Cutri rappresenta il guerriero che ciascuno di noi nasconde dentro di se', soggetti ritratti in atteggiamenti non prettamente maschili che sfidano lo stereotipo italico del maschio puntuto e dominante. In Porno Dreams, Orlandi fotografa direttamente il monitor del televisore mentre scorrono fotogrammi di film hard.
Doppia personale di fotografia
Dal 7 al 12 settembre la galleria ARCH ospiterà l’opera fotografica di Sandro Cutri intitolata Guerrieri. Della serie verranno esposti 8 scatti, scelti tra gli oltre quaranta realizzati dall’artista in tutto il 2004.
L’intenzione di Cutri è quella di rappresentare il guerriero che ciascuno di noi nasconde dentro di sé, soggetti ritratti in atteggiamenti non prettamente maschili che sfidano lo stereotipo italico del maschio puntuto e dominante. Quelli di Sandro sono uomini capaci di commuoversi che non nascondono le proprie debolezze, uomini che per difendersi non si servono di armi più o meno convenzionali, ma di oggetti che hanno a che fare con la quotidianità del vivere metropolitano: un divieto di sosta utilizzato come scudo, circuiti elettrici al posto del cervello, un bazooka che sostituisce l’organo genitale. L’ironico ed il fumettistico hanno la meglio sul reale, le sottigliezze psicologiche risalgono la superficie per essere colte senza filtri e distorsioni.
Cutri ci restituisce un universo maschile, in cui non esiste più né tensione machista né vergogna, pieno di molteplicità, sfumature e paradossi.
Sandro Cutri è un fotografo professionista con spiccato interesse per l’arte, i suoi Guerrieri sono già stati messi in mostra nello Zò Caffè di Bologna (2005) con grande successo di critica e di pubblico. Ha fatto parlare di sé, sul New York Times, un suo ritratto fotografico di Jonathan Harr, giornalista e scrittore americano autore del libro reportage Il Caravaggio Perduto (The Lost Painting). Cutri è anche fotografo di scena, tra i suoi più recenti lavori segnaliamo La figlia di Iorio di G. Dannunzio, Lotta libera di Valeria Moretti, e Te lo leggo negli occhi di Marco Calvani.
Tra le mostre: Libreria Odradek (2003), Supper Club (2004), Techné (2007)
Inoltre la galleria esporrà i Porno Dreams del fotografo romano Claudio Orlandi, otto scatti scelti fra gli oltre cinquanta che compongono la serie.
Orlandi fotografa direttamente il monitor del televisore mentre scorrono fotogrammi di film hard, ruotando al tempo stesso la macchina digitale. Invade il campo della video art, trasforma la realtà filmica in esperienza onirica, indaga l’inconscio umano attraverso la trasfigurazione geometrica del corpo e rimanda a chi guarda il compito di ricomporre ciò che nelle sue foto ha in precedenza frammentato.
Angeli e demoni lottano tra loro mentre l’oscuro prende forma ed invade il primo piano: senza fine la lotta tra ossessione e piacere, tra istinti primitivi ed improvvise elevazioni dello spirito.
Claudio Orlandi ci dimostra come attraverso la fotografia sia possibile svelare ogni angolo del recondito e dell’immaginario, restituendoci un mondo completamente svuotato del proprio senso originario.
Claudio Orlandi scopre la propria passione per la fotografia nei primi anni novanta e da lí in poi si dedica senza sosta alla ricerca artistica. Tatuaggi di Luce, Evoluzione, Dimensione gamma e Tempus fugit sono solamente alcuni tra i lavori realizzati da Orlandi in questi anni.
Il 2007 è stato per il fotografo romano ricco di esposizioni e di collaborazioni. Ha esposto le sue foto alla Domus Sessoriana durante la mostra collettiva Specchio non mente (marzo 2007), curata da Antonietta Campilongo; per la Fondazione Civita ha partecipato all’ esposizione collettiva intitolata Tre ore ed un quarto (maggio 2007) ed è stato protagonista dell’evento Supermart (luglio 2007) curato da Junior Zunica e Leonardo Tizi presso la galleria ARCH.
Immagine: Sandro Cutri
Inaugurazione:8 settembre, ore 21
ARCH Galleria delle cose,
Via G. Lanza 91 A - 00184 ROMA
Ingresso libero