Galleria d'Arte Contemporanea 'Vero Stoppioni'
Santa Sofia (FC)
viale Roma, 5/a
0543 975428 FAX 0543 970345
WEB
Premio Campigna 2007
dal 20/9/2007 al 20/10/2007
sabato e domenica 9,30 - 12,30; 15,00 - 18
WEB
Segnalato da

Roberta Brunazzi




 
calendario eventi  :: 




20/9/2007

Premio Campigna 2007

Galleria d'Arte Contemporanea 'Vero Stoppioni', Santa Sofia (FC)

Sezione Giovani. La rassegna d'arte dal 1955 ad oggi ha seguito le tappe salienti della pittura e scultura contemporanea nazionale e internazionale. Il Premio festeggia il cinquantenario con un calendario suddiviso in tre parti: Sezione Giovani, Parco delle Sculture e Retrospettiva, in programma tra 2007 e 2008. A cura di Rosalba Paiano.


comunicato stampa

Sezione Giovani

a cura di Rosalba Paiano

Si apre con la Sezione Giovani la Cinquantesima edizione del Premio Campagna (S.Sofia – Forlì), rassegna d’arte che dal 1955 ad oggi ha seguito le tappe salienti della pittura e scultura contemporanea nazionale e internazionale. Il Premio festeggia il cinquantenario con un calendario suddiviso in tre parti: Sezione Giovani, Parco delle Sculture e Retrospettiva, in programma tra 2007 e 2008. Ideatore e primo organizzatore del Premio Campigna fu il pittore santasofiese Innocente Biserni, seguito poi da Vero Stoppioni, promotore culturale a cui oggi è intitolata la Galleria d’arte contemporanea di S. Sofia.

Il ventesimo anniversario della scomparsa di Stoppioni, avvenuta il 16 settembre 1987, viene ricordato in occasione del Cinquantesimo del Premio, che alla sua memoria dedica la prima Sezione. La Sezione Giovani, inserita nell’ambito del circuito regionale “+largodistretto”, si apre con un corso superiore di arti visive. Curato da Rosalba Paiano, il corso si tiene dal 10 al 21 settembre 2007 a Santa Sofia, e vede in veste di visiting professor Anne e Patrick Poirier, una delle prime coppie del mondo dell’arte. I giovani artisti partecipanti sono invece Silvia Chiarini, Marco di Giovanni, Ericailcane, Marina Ful­geri, Federico Guerri, Elisa Laraia, Armando Lulaj, Federico Maddalozzo, Margherita Moscardini e Diego Zuelli. Al termine del workshop si terrà un’esposizione delle opere realizzate dai giovani artisti, la cui inaugurazione è in programma per venerdì 21 settembre alle ore 18, nella Galleria d’arte contemporanea “Vero Stoppioni” di Santa Sofia (Fc).

Il lavoro dei Poirier è incentrato sull’importanza della memoria e del sapere, e sulla minaccia dell’oblio che rappresenta il pericolo dell’inciviltà e della violenza. Un messaggio espresso attraverso linguaggi diversi, dal disegno alla scultura, dall’installazione all’architettura e alla fotografia. Il corso è articolato come labora­to­rio teorico e artistico: è prevista un’attività quotidiana di workshop e approfondimento dei temi che emerge­ranno dall’esperienza seminariale, con lezioni teoriche e conferenze tenute da esponenti di varie discipline. Ad ogni partecipante vengono messi a disposizione, oltre il vitto e l’alloggio, attrezzature tecnologiche, la biblioteca e la cifra di 500 euro per la realizzazione di un proprio progetto originale, nato dal confronto con i due grandi artisti internazionali. Il corso culminerà con l’esposizione finale dei lavori, documentata da un catalogo. Una giuria composta da artisti e critici decreterà il vincitore finale.

Anne e Patrick Poirier
Un profilo degli artisti tracciato da Rosalba Paiano

Una delle prime coppie del mondo artistico, Anne e Patrick Poirier vivono tra Lourmarin in Provenza e Parigi. Dopo aver vinto il Prix de Rome e un lungo soggiorno a Roma, continuano i loro viaggi nei paesi del Mediterraneo e in Estremo Oriente. Il loro lavoro s’incentra sulla fragilità degli uomini e delle culture: l’immagine delle rovine, quelle archeologiche, quelle delle guerre, diventa una metafora trasparente e inesauribile della distruzione e dell’intolleranza che ci minacciano in modo sempre più grave, e minacciano la Memoria che rappresenta la base della comprensione tra gli esseri e le società. Hanno esposto nei più importanti musei e gallerie. Alcune tra le mostre personali più prestigiose sono: al Neuer Berliner Kunstverein (1977), al Centre Georges Pompidou di Parigi (1978), al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles (1978), al MOMA (1978), al P.S.1 (1980) e al The Brooklyn Museum (1984) di New York, al Museum Moderner Kunst di Vienna (1993), allo Schirn Kunsthalle di Francoforte (2000). Le loro opere sono conservate in importantissime collezioni pubbliche, tra le quali: Centre National d’Art Contemporain di Parigi, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Museum Ludwig (Aachen, Coblenza, Colonia, Vienna), Nationalgalerie di Berlino, Solomon R. Guggheneim Museum di New York, The Tate Gallery di Londra.
(Rosalba Paiano)

Dopo la sezione dedicata ai giovani, il Premio Campigna prosegue nel 2008 con l’arricchimento del Parco delle Sculture all’Aperto ed una grande Retrospettiva dedicata ai 50 anni di storia di questa prestigiosa manifestazione.

Parco delle Sculture all’Aperto
Da Staccioli in poi: installazioni tra cielo e terra Primavera 2008

Il Parco delle Sculture all’Aperto si apre nella primavera 2008. Parte del progetto di allestimento è già stato realizzato grazie a Romagna Acque, Pro Loco e Comune di Santa Sofia, collocando sette delle dieci sculture previste. Il lavoro proseguirà nel 2008 con l’installazione di un’altra opera. Il curatore di questa sezione è il critico d’arte Renato Barilli, che fin dall’inizio ha elaborato il progetto e seguito le varie fasi di realizzazione. La giornata inaugurale della scultura vedrà anche l’avvio di una mostra personale dell’artista selezionato, alla galleria “Vero Stoppioni”. La prima opera del Parco è stata quella di Mauro Staccioli, dal titolo Santa Sofia 93, con tre grandi circoli in cemento collocati nel parco Giorgi. Nelle successive edizioni del Premio Campigna il Parco si è arricchito di altre installazioni: è del 1994 l’opera di Eliseo Mattiacci Le vie del cielo, in località Bellavista, e la Stele ai caduti per la costruzione della diga di Ridracoli di Francesco Somaini (fontana di Capaccio); sono del 1995 e del 1996 Casa di Luigi Mainolfi e Costruttivo 96 di Nicola Carrino, sempre a Bellavista; nel 1999 è nata la scultura L’esilio di Ulisse di Anne e Patrick Poirier (a Santa Sofia, nell’alveo del Bidente), mentre è del 2001 Sotto l’albero di ginkgo di Hidetoshi Nagasawa (collocata nel parco Giorgi).

Retrospettiva
Mezzo secolo d’arte e di storia Estate 2008

Una grande Retrospettiva sarà a coronamento del 50° Anniversario del Premio Campigna. L’esposizione, in programma per l’estate del 2008, avrà luogo nelle sedi espositive di Santa Sofia (Galleria Vero Stoppioni), Galeata (Museo Mambrini) e Premilcuore (Centro Visita del Parco), avvalendosi della collaborazione dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna. Collegato all’esposizione sarà anche un catalogo scientifico, con immagini delle opere e fotografie storiche delle passate edizioni. Retrospettiva e catalogo saranno a cura del critico Enrico Crispolti. La mostra avrà un taglio particolare, privilegiando gli artisti che non hanno ottenuto premi della giuria di critici. Alcuni grandi maestri dell’arte italiana della seconda metà del Novecento, infatti, parteciparono al Campigna senza essere premiati, non lasciando quindi a Santa Sofia opere che documentino il loro passaggio. Le opere premiate nel corso delle varie edizioni sono invece raccolte nella Galleria d’arte contemporanea intitolata a Vero Stoppioni, che annovera nella sua collezione opere di artisti di fama nazionale ed internazionale come Fabrizio Plessi, Mattia Moreni, Piero Ruggeri, Francesco Somaini, Pompilio Mandelli, Enzo Brunori, Giannetto Fieschi, Alberto Sughi, Eugène Berman, Giovanni Korompay, affiancate da opere di pittori di ambito romagnolo. L’alto pregio delle collezioni è comprovato anche dall’intervento, nelle passate edizioni del Campigna, d’illustri critici come Francesco Arcangeli ed Enrico Crispolti, Luigi Carluccio e Renato Barilli, Claudio Spadoni, Fabio Cavallucci, Adriano Baccilieri.

Alla realizzazione della Cinquantesima edizione del Premio Campigna hanno contribuito la Regione Emilia Romagna, IBC Regione Emilia-Romagna (Istituto per i beni artistici, culturali e naturali), la Provincia di Forlì-Cesena e il Coordinamento provinciale per l’Arte, il Circuito +Largodistretto, il Comune di Santa Sofia, la Comunità Montana Appennino Forlivese Zona Due Valli (Comuni di Galeata, S. Sofia e Premilcuore) e la Pro Loco di Santa Sofia. In veste di sponsor dell’iniziativa sono inoltre la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Romagna Acque, la Banca Romagna Centro Credito Cooperativo, il Premiato Stabilimento Tipografico dei Comuni di S. Sofia, il ristorante “La Contessa” di S. Sofia e le aziende PPG - Posatori Porfidi Galeata, Silfradent, Gruppo VIS, Ve-Ma Termoidraulica.

Vero Stoppioni e la Galleria di arte contemporanea La Sezione Giovani dedicata al promotore dell’evento, nel ventennale della sua scomparsa

La prima edizione di questa grande kermesse dedicata all’arte contemporanea risale al 1955: la felice intuizione d’istituire un Premio dedicato all’arte contemporanea fu di Innocente Biserni, pittore e decoratore santasofiese, presto affiancato dal professor Vero Stoppioni, figura di grande spessore intellettuale che per dedizione e generoso impegno nel campo dell’arte ha profondamente segnato la storia del territorio. Il ventesimo anniversario della scomparsa di Stoppioni, avvenuta il 16 settembre 1987, viene ricordato in occasione del Cinquantesimo del Premio attraverso la Sezione Giovani, a lui dedicata. Dal forte attaccamento di Stoppioni all’abetina di Campigna nacque l’idea di appendere i quadri agli alberi, veri e propri monumenti naturali delle Foreste Casentinesi.

Dal 1955 ad oggi, anno di fondazione del Premio, i passi in avanti per la promozione dell’arte sono stati tanti: nel 1990 è stata inaugurata la Galleria d’arte contemporanea “Vero Stoppioni”, ospitata in un edificio nel centro di Santa Sofia, luogo deputato per esporre e conservare le opere realizzate durante le varie edizioni del Campigna. All’interno dell’istituzione museale sono rappresentate le più interessanti tendenze artistiche italiane dagli anni ‘50 ad oggi: realismo, informale, pop art, astrattismo, metafisica, la nuova figurazione, fino alle più recenti produzioni (le tre passate edizioni del Premio sono state dedicate alla valorizzazione della creatività giovanile under 35). La galleria possiede opere di artisti di fama nazionale ed internazionale come Fabrizio Plessi, Mattia Moreni, Piero Ruggeri, Francesco Somaini, Pompilio Mandelli, Enzo Brunori, Giannetto Fieschi, Alberto Sughi, Eugène Berman, Giovanni Korompay, assieme ad opere di pittori di ambito romagnolo. L’alto pregio delle collezioni è comprovato dall’intervento, nelle passate edizioni del “Campigna”, d’illustri critici: i nomi sono quelli di Francesco Arcangeli ed Enrico Crispolti, Luigi Carluccio e Renato Barilli, Claudio Spadoni, Fabio Cavallucci, Adriano Baccilieri. Per l’importanza delle collezioni e la storica presenza del Premio, la Galleria Stoppioni e Santa Sofia stessa si pongono come centro dell’arte contemporanea, non solo della Valle del Bidente ma di tutto il comprensorio forlivese e provinciale, rappresentando una naturale integrazione con i poli museali dedicati all’archeologia e all’arte presenti a Galeata (Museo Mambrini) e Forlì (Musei civici in San Domenico).

Mattia Moreni, protagonista in Galleria
Una sezione del museo dedicata al grande artista che soggiornò a lungo a Santa Sofia

All’interno della galleria “Vero Stoppioni” un posto di tutto rispetto è dedicato a Mattia Moreni (1920-1999), “il più mobile ed irrequieto fra i nostri maestri”, come lo definisce lo storico dell’arte Renato Barilli. Moreni partecipò a varie edizioni del Premio Campigna e istituì un rapporto privilegiato con Santa Sofia e il suo territorio. Nella galleria Stoppioni vi sono opere che fanno parte in prevalenza del ciclo Regressione della Specie e della Specie Belle Arti: cinque autoritratti, Santa Sofia prilla prima di esplodere, paesaggio realizzato nel 1983 in occasione del XVII° Premio Campigna, La bistecca del vicino del 1984, un pastello su carta, una scultura in ferrodipinto. Presente anche una bellissima opera della fase della metamorfosi delle angurie (1968-1965), Un anguria in disfacimento o della lontanza (1973). Domina lo spazio espositivo la grande Mistura, realizzata dal Moreni fra il 1976 e il 1984, costituita da una parte convessa (visibile anche dall’esterno della Galleria), in cui i materiali sono stati incollati e deformati attraverso l’utilizzo di araldite, ed una parte concava in cui è imprigionato Il Narciso o Mister Chimica, un calco a mezzo busto dell’artista.

Inaugurazione venerdì 21 settembre 2007

Galleria d'Arte Contemporanea 'Vero Stoppioni'
Viale Roma, 5/a - Santa Sofia (FC)
Orari d’apertura: sabato e domenica 9,30 - 12,30; 15 – 18

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