13 fotografie che riprendono una serie di miniature di soldati da modellismo. Soldati che sono in grado di trasmettere, attraverso lo sguardo, sofferenza, inquietudine, ma anche orgoglio e determinazione.
Plumbei
Sin dalla sua costituzione, la Galleria Manzoni si è posta l’obiettivo di dedicarsi alla promozione di una delle
forme di espressione artist ica di maggior interesse a livello mondiale: la fotografia. In particolare, con
la nuova mostra intitolata Plumbei, la Galleria ha voluto confermare il proprio impegno nei confronti dei giovani
artisti, ricercando all’interno del panorama artistico italiano alcune tra le personalità più interessanti nel campo
fotografico.
Segnalato da Roberta Valtorta, direttrice del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (Mi),
Simone Schiesari (Rovigo, 1974) è una delle promesse della scena artistica italiana.
Tra i suoi primi progetti ricordiamo la serie «Volti» (2000/2001), protagonista di una personale all’interno della
rassegna Ottofotografialfoyer al Teatro Franco Parenti di Milano e pubblicata in «Fotostorica - Gli Archivi della
fotografia» a cura di Italo Zannier. Vive e lavora a Milano e attualmente si sta dedicando ad un nuovo progettointitolato PMHS (Post Mortem Human Subject).
Plumbei svela l’interessante ricerca, realizzata nel 2006, che Schiesari ha sviluppato fotografando una serie di
miniature di soldati da modellismo; la mostra presenta una selezione di 13 fotografie che ricordano, nella loro
consistenza materica, alcune cere di grandi scultori quali Medardo Rosso e Giacomo Manzù, opere che si rivelano soltanto in particolari condizioni di illuminazione.
Soldati che sono in grado di trasmettere, attraverso lo sguardo, sofferenza, inquietudine, ma anche orgoglio e
determinazione; fotografie che, grazie al prezioso aiuto dell’obiettivo, consentono al lettore di cogliere ciò che non èpermesso vedere a occhio nudo.
«[…] Forse alle spalle di queste immagini sta l’orrore della guerra espresso da Francisco Goya, ma anche la
durezza dei ritratti di Georg Grosz, le deformazioni del volto di Arnulf Rainer, la forza di affrontare le carni
dell’uomo di Francis Bacon, ma forse indirettamente anche il dolore di Edward Munch, le prove condotte
duramente sulla fisionomia del volto umano da Nancy Burson e Aziz e Cucher, la verità delle statue di cera di
Hiroshi Sugimoto. […] Quello di Simone Schiesari è un lavoro di schiacciante attualità, uno studio di impronta quasi antropologica, una dolente e stupita indagine fisionomica condotta non solo sul volto del soldato, ma, più in generale, anche su quello dell’essere umano stesso nella sua disorientata identità contemporanea, fatta di costrizione e conformismo. […]».
Roberta Valtorta
La mostra è accompagnata da un catalogo con introduzione critica di Roberta Valtorta pubblicato da MagnoliaEdizioni.
Inaugurazione: martedi 18 settembre alle 18
Galleria Manzoni
via San Tomaso, 66 Bergamo
Ingresso libero