciti a versare, importante è come dicono loro stessi: “....dare un segnale, portare alla luce il valore e la
poesia di quell' imperatore - stupore del mondo e miracoloso trasformatore - per potere riprendere con
coraggio la sua rotta e procedere in fretta VERSO un risveglio e un'evoluzione dell'umanità, e
conseguentemente ammirare la bellezza di Palermo... pupilla dei nostri occhi...".
GLI AUTORI
tratto da Cuoghi & Corsello di Renato Barilli
Monica Cuoghi e Claudio Corsello noti street-artist bolognesi, classe ’65, con all’attivo decine di mostre e
installazioni d’arte in giro per l’italia e l’europa, fanno coppia, nella vita e nell’arte, da più di dieci anni, e forse il
loro primo impulso è stato di raccogliere il suggerimento proveniente dal graffitismo spontaneo e selvaggio,
che in modi certo rozzi e incolti ha sentito però un autentico bisogno di decorare gli spazi pubblici, animandoli
con tracciati grafici. Così, i nostri due hanno ben presto concepito dei motivi elegantissimi, delle forme animali
stilizzate capaci di estendersi quasi senza limiti sui muri della città, e soprattutto lungo le staccionate che
costeggiano i binari ferroviari. E’ nato dalle loro mani un affascinante essere mitologico che hanno chiamato PBrain.
Ma, a differenza dei graffitisti da strada, essi hanno svolto una intelligente e flessibile politica dei media, per cui i parti della loro fantasia non sono stati veicolati solo attraverso graffiti materiali, ma hanno occhieggiato
anche da monitors sistemati in serie, pronti a rimbalzarsi le immagini dall’uno all’altro. E anche le foto sono
entrate nel loro repertorio, sempre secondo modalità creative. Perfino il vecchio mobilio è stato riutilizzato da
loro per fini creativi. Infatti una simpatica prerogativa di questa coppia è quella di andare a vivere in grandi
spazi industriali abbandonati, dove i due riescono a creare dimore di ampio respiro trasformandole in
magnifiche serre, in cui i residui del nostro mondo consumista e merceologico vengonoampiamente riscattati.
Insomma, il trash, nelle loro mani, si trasforma in oro, in splendidi frutti di un giardino magico. Di recente il
ricorso ai nuovi media li ha portati a sfuttare il disegno al computer, dove la fluenza delle linee si accompagna
a un ricorso a campiture cromatiche dense e compatte come smalti. Con questi mezzi ‘’soffici’’ essi producono
fantasmi pieni di estro, che poi sentono l’obbligo di materializzare trasformandoli in enormi murali, chiamati a
rendere vivibili le nostre dimore, i nostri spazi pubblici e privati. Si potrebbe obiettare che le loro immagini, sia
nella progettazione al computer, sia nella materializzazione sulle pareti, mancano di affrontare i grandi e
tormentosi problemi sociali, ma al giorno d’oggi l’indagine e la protesta di taglio socio-politico sembrano potersi
affidare molto più propriamente ai normali mass media, mentre è giusto che i mezzi artistici si facciano carico
di creare un ambiente vivibile per tutti, allietato da alti coefficienti di invenzione grafica e cromatica nello stesso
tempo.
OPENING 13 LUGLIO dalle ore 19.00
PaLab. culturalbergheria. laboratorio di culture contemporanee. bar. ristorante.
via del Fondaco (piazza Vittoria) - 90134 Palermo
dalle ore 18 alle ore 24
lunedi chiuso
ingresso libero