La mostra prende in esame il percorso artistico di Pio Manzu', analizzando i molteplici aspetti della sua ricca e complessa personalita' e carriera.
La proposta di esposizione prende in esame il percorso artistico di Pio Manzù,
analizzando i molteplici aspetti della sua ricca e complessa personalità e il suo estro
eclettico. Pio Manzù si espresse soprattutto nel car design, nel design di oggetti e
attraverso la fotografia.
Nel campo del car design sono da ricordare il trattore con la cabina
per il guidatore, la Fiat 127, la prima utilitaria a due volumi, l’Austin Healey 3000 e
l’Autonova. Per il design di oggetti ricordiamo i più rappresentativi, come la lampada
Parentesi, la valigetta portadocumenti, il portaoggetti da scrivania, il Cronotime (esposto
nalla sezione design del Moma di New York).
La fotografia, aspetto apparentemente
marginale nel lavoro dell’artista, in realtà, va ad integrare e completare la visione di questa
personalità troppo precocemente scomparsa. Le fotografie scattate dalla prima metà degli
anni cinquanta fino al 1969, sono rappresentative dei temi principali su cui Pio Manzù si è
soffermato: dal ritratto (Giacomo Manzù, Cesare Brandi, Salvatore Quasimodo, Aldo
Salvadori, Oskar Kokoschka, Giorgio Morandi), all’automobile fino al paesaggio, ma sono
ancor di più testimonianza della sua innovativa sperimentazione al passo con le
avanguardie internazionali dell’epoca che lavoravano sulla ricerca di una fotografia
“astratta” e sul negativo.
Manzù scriveva inoltre per il “Corriere della Sera” e per riviste
specialistiche di progettazione industriale quali “Style Auto” e di riflessione estetica come
“Marcatrè”.
Doppia inaugurazione martedì 10 maggio dalle ore 18 e sabato 14 maggio dalle ore 17
Galleria Manzoni
via San Tomaso, 66 - Bergamo
Orario: lunedì - sabato ore 10 – 12.30 / 15 - 19
Ingresso libero