Gli scatti di Melanie Pullen sono una minuziosa ricostruzione di scene vintage di delitti realmente avvenuti, nelle quali le vittime sono state sostituite da donne bellissime, modelle o attrici perfettamente vestite in abiti e accessori di alta moda.
High Fashion Crime Scenes
A cura di Giulia Zorzi e Flavio Franzoni per l’Associazione Culturale MiCamera
MiCamera presenta in esclusiva europea High Fashion Crime Scenes, progetto dell’artista americana Melanie Pullen (nata a New York nel 1975, vive e lavora a Los Angeles). Le opere di Melanie Pullen sono una minuziosa ricostruzione di scene vintage di delitti realmente avvenuti, nelle quali però le vittime sono state sostituite da donne bellissime, modelle o attrici (Rachel Miner e Juliette Lewis) perfettamente vestite in abiti e accessori di alta moda. Questi dettagli costringono l’osservatore a distogliere lo sguardo dall’efferatezza del delitto per soffermarsi sui particolari dell’immagine. Non si tratta dunque di pubblicità a case di moda (gli stilisti che hanno donato i propri capi alla Pullen per la realizzazione di questo progetto sono diversi e vengono raramente citati) ma dell’inserimento di un forte elemento (artistico) di distrazione nella scena del crimine.
“Ho cominciato a ricreare scene di delitti per molte ragioni, una di queste è che rappresentano una storia completa: ciascuna è una fotografia perfetta, uno scatto che coglie il momento finale. …Se guardi attentamente, ogni scatto racconta sempre una storia. Credo sia la ragione per cui così tanti fotografi sono rimasti affascinati da questo soggetto negli anni ’40 e ’50. Nel ricreare la scene del crimine ho inserito degli elementi di distrazione – il mio obiettivo era che l’osservatore deviasse lo sguardo, focalizzando l’attenzione sui dettagli e solo in ultimo sul delitto in sé.”
Per la realizzazione di ogni scatto la Pullen si è prima documentata presso gli archivi della polizia di Los Angeles, ha parlato con il coroner, studiato ogni singolo caso e in seguito allestito veri e propri set cinematografici, dando vita a immagini a cavallo tra moda, cronaca e arte, lontane sia dalla crudezza delle fotografie dei delitti che dalle stilizzazioni della pubblicità o del cinema. Un’ambiguità in cui l’artista si sente particolarmente a proprio agio che si esprime per esempio nella contraddizione tra i luoghi deserti e abbandonati che fanno da sfondo alle bellissime protagoniste dei suoi scatti. Ma ogni scatto è soprattutto una storia che l’osservatore deve poter immaginare. Nell’esplorazione della storia la Pullen aggiunge o tralascia indizi, dando al racconto una diversa sfumatura. In questo processo, opera esattamente come una narratrice che comincia a raccontare dalla fine e poi obbliga gli spettatori a osservare i dettagli per ricostruire la storia.
“Oggi le persone tendono ad essere molto attratte da ciò che è appariscente, dal dramma, e tendono a trascurare i livelli più profondi che spesso sono la cosa più importante. Così, per me questa è stata una strana sfida per vedere fino a che punto potevo spingermi nello svolgimento di questo progetto, costruendo su una complessità di dettagli, per giungere infine ad ottenere un risultato che apparisse comunque bello a un livello superficiale. Alla fine, però, se guardiamo davvero attentamente, sotto una facciata appariscente, c’è sempre una storia: una storia completa, con un inizio, uno svolgimento e una fine che aspettano di essere scoperti.”
Il progetto High Fashion Crime Scenes ha riscosso grande successo negli Stati Uniti ed è stato pubblicato in una elegante monografia dal prestigioso editore Nazraeli Press nel 2005.
Melanie Pullen sarà presente all’inaugurazione.
Inaugurazione: martedi 18 settembre 2007
MiCamera
Via Medardo Rosso, 19 Milano
Ingresso libero