Ritrovamenti a Pompei. Esposta una raccolta di una decina di opere accomunate tutte dall'intensita' del colore rosso: tonalita' diverse, sfumature che esaltano il colore "pompeiano" che come un velluto e' steso sulla superficie.
Ritrovamenti a Pompei. Personale
"Mi muovo dentro queste superfici, viaggio, cerco di condurne il viaggio nella maniera più avventurosa possibile, uso i colori che mi abbagliano con la speranza che abbaglino anche i fruitori...” (Franco Guerzoni)
Spiralearte artecontemporanea ha il piacere di presentare, nel suo spazio espositivo di Verona, una mostra personale di Franco Guerzoni dal titolo “Ritrovamenti a Pompei” .
Si tratta di una raccolta di una decina di opere accomunate tutte dall’intensità del colore rosso: tonalità diverse, sfumature che esaltano il colore “pompeiano” che come un velluto è steso sulla superficie. La ricerca dell’artista procede, da sempre, in costante equilibrio tra il piacere della rovina e il fascino del restauro, dove coesistono in armonia, aspetti formali e cromatici, che ricordano culture lontane, simboli, frammenti e riflessi ispirati alla nostra stessa antichità. Il suo lavoro – risultato di un lungo corteggiamento che il pensiero e le mani attivano sulla superficie – racchiude l’opacità dell’affresco, non manda riflessi ma assorbe sguardi; i gessi, i pigmenti, le polveri colorate che lo caratterizzano, ricordano le patine antiche dei reperti archeologici.
Nei lavori degli ultimi anni Guerzoni elabora una sorta di bassorilievo che consente letture da più punti di osservazione: l’architettura dell’opera presenta forme concave e convesse, ottenute per addizione e sottrazione su superfici gessose che si sviluppano attraverso tonalità monocrome. La traccia, lo scavo, la fenditura, sempre avvolta da una larga misura di vuoto e di silenzio, esprime al massimo grado, nella sua essenzialità, la poetica dell’artista che rievoca il fascino del recupero, la meraviglia della scoperta e la contemplazione di antiche grandezze sopravissute.
Ancora una volta le opere di Guerzoni non offrono un’immagine sola, né si fanno conquistare da un unico sguardo, lo spettatore è quindi invitato a perdersi nelle infinite stratificazioni del dipinto.
Franco Guerzoni è nato nel 1948 a Modena, dove vive e lavora. Fin dai primi anni '70 si dedica alla ricerca dei sistemi di rappresentazione dell’immagine attraverso l’uso del mezzo fotografico, in un contesto di forte influenza concettuale e di un intenso scambio di idee con giovani artisti modenesi quali Vaccari, Parmiggiani, Della Casa, Cremaschi, Ghirri. Appartengono a questo periodo Archeologia, la prima personale di Guerzoni a Bologna, curata da Renato Barilli nel '73 e la collettiva Foto-grafia, del '77 a cura di Arturo Carlo Quintavalle. Negli stessi anni l’artista presta grande attenzione al mondo archeologico; elabora parallelamente libri–opera che affrontano i temi del viaggio, della riproduzione dell’immagine e delle sue molteplici letture. Risale ai primi anni '80 la svolta artistica che lo vede impegnato nella realizzazione di grandi carte parietali gessose. Sono di questo periodo la mostra milanese Cosa fanno oggi i concettuali? realizzata alla Rotonda della Besana a cura di Renato Barilli, e Scavi superficiali, curata da Paolo Fossati alla Galleria Civica di Modena.
Guerzoni approda alla fine degli anni '80 a una ricerca sulla superficie intesa come profondità, che dà luogo a grandi cicli di opere quali Decorazioni e rovine e La parete dimenticata, presentate alla XLVI Biennale di Venezia del '90 e nel ‘94 una personale alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna, Villa delle Rose. Un’ampia retrospettiva dell’artista è stata coordinata da Paola Jori nel '96 in occasione della mostra personale presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, mentre è del '99 la personale Orienti, curata da Pier Giovanni Castagnoli a Palazzo Massari di Ferrara. Nel 2004 presenta le mostre Sipari a Palazzo Forti di Verona, curata da Fabrizio D’Amico e Giorgio Cortenova, Bianca e Volta alla Casa dell’Ariosto a Reggio Emilia, curata da Fabrizio D’Amico, e sempre a Reggio Emilia l’installazione Pitture Volanti a cura di Pier Giovanni Castagnoli al Broletto. Sono del 2005 l’installazione Pagine Furiose realizzata all’Istituto Italo Francese di Bologna e la mostra Nero Fumo – con testo di Alberto Fiz - alla galleria Spirale Arte di Milano.
Nel 2006 dieci opere di Guerzoni, presentate da P. G. Castagnoli, vengono acquisite dalla GAM di Torino. Nel 2007 l’artista partecipa a Genova alla collettiva Linee all’orizzonte, curata da Maurizio Sciaccaluga nelle sedi del Polo Museale di Nervi. A settembre s’inaugura un’esposizione dell’artista al Palazzo Comunale di Padova, in occasione della quale sarà pubblicato un volume edito da Skira.
Inaugurazione sabato 29 settembre 2007 alle18
Spiralearte artecontemporanea
via G. Garibaldi 18/a, Verona
Ingresso libero