Kengiro Azuma
Paolo Cavinato
Alice Rosa
Gaetano Roi
Giulio Calegari
Francesco Marelli
Chiara Marenzoni
Fabio Novara
Paola Restelli
Eugenio Borroni
In occasione dell'iniziativa della Regione Lombardia "Una notte al Museo", Ia Fabbrica presenta una "tavola ispirata" che aspetta convitati "invisibili" per un ininterrotto e vitalistico convivio.
Una giornata alla Fabbrica Borroni
Sentiamo aleggiare lo Spirito dei Luoghi in determinati spazi, di natura o cultura,
segnati da eventi o predisposti ad essi. Anche se molti non ci si soffermano, quei
luoghi ricambiano i nostri sguardi con una risposta partecipativa e di conseguenza
genti diverse, in tempi diversi, li riconoscono come spazi di dialogo. Magari con
l'invisibile. Gli artisti, soprattutto nel passato, hanno lasciato segni che
aumentano la vocazione del posto alla "risonanza" per renderne partecipi le altre
persone.
Il discorso-percorso alla Fabbrica Borroni sarà coordinato da Giulio Calegari ed
innescato da una "tavola ispirata" che dialoga solitaria con un grande locale vuoto,
dove un lungo lenzuolo, come una sorta di tovaglia apparecchiata, aspetta convitati
invisibili per un ininterrotto e vitalistico convivio.
Durante questa lunghissima cena un gruppo gli artisti ricercatori si scambiano
lavori e riflessioni che verranno condivisi con il pubblico per mezzo di media
tecnologici.
Prenderanno parte alla cena di lavoro due vecchi Maestri, ricercatori
dell'invisibile: lo scultore giapponese Kengiro Azuma, e il noto psicoterapeuta
autore di saggi innovativi Gaetano Roi.
L'incontro effettivo tra i visitatori e gli artisti avverrà attraverso una serie di
interventi performativi che si alterneranno nell'arco della serata, riempiendo il
percorso nel rispetto del carattere sottrattivo dell'esposizione.
Sono previsti gli interventi di:
Giulio Calegari: ubicazioni transitorie, consistenti nel rilasciare ad alcune
persone tra il pubblico un certificato di presenza sulla Terra, in quel luogo,
documentandolo con rilevamento satellitare GPS. A seguire un intervento di visione
fluttuante per mezzo di lavagna luminosa e foglietti di acetato.
Francesco Marelli: interventi realizzati con una camera ottica, come quelle usate
dai vedutisti nel Settecento, con la quale verranno colti tratti del luogo e delle
presenze.
Chiara Marenzoni: incursioni con una macchina fotografica polaroid elaborando le
foto in fase di sviluppo, in modo parallelo alla camera ottica.
Fabio Novara: percorso virtuale che comporta l'interazione del pubblico per essere
completato.
Paola Restelli: regia mobile che interpreta tutta l'operazione proiettandola in
tempo reale ed ininterrottamente su una grande parete.
La serie di interventi permetterà di rileggere il luogo attraverso un suo nuovo e
inatteso percorso, invisibile ma segnato dal passaggio di una sperimentazione
artistica.
Il minimalismo degli ambienti caratterizza anche l'installazione di Paolo Cavinato
dove il limite tra spazio fisico ed interiore si fa labile, mettendo in gioco
immagini reali e proiezioni emotive che riempiono il vuoto di presenze.
Alice Rosa coinvolgerà invece gli spettatori più giovani nel laboratorio Aeroazione,
che culminerà con il lancio collettivo di una mongolfiera, unione di cielo e terra e
simbolo dell'immaginazione, capace di offrire prospettive ampie e mutevoli.
Eugenio Borroni illustrerà inoltre personalmente ai visitatori una selezione di
opere di giovani artisti italiani appartenenti alla propria collezione.
PROGRAMMA: sabato 29 settembre 2007
ore 16.00 - inizio laboratorio artistico per bambini Aeroazione
ore 16.30 - prima visita guidata alla Collezione Borroni
ore 18.00 - seconda visita guidata alla Collezione Borroni
ore 18.30 - inizio interventi performativi sullo Spirito dei luoghi, fino alle ore
22.00
ore 19.30 - lancio collettivo di una mongolfiera
ore 21.30 - ultima visita guidata alla Collezione Borroni
ore 23.00 - chiusura degli spazi
Fabbrica Borroni
via Matteotti ,19 Bollate (MI)
Ingresso libero