Associazione Laboratorio Incontri d'Arte
Nel lavoro di Raika Cannone le tessere musive sono segno tangibile della frammentazione e ricomposizione dei piani; mentre nelle opere di Marjan Fahimi una spiccata policromia lascia l'impronta di una inequivocabile vitalita'.
Premio L.I.Art - MArteLive 2007
È ormai consuetudine consolidata dell'Associazione L.I.Art assegnare, nell'ambito
della rassegna MArte Live, un premio Speciale di Qualità a due degli artisti
partecipanti.
Ad essere premiate quest'anno sono state due giovani artiste: Raika Cannone e Marjan
Fahimi.
Il percorso formativo di Raika Cannone, artista nata ad Andria ed operante tra Roma
ed Amburgo, è legato all'arte musiva e quest'impronta è ben visibile nei soui
lavori. Le tessere musive compaiono costantemente a raccordare ed arricchire
superfici mosse o scalfite, come segno tangibile della frammentazione e
ricomposizione dei piani. I fondali assoluti e prettamente monocromatici accentuano
ed impreziosiscono i colori delle tessere e vanno ad incastonarle come gemme. I
segni, quasi crittografici degli sfondi rendono dinamiche le composizioni, nelle
quali fantasia e razionalità trovano il giusto equilibrio. La materia, a volte
grondante dal supporto, scavalca i confini dell'opera per immergersi nella pienezza
del reale. L'utilizzo dei colori primari e del digradare dalla pennellata a "lacrime
di smalto" colpisce i sensi e ci coinvolge.
Marjan Fahimi, artista iraniana venticinquenne già attiva dal 1999, imposta i suoi
lavori basandosi su una spiccata policromia che copre l'intera superficie in maniera
tenace con deviazioni quasi violente, che aprono spiragli di luce/buio, grate che
lasciano intravedere il mondo al di là del dipinto, crepe che squarciano il tessuto
cromatico. Queste aperture sfondano il piano bidimensionale e creano un collegamento
diretto con la realtà, una realtà nascosta che però penetra la mente
dell'osservatore. I segni che intersecano i piani giungono come segnali di qualcosa
di esterno che invade il silenzio e la grandiosità delle opere, ma che passa
lasciando l'impronta di una inequivocabile vitalità.
Inaugurazione: 12 settembre 2007 alle 19
Associazione L.I.Art
via D. Lubin, 4 Roma
Ingresso libero