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27/7/2007

OpenArt 07

Localita' Trii, Roveredo

Settima edizione. Caratteristica dell'iniziativa, coordinata da Luigi a Marca, e' quella di immergere l'arte dentro un territorio naturale incontaminato, tra prati e boschi, in un connubio stringente in cui natura e arte dialogano con grande naturalezza. Gli artisti invitati realizzano i propri lavori in sintonia con il luogo da loro scelto per l'esposizione e spesso l'opera viene eseguita direttamente sul posto.


comunicato stampa

Settima edizione

OpenArt, giunta alla sua settima edizione, può ormai dirsi un avvenimento fondamentale dell’estate artistica della Svizzera. L’importante rassegna d’arte - inserita nell’ampia campagna in Località Trii - si tiene a Roveredo, una località del Canton Grigioni a 10 km da Bellinzona sulla strada che porta al Passo del San Bernardino. Molto ampio il pubblico che vi accede durante tutta l’estate, un pubblico di appassionati d’arte, collezionisti e artisti, proveniente, oltre che dalla Svizzera, dalla Germania e dall’Italia.

Caratteristica dell’iniziativa, coordinata da Luigi a Marca, è quella di immergere l’arte dentro un territorio naturale incontaminato, tra prati e boschi, in un connubio stringente in cui natura e arte dialogano con grande naturalezza. Gli artisti invitati, infatti, realizzano i propri lavori in sintonia con il luogo da loro scelto per l’esposizione e spesso l’opera viene eseguita direttamente sul posto. Si tratta di una vera “open art”, secondo due accezioni: arte all’aperto ma anche arte aperta ai diversi linguaggi, alle diverse culture (presenti in mostra artisti da tutta Europa), alle esperienze della tradizione, ma anche d’avanguardia.

Gli oltre 100.000 metri quadrati dentro i quali le opere sono distribuite consentono di definire attorno a ciascuna di esse uno spazio di rispetto e di lettura certamente importanti per la loro comprensione, ma, nello stesso tempo, permettono al visitatore di “incontrare” tutti i lavori con una passeggiata in un luogo già per sua natura singolare e ulteriormente reso stimolante da presenze che riescono sempre ad integrarsi e a convivere in modo semplice con gli alberi, gli arbusti e i prati che dalla collina degradano fino al fiume.

Nel parco, al di là delle presenze stagionali di quest’anno, figurano in permanenza opere di artisti affermati come Spoerri, Rotella, Knubben, Schumacher, Olivia, che hanno partecipato a precedenti edizioni di Openart e i cui lavori sono rimasti come segnali ai giovani artisti che si succedono in questi appuntamenti estivi.

Una cinquantina gli artisti presenti quest’anno a Openart. Per alcuni di essi si tratta di un ritorno, per altri, invece, è la prima occasione di un confronto con questo territorio e con il pubblico affezionato che segue la rassegna. Varie le provenienze. Sono ben rappresentati gli scultori operanti in Svizzera, ma altri arrivano dall’Italia, dalla Germania, dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Cechia e dall’Iran. Anche le tecniche e i materiali usati sono i più vari. La scultura, che è in assoluto prevalente sulle altre espressioni artistiche, utilizza i materiali della tradizione come legno, pietra e bronzo assieme a materiali nuovi ed oggetti vari. Si aggiungono poi installazioni e performance – sia nella giornata inaugurale che in occasioni successive – fotografie e video.

Questi gli artisti presenti: Luigi a Marca, Matthias Bach, Bovi, Irma Bucher, Adrian Bütikofer, Enzo Capozza & M.Rita Fedeli, Sibylla Dreiszigacker, Rich Federer, Chiara Fiorini, Duosch Grass, Paolo Grassi, Fredy Hadorn, D. Harmeier-L.Lindgren, Alexander Heil, André Heer, Dagmar Heinrich, Edith Kappeler, Christian Kirchhofer, Vladan Kolàr, Kuspi 06, Steff Lüthi, Marck.ch, Karl Meyer, Toma Nenov, Susanne Neumann, Giovanna Nicola & Gyano Koch, Pascal Murer, Gian Piero Pompuri, Milvia Quadrio-Pedergnana, Regina Ramseier, Aniko Risch, Nigel Ritchie, Gianni Rodenhäuser, Dorotee Rothbrust, Pavel Schmidt, Beatrice Stähli, Rudolph Tschudlin, Christiane Tureczeck, Behrouz Varghaiyan, Veronesi-Hoepflinger, Anne Marie Catherine Wieland, Hanspeter Wyss, Dominik Zehnder, Katrin Zuzáková.

La manifestazione grigionese, inoltre, anche per la sua vicinanza con l’Italia, assume quindi il ruolo di ponte tra l’arte del nord dell’Europa e l’ambito mediterraneo, da cui si pensa di poter avere negli anni prossimi nuove e significative presenze. Il giorno del vernissage della mostra (sabato 28 luglio, a partire dalle ore 17) e quello del finissage (sabato 15 settembre, dalle ore 16) saranno presenti tutti gli artisti, disponibili a confrontarsi con il pubblico e a rispondere a domande e sollecitazioni.

Per tutta l’estate, fino all’8 ottobre il parco sarà visitabile dalle ore 14 alle 20, tutti i giorni escluso lunedì, oppure su appuntamento (tel. 0041.91.8272180; 0041.79.4442161). Ingresso gratuito.

La manifestazione è sostenuta dal Fondo culturale del Canton Grigioni, dalla Pro Grigioni Italiano e dai comuni di Roveredo, Leggia, Soazza, Lostallo. Numerosi anche gli sponsor privati: Banca Raffeisen del Moesano, Belloli, Rubis Switzerland, Jacob Rohner Vini di Monticello/San Vittore e diversi privati.

Immagine: Katrin Zuzakova

Vernissage: sabato 28 luglio, dalle ore 17

Localita' Trii
Roveredo
orari: 14.00-20.00, chiuso lunedì

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