Un percorso di fotografie e didascalie originali del filosofo che raccontano il terrore e la violenza della storia in cui l'immagine e' sempre in costante tensione simbolica con la parola scritta; a cura di Maurizio Guerri e Silvana Turzio. Sono previsti una serie di incontri il cui obiettivo e' quello di interrogarsi su come si esperisce e come si comprende la violenza oggi.
La violenza e' normale?
a cura di Maurizio Guerri e Silvana Turzio
Certi valichi e certe mulattiere si scoprono soltanto dopo aver fatto una lunga
salita. Si è ormai giunti a una nuova concezione del potere, a brutali condensazioni
dagli effetti immediati. Per opporsi a esse è necessaria una nuova
concezione della libertà, ben lontana dagli sbiaditi concetti che oggi vengono
associati a questa parola. [...] Sarà più facile per noi imparare dai poeti e dai
fi losofi quale posizione è giusto difendere.
Ernst Jünger
La mostra intende proporre per la prima volta il lavoro fotografi co di una delle più importanti
fi gure della cultura europea del XX secolo, il fi losofo e scrittore tedesco Ernst Jünger.
Ernst Jünger ha preso parte a entrambe le guerre mondiali. È autore di romanzi di letteratura
quali Nelle tempeste d’acciaio, Sulle scogliere di marmo, Eumeswil, conosciuti e tradotti in
tutto il mondo, e di testi ormai considerati dei classici della fi losofi a contemporanea La Mobilitazione
totale, L’Operaio, Al muro del tempo, Il trattato del ribelle e Avvicinamenti. Droghe ed
ebbrezza.
Nel 1982 è insignito del Premio Goethe. Nel 1984 con François Mitterand e Helmut Kohl Ernst
Jünger è invitato a partecipare ai festeggiamenti per la riconciliazione franco-tedesca; lo stesso
anno è decorato con la Médaille de la Paix della città di Verdun. Nel 1996 è in Spagna, all’Escorial,
dove riceve la laurea honoris causa dell’Università Complutense di Madrid.
Il 17 febbraio 1998 Jünger muore nella sua casa di Wilfl ingen in Svevia.
La peculiarità di questo evento culturale si fonda sulla pregnanza dell’opera fotografi ca di Jünger
la quale riesce a condensare in immagini i temi principali della sua indagine fi losofi ca e della
sua esperienza letteraria: tutta la sua produzione intellettuale è attraversata dalla rifl essione sulla
funzione della fotografi a nella comprensione del mondo contemporaneo.
Tema centrale è la questione di come la violenza bellica e il lavoro mutino irreversibilmente la vita:
che l’obiettivo fi ssi le parate fasciste, le manifestazioni dei lavoratori sovietici o le sfi late lungo le strade
di New York, assistiamo sempre e comunque a un’analoga disciplina delle masse.
Jünger seppe vedere fi n dagli anni Trenta il progressivo svanire del confi ne tra pubblico e
privato, tra pace e guerra sotto la spinta mobilitante della tecnica e del progresso. Seppe riconoscere
– dietro agli scontri nazionalistici – l’inizio di quell’impero globale del lavoro fondato sulla
mobilità e sul rischio che ancora oggi si mette a fuoco solo a fatica; proprio questo aspetto rende
particolarmente attuale la sua opera fotografica.
Installata nell’ex chiesa di San Carpoforo, la mostra è concepita come un percorso di immagini
che si struttura sul tema della normalizzazione e della visione oggettiva della violenza nel XX
secolo, attraverso l’uso di fotografi e che Jünger ha in parte raccolto e in parte scattato sul fronte
occidentale durante la Prima guerra mondiale.
I curatori sono rimasti fedeli all’impostazione che Jünger stesso aveva dato ai suoi volumi fotografi
ci, mantenendo le didascalie originali: l’immagine fotografi ca deve essere in costante tensione
simbolica con la parola scritta.
La mostra è accompagnata dalla prima edizione italiana de Il mondo mutato. Un sillabario per
immagini del nostro tempo, il principale volume fotografi co curato da Jünger pubblicato in edizione
originale nel 1933.
Accanto ad essa si terranno una serie di incontri con artisti, scrittori, fi losofi , registi e fotografi
dal titolo Estetica della violenza. Immagini di terrore quotidiano, il cui obiettivo è quello di interrogarsi
su come si esperisce e come si comprende la violenza, questione che sembra essere stata
rimossa da gran parte della fi losofi a e delle scienze sociali del nostro tempo.
Estetica della violenza. Immagini di terrore quotidiano
Dal 14 settembre al 30 settembre 2007
orario: dalle 18
Catalogo: Il mondo mutato. Un sillabario di immagini del nostro tempo
Edizione italiana e francese a cura di Maurizio Guerri, Mimesis-Metis
Milano-Ginevra 2007
Inaugurazione: 13 settembre 2007, ore 18
Ex chiesa di San Carpoforo
via Formentini 12, Milano
Ingresso libero