Amorose visioni. L'artista fin dagli esordi presenta opere pittoriche in tecnica mista, caratterizzate da una forte impronta informale. Scrive ed interpreta spettacoli di teatro-danza come pittrice-performer, realizzando allestimenti scenografici per eventi teatrali, musicali e performativi.
Amorose visioni
testi critici di Silvana Cortese e Elisabetta Palmieri
Nata nel 1973 a Poggibonsi (SI), Cinzia Fiaschi compie gli studi presso l’Accademia Belle Arti di Firenze allieva, tra gli altri, di Marco Dallari. Artista poliedrica, dal 1996 inizia a viaggiare ospite in personali e collettive importanti in Italia e all’estero. Fin dagli esordi presenta opere pittoriche in tecnica mista, caratterizzate da una forte impronta informale. Scrive ed interpreta spettacoli di teatro-danza come pittrice-performer, realizzando allestimenti scenografici per eventi teatrali, musicali e performativi. Partecipa a numerosi concorsi d’arte vincendo, nel 2004, il Concorso Nazionale indetto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dall’incontro artistico con la danza, fonda nel 2003 il DAP (Dance in Action Painting), progetto che unisce il teatro-danza e l’improvvisazione con la pittura, realizzando performances che hanno raggiunto echi internazionali.
Dopo il lungo soggiorno americano che nel 2005 e nel 2006 l’ha vista protagonista del progetto “Art in motion”, spettacolo itinerante di danza, suoni e colori prodotto dalla Goathause Gallery, Pittsboro, North Carolina, di Siglinda Scarpa, Cinzia Fiaschi è rientrata in Italia per curare alcune mostre personali in Lussemburgo e a Venezia. La PROMART, associazione culturale trentina che lo scorso anno aveva già promosso il lavoro dell’artista in una mostra ad Ischia, ha scelto Cinzia Fiaschi come prima protagonista dei dieci eventi d’arte contemporanea che – in collaborazione con il Comune di Villa Lagarina (Tn) – ha avuto l’incarico di realizzare nel triennio 2007/2009 negli spazi del prestigioso Palazzo Libera. A tutte le manifestazioni, a partire da “Amorose visioni”, ha garantito il proprio prezioso contributo la Target sas, azienda trentina leader nella gadgettistica aziendale.
La mostra presso Palazzo Libera – che gode del patrocinio della Regione Trentino Alto Adige, della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di Certaldo e dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e della partnership operativa del Centro Audiovisivi della Provincia Autonoma di Trento – sarà accompagnata da un ricco catalogo, con testi critici di Silvana Cortese e Elisabetta Palmieri ed alcuni scritti della stessa Cinzia Fiaschi. In occasione dell’inaugurazione, sabato 4 agosto, alle ore 18.30, è prevista una intensa e coinvolgente performance pittorica dell’artista, accompagnata dalle interpretazioni di Sara Armentano (testi di Giovanni Boccaccio e Cinzia Fiaschi), dai ritmici movimenti di danza di Cristina Failla e dalle improvvisazioni al violoncello di Barbara Bertoldi.
L’evoluzione del fare arte di Cinzia Fiaschi è un crescendo del quale l’artista è sicuramente consapevole e lo testimonia la risposta che Cinzia fornisce ad una perentoria domanda di Elisabetta Palmieri:
Cosa è cambiato nella sua ricerca artistica nell’ultimo anno?
R. La determinazione. Sono spinta da una maggiore consapevolezza del mio lavoro, quasi una frenesia determinata a contrastare la misura tiranna del tempo. O forse è solo la bramosia artistica d'imporsi? me lo domando spesso! C'è sicuramente una diversa presa di posizione ''verso'' la pittura, decisamente più frizzante e impulsiva. Lavorando mi sono resa conto che la mia attenzione è indirizzata verso un processo interno, corporeo e mentale allo stesso tempo. Di solito, inizio a lavorare senza avere nessuna idea sul cosa fare; dato per scontato che non c' è sempre l'esigenza di ''fare'', ciò che diventa necessario è il trasporto fisico e mentale, fondamentale dell'operare artistico.
E dicevo, mi guardo all'intorno e all'interno, esploro il materiale che ho a disposizione, colori, libri, tele, luce, assumendo un atteggiamento per nulla poetico verso il lavoro, spesso contrariato e nervoso, con la costante certezza, però di creare un qualcosa. L'oggetto chiamato qualcosa si viene a scoprire in momenti successivi dopo le prime, iniziali pennellate scomposte, in diverse possibili forme, approssimative e non necessariamente definite. Ho sempre pensato che quel preciso istante, cioè il momento precedente alla consapevolezza dell' opera che si va a formando attraverso un'intenzione, ovvero attraverso un processo che dall'interno diventa azione, sia una sfida provocante, un rischio da correre, una scelta.
sabato 4 agosto 2007, ore 18.30
Con lo spettacolo “Amorose visioni”, performance per corpi, voci e suoni (Sara Armentano, attrice – Barbara Bertoldi, violoncellista – Cristina Failla, danzatrice – Cinzia Fiaschi, pittrice/performer)
Palazzo Libera
via Adalberto Libera - Villa Lagarina (TN)
Orario: 10.00 - 12.30 / 14.00 - 18.00 – lunedì chiuso
Ingresso libero