Sulle tracce del "Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini. 40 immagini dell'autrice piu' 10 riproduzioni delle fotografie scattate da Angelo Novi (fotografo di scena del Vangelo secondo Matteo e in seguito di Teorema) durante lo svolgimento del film.
Sopralluoghi in Lucania
Sulle tracce del “Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini.
A distanza di più di quarant’anni, la fotografa Giovanna Gammarota è tornata nei luoghi scelti da Pasolini per il Vangelo secondo Matteo. Le sue fotografie -volutamente semplici e dirette, ma proprio per questo cariche di memoria-, sono capaci di ascoltare i silenzi della terra e il linguaggio delle cose. Come lei stessa racconta, dimostrano che “quel paesaggio è ancora lì: intatto”. Ciò che ha spinto la Gammarota a seguire le tracce del film pasoliniano è stato, oltre il desiderio di mostrare la bellezza di tali paesaggi, il bisogno di verificare se essi conservavano ancora quella forza comunicata nel film. Ciò che lei ritrova e comunica con le sue immagini sommesse e partecipi è quella “bellezza morale” cercata da Pasolini. Una bellezza lontana da ogni voluto estetismo, dalle smaglianti e vacue apparenze dei mass media, ma ricca di profondità, di storia e mistero.
La mostra, curata da Gigliola Foschi per il “Centro Culturale di Milano” è costituita da 40 immagini dell’autrice e da 10 riproduzioni delle fotografie scattate da Angelo Novi (fotografo di scena del Vangelo secondo Matteo e in seguito di Teorema) durante lo svolgimento del film. Alcune poesie e alcune frasi di Pasolini tratte dalla sceneggiatura del Vangelo secondo Matteo, e alcune interviste relative al film accompagnano la mostra. Il lavoro della Gammarota testimonia un passato che non diviene romantica nostalgia, ma s’impone come “la testimonianza di una memoria che non è lecito perdere” – come lei stessa scrive.
Si ringrazia il Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna per il gentile prestito delle riproduzioni di Angelo Novi e Graziella Chiarcossi per la concessione di utilizzo dei testi di Pasolini.
Il Vangelo secondo Matteo
Pier Paolo Pasolini girò nel 1964 il Vangelo secondo Matteo nell’Italia meridionale. Dopo un suo deludente sopraluogo in Palestina decise che era inadatta per ambientarvi la vita di Cristo, in quanto “troppo moderna”. Non gli interessava infatti creare un’esatta riproduzione della Terra Santa di duemila anni fa, ma fare quella che lui chiamava una “ricostruzione analogica”: per il suo film cercava luoghi capaci di agire in modo tanto evocativo da divenire presenze cariche di memoria e sacralità. Questi spazi immoti e antichi, ancora perfetti per rappresentare il passato e lo scenario del Vangelo, li trova nei Sassi di Matera, dove ambienta Gerusalemme; nella campagna appena fuori Barile - là dove la gente fino a pochi anni prima viveva ancora nelle grotte – in cui “vede” i luoghi della natività; nei castelli normanni di Puglia e Basilicata che, con le loro ruvide pietre dall’aspetto arcaico, gli appaiono perfetti per ambientarvi le dimore di Erode e Pilato.
Nota biografica dell’autrice
Nasce, vive e lavora a Milano. Comincia il proprio percorso creativo scrivendo scarni racconti ispirati alla prosa di Raymond Carver.Ma solo dopo l’incontro con il cinema in bianco e nero di Wim Wenders e le sue rarefatte fotografie realizzate per il film Paris Texas, comincia a pensare alla fotografia come mezzo di espressione creativa. L’approccio è autodidatta, nel 1994, dopo aver frequentato un corso con Giuliana Traverso alla Galleria il Diaframma di Milano, comincia la sua personale ricerca caratterizzata da immagini che cercano di dare forma a una memoria silenziosa.
La fotografia diventa così il veicolo prediletto d’espressione che non l’abbandonerà più. Nel corso di questi anni i luoghi visitati e fotografati sono stati privati di ogni orpello superfluo, il paesaggio: interno o esterno, urbano o naturalistico, viene così svelato nella sua dimensione più minimale, raccordandosi finalmente con i brevi racconti all’origine del suo percorso creativo.
Catalogo acura del Centro Culturale di Milano.
Inaugurazione: martedì 18 settembre alle18.30
Centro Culturale di Milano
via Zebedia, 2 Milano
Ingresso libero