Chiesa di San Carpoforo
Milano
piazza Formentini, 12
02 36571601 FAX 02 36571605
WEB
L'occhio fotografico di Ernst Junger
dal 13/9/2007 al 29/9/2007
lunedì- domenica 16 - 23
WEB
Segnalato da

Lisa Pizzighella




 
calendario eventi  :: 




13/9/2007

L'occhio fotografico di Ernst Junger

Chiesa di San Carpoforo, Milano

Un percorso di fotografie e didascalie originali del filosofo che raccontano il terrore e la violenza della storia in cui l'immagine e' sempre in costante tensione simbolica con la parola scritta; a cura di Maurizio Guerri e Silvana Turzio. Sono previsti una serie di incontri il cui obiettivo e' quello di interrogarsi su come si esperisce e come si comprende la violenza oggi.


comunicato stampa

La violenza e' normale?

a cura di Maurizio Guerri e Silvana Turzio

Certi valichi e certe mulattiere si scoprono soltanto dopo aver fatto una lunga salita. Si è ormai giunti a una nuova concezione del potere, a brutali condensazioni dagli effetti immediati. Per opporsi a esse è necessaria una nuova concezione della libertà, ben lontana dagli sbiaditi concetti che oggi vengono associati a questa parola. [...] Sarà più facile per noi imparare dai poeti e dai fi losofi quale posizione è giusto difendere.
Ernst Jünger

La mostra intende proporre per la prima volta il lavoro fotografi co di una delle più importanti fi gure della cultura europea del XX secolo, il fi losofo e scrittore tedesco Ernst Jünger. Ernst Jünger ha preso parte a entrambe le guerre mondiali. È autore di romanzi di letteratura quali Nelle tempeste d’acciaio, Sulle scogliere di marmo, Eumeswil, conosciuti e tradotti in tutto il mondo, e di testi ormai considerati dei classici della fi losofi a contemporanea La Mobilitazione totale, L’Operaio, Al muro del tempo, Il trattato del ribelle e Avvicinamenti. Droghe ed ebbrezza. Nel 1982 è insignito del Premio Goethe. Nel 1984 con François Mitterand e Helmut Kohl Ernst Jünger è invitato a partecipare ai festeggiamenti per la riconciliazione franco-tedesca; lo stesso anno è decorato con la Médaille de la Paix della città di Verdun. Nel 1996 è in Spagna, all’Escorial, dove riceve la laurea honoris causa dell’Università Complutense di Madrid. Il 17 febbraio 1998 Jünger muore nella sua casa di Wilfl ingen in Svevia. La peculiarità di questo evento culturale si fonda sulla pregnanza dell’opera fotografi ca di Jünger la quale riesce a condensare in immagini i temi principali della sua indagine fi losofi ca e della sua esperienza letteraria: tutta la sua produzione intellettuale è attraversata dalla rifl essione sulla funzione della fotografi a nella comprensione del mondo contemporaneo. Tema centrale è la questione di come la violenza bellica e il lavoro mutino irreversibilmente la vita: che l’obiettivo fi ssi le parate fasciste, le manifestazioni dei lavoratori sovietici o le sfi late lungo le strade di New York, assistiamo sempre e comunque a un’analoga disciplina delle masse.

Jünger seppe vedere fi n dagli anni Trenta il progressivo svanire del confi ne tra pubblico e privato, tra pace e guerra sotto la spinta mobilitante della tecnica e del progresso. Seppe riconoscere – dietro agli scontri nazionalistici – l’inizio di quell’impero globale del lavoro fondato sulla mobilità e sul rischio che ancora oggi si mette a fuoco solo a fatica; proprio questo aspetto rende particolarmente attuale la sua opera fotografica. Installata nell’ex chiesa di San Carpoforo, la mostra è concepita come un percorso di immagini che si struttura sul tema della normalizzazione e della visione oggettiva della violenza nel XX secolo, attraverso l’uso di fotografi e che Jünger ha in parte raccolto e in parte scattato sul fronte occidentale durante la Prima guerra mondiale. I curatori sono rimasti fedeli all’impostazione che Jünger stesso aveva dato ai suoi volumi fotografi ci, mantenendo le didascalie originali: l’immagine fotografi ca deve essere in costante tensione simbolica con la parola scritta. La mostra è accompagnata dalla prima edizione italiana de Il mondo mutato. Un sillabario per immagini del nostro tempo, il principale volume fotografi co curato da Jünger pubblicato in edizione originale nel 1933.

Accanto ad essa si terranno una serie di incontri con artisti, scrittori, fi losofi , registi e fotografi dal titolo Estetica della violenza. Immagini di terrore quotidiano, il cui obiettivo è quello di interrogarsi su come si esperisce e come si comprende la violenza, questione che sembra essere stata rimossa da gran parte della fi losofi a e delle scienze sociali del nostro tempo.

Estetica della violenza. Immagini di terrore quotidiano
Dal 14 settembre al 30 settembre 2007
orario: dalle 18

Catalogo: Il mondo mutato. Un sillabario di immagini del nostro tempo
Edizione italiana e francese a cura di Maurizio Guerri, Mimesis-Metis
Milano-Ginevra 2007

Inaugurazione: 13 settembre 2007, ore 18

Ex chiesa di San Carpoforo
via Formentini 12, Milano
Ingresso libero

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